Vi ricordate che, nello scorso capitolo, vi ho detto che Louis sarebbe dovuto andare a prendere Harry per portarlo a scuola?
Bhe..non fu così.
Il ragazzo dagli occhi verdi si ritrovò a piedi, da solo, a dover fare il tragitto da casa a scuola dato che ogni pullman della città era magicamente scomparso.Una volta arrivato dentro all'istituto, ovviamente in ritado, percorse velocemente gli immensi corridoi, ormai desolati, fino ad arrivare davanti alla sua aula.
Fece un respiro profondo e bussò alla porta, entrando poi dentro la classe e non si stupì affatto quando percepì l'arrabbiatura della professoressa crescere sempre di più notandolo entrare.Le cinque ore di lezione passarono velocemente e, una volta suonata l'ultima ora di lezione, Harry si precipitò fuori da quella terribile scuola per dirigersi verso l'ufficio del padre.
Dopo una quarantina di minuti arrivò al grande edificio e quando, dopo essere salito al secondo, vide la segretaria di suo padre, le sorrise dolcemente, lasciandole un caloroso bacio sulla guancia.Mentre si incamminò verso i distributori automatici per prendere qualcosa da mangiare per pranzo, però si scontrò con qualcuno più basso di lui.
"Ma che cazzo...mi perseguiti per caso?"
Sbuffò, vedendo Louis proprio davanti a lui. Il ricciolino ridacchiò quando vide i suoi capelli lisci scompigliati e un segno violaceo sul collo.
"Hai un gran succhiotto in bella mostra."
A differenza del più piccolo, la giornata del più grande non era andata affatto male, è vero che era da quella mattina che lavorava costantemente ma almeno poteva concedersi qualche pausa andando da Jason per darsi qualche bacio.
"Ci lavoro, caro Harry. Ti manco così tanto che sei venuto a trovarmi? E non rompermi le palle. Non è giornata. E ti ricordo che questi non sono affari tuoi."
Sussurrò, scrutando lentamente il corpo del ragazzo davanti a se, alcune occhiaie contornavano i suoi occhi, ma non poté tuttavia non considerarlo bellissimo anche in quello stato."No, assolutamente, caro Louis. Speravo con tutto il cuore che non ci fossi."
Sorrise, alzando poi gli occhi al cielo leggermente infastidito. Incrociò poi le braccia al petto, ascoltando le sue parole con un pizzico di divertimento.
"Mio padre è il tuo capo, mi diverto con poco."
Disse, scrollando le spalle, per poi dirigersi verso le macchinette."Tuo padre non è minimamente interessato alla mia vita sentimentale. Forse importa più a te che a lui dato che speri con tutto il cuore che io sia intorno a te."
Ridacchiò ancora una volta, con voce cristallina ed arricciò il naso. Strinse maggiormente le carte che aveva in mano, attorno al proprio petto e si allontanò, per dirigersi verso l'ufficio del capo per consegnare i fascicoli compilati.Harry, invece, prese dalla tasca delle monetine da inserire nel distributore e ,dopo aver premuto il solito pulsante, prese il pacchetto di Oreo e si allontanò, andando nell'ufficio del padre.
"Ciao pa...ancora tu?!"
Sbuffò rumorosamente, andando a sedersi sulla poltrona vicino alla scrivania. Aprì la confezione di biscotti e prese il telefono, iniziando a messaggiare con il ragazzo con cui usciva in quel periodo."Harry, te l'ho detto, ci lavoro qui dentro."
Sussurrò Louis, roteando gli occhi al cielo, avvicinandosi al proprio capo per esaminare i fogli appena portati."Va tutto bene fra voi?"
Domandò Des con un'espressione divertita sul volto. Si voltò verso Harry e di conseguenza verso Louis, domandando ancora.
"Louis, potresti portare mio figlio a casa?"*IL MIO SPAZIO*
Ciao bellezze.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Detto questo, se volete potete leggere i capitoli con in sottofondo la canzone che utilizzo per il titolo, io la trovo una cosa carina.E.XX
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I need you {l.s}
FanfictionUna semplice storia in cui Louis Tomlinson è il dipendente migliore del padre di Harry Styles...