I need you {l.s}

Slow Hands.

Alle parole del padre, Harry sgranò subito gli occhi, iniziando a scuotere velocemente la testa, si alzò dalla sedia su cui era seduto e, con lo sguardo rivolto verso il genitore, disse.
"Io non ci torno a casa con questo, mi sta sulle palle."
Indicò il liscio e, dopo aver mandato giù l'ennesimo Oreo, tirò fuori il cellulare dalla tasca, sventolandolo sotto il naso del padre.
"Mi faccio venire a prendere da Alex."

In tutto questo, Louis, non fece altro che torturarsi il labbro inferiore, alzando di tanto in tanto lo sguardo per guardare il proprio capo.
"Non fa nulla. Uhm... torno dopo, quando sarà più libero per esaminare i fogli."
Lasciò i vari fascicoli sulla scrivania dell'uomo, ed uscì dalla stanza, guadagnandosi un'occhiataccia da parte del più piccolo.
Infondo c'era rimasto leggermente male dalla risposta che aveva riservato il riccio per lui.

"Harry!"
Esclamò Des con tono severo e si alzò di scatto, acchiappando il cellulare dalle mani del figlio, se lo mise in tasca e gli puntò il dito contro, muovendolo lentamente.
"Ti conviene chiedere scusa a Louis."

Il ragazzino sobbalzò per lo spavento, sentendo la voce del padre richiamarlo con tono severo.
"Il mio telefono!"
Disse con un broncio da bambino piccolo, recuperando poi il suo Iphone. Alzò gli occhi al cielo e, con un piccolo sbuffo, uscì dalla stanza.
"Louis!"
Urlò appena per farsi sentire da lui. Quando gli si avvicinò, lo fermò per un braccio e, guardando i suoi occhi più profondi dell'oceano, mormorò un leggero 'scusa'.
"Ora puoi portarmi a casa? Odio stare qui."

"Okay. Lo faccio solo perché me l'ha ordinato tuo padre."
Disse mentendo e roteò gli occhi al cielo, frugando all'interno della tasca dei pantaloni per cercare le chiavi.
"Vieni qua."
Lo incitò a seguirlo quando le chiavi furono fra le proprie mani, scese velocemente le scale per giungere al piano terra e seguire il percorso sinuoso per giungere alla propria auto.

Harry sbuffò rumorosamente e, in silenzio, seguì il ragazzo fuori dall'edificio e, successivamente, dentro la sua auto.
Tirò fuori subito il suo telefono da dentro la tasca e si leccò le labbra, iniziando a messaggiare con Alex. Sgranò gli occhi quando il ragazzo più grande gli inviò una foto del suo membro e si passò una mano sui jeans, cercando di ignorare l'accenno di erezione che premeva contro i suoi boxer.

Ovviamente, i gesti del riccio non passarono inosservati agli occhi del liscio, il quale strabuzzò gli occhi e lasciò che un ghigno divertito gli apparisse sul volto.
"Mmh, Harry, ce l'ha troppo piccolo il tuo amico."
Ridacchiò portando le mani attorno al manubrio e accese il motore dell'auto, sfrecciando poi tra le vie della città."

"Cosa? Fatti i cazzi tuoi, Louis!"
Bloccò velocemente il telefono e se lo rimise in tasca, iniziando poi a guardare fuori dal finestrino.
"Cambio di programma, devi portarmi dal mio amico, quello con il cazzo piccolo, quello con cui scopo."
Disse dopo essersi girato verso di lui con un sorriso beffardo stampato sul volto.

"Come fai ad eccitarti con un pene così piccolo? Dio Santo, Harry, dovresti passare da me qualche volta."
Ridacchiò, tenendosi la pancia poiché non poteva più trattenersi e reclinò il capo all'indietro, arricciando il naso.
"Sono così fortunato ad avere Jason."
Disse, leccandosi le labbra non seguendo però la richiesta; giunse verso il centro della città e osservò i passanti al di fuori del finestrino.

"Passare da te per vedere un cazzo ancora più piccolo? No, grazie."
Sbuffò guardando il liscio seduto al posto del guidatore. Si sistemò la fascetta rosa tra i capelli e alzò gli occhi al cielo, ascoltando le sue parole
"Ah si, quel coglione che ti stava facendo un pompino davanti a mio padre, il vostro capo."

Louis sospirò profondamente, percorrendo con l'auto il vialetto di casa Styles.

Il riccio alzò gli occhi al cielo rassegnato quando vide davanti a se la sua villa.
"Grazie, Louis, sempre molto gentile."

"Certo, Harry."
Sussurrò comprendendo la sua reazione e si sporse verso di lui per raggiungere il suo corpo, slegando velocemente la sua bandana. La collocò all'interno dei propri pantaloni, al di sopra dei boxer e poi guardò Harry con un lieve sorriso sul volto.
"Vieni a prenderla."