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Zihuatanejo, Messico, tre giorni dopo

Harry era appena sceso dal pullman e subito era stato colpito dal gran caldo che faceva.

Si guardò in giro e si rese conto di una cosa...non sapeva come trovare Louis...

Certo, la cittadina non sembrava grande, ma era pur sempre difficile cercare una persona, non avendo la minima idea di dove potesse vivere.

Louis, però, mentre erano in carcere, aveva parlato di un bar sulla spiaggia, come di un suo sogno, quindi tanto valeva iniziare le sue ricerche proprio da lì.

Raggiunse facilmente la spiaggia e cominciò a percorrerla in tutta la sua lunghezza, sotto i raggi del sole.

Non c'erano molti bar e negozi sulla spiaggia, ma Harry entrò comunque in tutti quelli che incontrò sul suo cammino, non trovandovi però alcuna traccia di Louis.

Completamente sudato e con il morale sotto le scarpe arrivò nella parte più a sud della spiaggia, quella più bella e tenuta meglio.

Adocchiò subito una grande struttura costruita sulla sabbia e vi si avvicinò fiducioso, ma rimase deluso, quando si accorse che era tutto chiuso.

Si rese conto, dalla presenza di impalcature e strumenti da lavoro, che l'edificio era in ristrutturazione.

Lesse il cartello che era affisso alla porta e vide che il committente dei lavori era un certo Luke Swings.

Stava andandosene via sconsolato, quando si ricordò che quello era il nome fittizio che Louis aveva creato per accumulare il denaro rubato da Norton.

Cercò fra le righe se ci fosse scritto un indirizzo o qualcosa del genere e fu fortunato.

Lo memorizzò e abbandonò la spiaggia.

Chiese indicazioni ad alcuni abitanti del luogo e si avviò lungo la strada che gli era stata segnalata.

Era addirittura sfinito dal caldo!

La camicia si era incollata al suo corpo per il sudore, le scarpe gli facevano male e la pesante stoffa del vestito marrone che gli avevano dato in carcere lo soffocava.

Non aveva comprato altri vestiti e l'aveva fatto per non spendere i soldi di Louis.

Aveva usato i dollari che gli aveva lasciato solo per mangiare e per pagare i biglietti dei pullman.

Finalmente arrivò a destinazione e sorrise di fronte alla bella casetta bianca che aveva di fronte.

Stava per suonare il campanello, quando la porta d'ingresso si aprì e sulla soglia comparve Louis.

Il ragazzo dagli occhi blu all'inizio sembrò non accorgersi di lui, poi, però, scoppiò a piangere e, dopo aver aperto il cancello, si lanciò fra le sue braccia e lo strinse forte a sè.

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