4.

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Bogs si slacciò il primo bottone della tuta, ma si bloccò di colpo, perché sentì un braccio attorno al collo e una lama puntata alla gola.

" Non mi sei mai piaciuto, Bogs e ora mi piaci ancora meno. Quel ragazzo è mio, perché lo voglio io e perché qui dentro tu e la tua gang sembrate comandare, ma in realtà siete solo una banda di rammolliti.
Ora ordina ai tuoi scagnozzi di lasciarlo o ti taglio la gola " sibilò lo sconosciuto.

Bogs deglutì un paio di volte e poi gracchiò:

" Fate come dice questo bastardo..."

I detenuti che stavano bloccando Louis lo lasciarono andare e si precipitarono fuori dalla lavanderia.

Lo sconosciuto lasciò andare Bogs e questi seguì i suoi uomini, non prima di avergli lanciato uno sguardo di rabbia.

Louis, nel frattempo, si era rannicchiato su se stesso e tremava violentemente.

Il ragazzo che aveva fermato Bogs gli lanciò addosso un paio di mutande e una tuta e disse:

" Coarggio, vestiti, il tuo turno qui è finito, è ora di cena "

Louis spalancò gli occhi incredulo, si mise seduto e timidamente guardò il suo salvatore.

Era un bel ragazzo, alto e magro, con occhi chiari e capelli ricci non troppo lunghi.

In imbarazzo per la sua nudità, si vestì in fretta e si avvicinò allo sconosciuto tendendogli la mano.

" Sono Louis Tomlinson "

Il riccio gliela strinse e rispose:

" Harry Styles, fatina e ora muoviamoci, ho fame "

Louis non fece caso a come era stato chiamato o meglio fece finta di non farci caso, anche se le sue guance rosso fuoco dicevano il contrario.

Seguì Harry come un cagnolino fuori dalla lavanderia e non lo mollò finché non ebbe preso il suo vassoio con il cibo.

Allora si guardò in giro alla ricerca di un posto vuoto e possibilmente isolato, ma venne interrotto nel suo tentativo da una voce roca.

" Coarggio, fatina, andiamo al mio tavolo "

Louis si riscosse, seguì Harry e si accomodò ad un tavolo completamente vuoto.

Infilò la forchetta nelle patate troppo bollite, quando, con la cosa dell'occhio, vide Harry ricevere da una guardia una confezione di maionese e una tavoletta di cioccolato.

Non disse nulla, ma un enorme sorriso si dipinse sul suo viso nel momento in cui il riccio gli spruzzò una generose dose di maionese sulle patate.

Si sentì assurdamente felice e per la prima volta da quando si trovava in carcere mangiò con appetito.

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