20.

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Il giorno dopo, a colazione, Harry e Louis si ritrovarono al solito tavolo e parlarono felici di ciò che avrebbero fatto una volta fuori dal carcere.

" Dov'è Tommy?" chiese ad un certo punto il riccio.

Louis si guardò in giro, ma non lo vide.

Allora si alzò e si avvicinò ad Hadley chiedendogli spiegazioni sull'assenza del nuovo detenuto.

La guardia, ormai divenuta abbastanza cordiale con Louis, disse:

" Ieri sera, mentre lo stavano portando in cella, è sfuggito alle guardie che lo sorvegliavano.
L'abbiamo rincorso per un po', ma lui non si è fermato, finché non è arrivato al muro di cinta del carcere.
Ha cercato di arrampicarsi e abbiamo dovuto sparargli per forza.
È morto sul colpo "

Louis stava per urlare e prendere a pugni Hadley, ma poi si trattenne e, con lo sguardo triste, tornò da Harry al quale raccontò ogni cosa.

" È stato Norton !" sbottò il riccio, senza mezzi termini " È stato lui! Non ho il minimo dubbio a riguardo ! Non voleva aiutarti, te lo ha fatto solo credere.
Se il tuo processo fosse stato riaperto e tu fossi stato dichiarato innocente, avrebbe perso il suo contabile, l'uomo in grado di fargli accumulare soldi, senza rischi nè pericoli "

Louis annuì, Harry aveva sicuramente ragione anche perché un ragazzo di poco più di vent'anni non rischia la propria vita per non scontare una condanna a due anni, tanto più che Tommy era fuori e dentro dai carceri ed era abituato a questa vita.

" Sì " rispose allora " credo anche io che sia stato Norton, ma non posso certo accusarlo apertamente. Devo vivere in questo posto e non posso giocarmi il suo appoggio. Mi dispiace, amore, non potrò uscire con te, quando otterrai la libertà vigilata e mi dispiace soprattutto per Tommy che ha pagato per colpe non sue "

Harry sorrise tristemente, gli prese le mani e le strinse:

" Io non otterrò alcuna libertà vigilata, resterò qui con te e cercheremo il modo di trovare quel Blatch !"

Louis annuì più per dare conforto e speranza al suo ragazzo che per reale convinzione.

Non sarebbe mai riuscito a scoprire nulla sul presunto assassino di sua sorella e suo cognato, anche perché Norton, da quel momento, avrebbe controllato di più i lavori che faceva per lui.

Con questa convinzione si alzò ed andò, come ogni mattina, dal direttore per sentire se avesse bisogno di lui e finse di credere allo sguardo addolorato che aveva in viso mentre gli raccontava della morte di Tommy Williams.

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