I don't want to be his toy.

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Appena Harry vide il liscio, gli si illuminarono gli occhi e iniziò a correre verso di lui, inciampando così ai suoi piedi. Si accasciò al pavimento e gli strinse forte le gambe, iniziando a piagnucolare come se fosse un bambino piccolo.
"Loueh! Mi sei mancato tanto."
Urlò, senza preoccuparsi di svegliare tutto il vicinato, stringendogli forte le caviglie per non farlo andare via.
"Sono scappato da casa di Alex, è uno stronzo! Io volevo le coccole ma lui voleva solo scopare...me le fai tu le coccole, Lou?"
Sussurrò questa volta in modo dolce, guardando il più grande dal basso con una tenera espressione sul viso.

In tutto questo, Louis non fece altro che ascoltare attentamente le sue parole con un sorriso dipinto sul volto ed avvolse poi le braccia attorno alla sua schiena con l'intento di sollevarlo dal pavimento.
"Ssh. Alzati, Harry. Ora Jason se ne va, va bene?"
Sussurrò, cercando di rassicurarlo, ampliando ancora di più , se è possibile, il suo sorriso quando vide il piccolo mandargli tanti bacini e accarezzò in maniera lenta i suoi ricci, stringendo ed arricciando le sue ciocche fra le proprie dita.

Jason era davvero sconvolto.

"Ma Lou... okay."
Sussurrò infatti, avvicinandosi al suo corpo e sporgendosi verso di lui, gli schioccò un piccolo piccolo sulle labbra che venne subito ricambiato, per poi allontanarsi dal suo corpo.
"A domani."

Ovviamente, il gesto non passò in osservato agli occhi del ragazzino che, incazzato nero, saltò gelosamente il braccio al più grande senza neanche avvertirlo, facendolo quasi cadere.
"Come ti permetti, testa di cazzo, lui è mio."
urlò, stringendo prepotentemente e possessivamente il liscio, guardando l'altro con sguardo pieno d'odio.

"Harry, stai calmo."
Sussurrò piano al suo orecchio il più basso dei tre, ed avvolse le mani sui suoi fianchi per reggerlo e stringerlo in qualche modo a sé.

Si diresse all'interno della casa, salutando con un cenno Jason e salì fino in camera, facendo stendere il corpo del ragazzo sul letto.

"Non puoi trattarlo così. Ti ricordo che è il mio ragazzo."

Lo coprì con le coperte, sollevandole fin sotto il naso e si stese vicino a lui, avvolgendo anche il proprio corpo con esse.

"Come vuoi!"
Sbuffò e si alzò velocemente dal letto per sedersi a terra per non stare vicino a quel "traditore."
"Sei stronzo anche tu, ancora più di Alex!"
Urlò prima di scoppiare in un pianto isterico, si accasciò ancora una volta a terra.

"Io volevo solo essere coccolato."

"La ruota di scorta, certo."
Sussurrò, ignorando la sua ultima frase, prima di vederlo alzarsi per raggiungere l'uscita. Avvolse il suo polso con le dita e lo fece voltare verso di sé.
"Tu non vai da nessuna parte, chiaro?"
Sussurrò, premendo le labbra contro la sua fronte calda e lasciò scivolare le mani sul suo interno coscia per avvolgere le sue gambe contro la propria vita.
"Le vuoi le coccole, mh?"
Chiese dolcemente ad un Harry completamente stordito e quasi addormentato.

"Si, Lou! Voglio le tue coccole. Solo le tue."

Louis non poté non sorridere.

Appoggiò le mani attorno alla sua schiena e la percorse lentamente con i polpastrelli, soffermandosi sulla sua colonna vertebrale.
"Sei così ubriaco."
Disse, facendo scuotere lentamente la testa all'altro, troppo assorto da tutte quelle attenzioni per aprire gli occhi.
"Non sono ubriaco...ho bevuto solo nove bicchierini, schiocco."
Scoppiò così a ridere, appoggiando la testa sul suo petto, in modo tale da sentire il battito del suo cuore.

"Complimenti, Harry."
Ridacchiò, citando la sua stessa frase detta la sera precedente e continuò ad accarezzare la sua schiena, finché il riccio si accoccolò al suo petto. Respirò profondamente e prese ad arricciare fra le proprie dita i suoi ricci, in maniera lenta e delicata.
"Così, mh. Mi racconti cosa é successo con Alex?"

"Te l'ho già detto, Lou. Io sono andato da Alex perché, dopo aver litigato con te, avevo bisogno di qualcuno che mi coccolasse. Ero tanto triste.Così sono andato da Ally e gli ho detto che non me la sentivo di scopare. Lui mi ha urlato contro e mi ha detto che, se volevo le coccole, dovevo andare dalla mamma. Ha poi chiamato un altro ragazzo e mi ha detto che non mi voleva più vedere.Stronzo!"
Disse innocentemente, aprendo gli occhi di colpo per poter vedere negli occhi il più grande.

Louis ascoltò attentamente le sue parole e annuì al termine del suo lungo monologo e poi sussurrò.
"Beh... ma se ti piace così tanto, perché non provate a fare pace, mh?"

Il piccoletto scosse velocemente la testa e si mise seduto sul letto con le braccia incrociate e un piccolo broncio.
"Ma io non voglio essere il suo giocattolino; lui è cattivo con me, mi obbliga a fare sesso anche quando non voglio."
Sospirò , affondando i denti nel labbro inferiore, nascondendo poi uno sbadiglio dietro alla mano.
"Tu mi vuoi bene, Loueh?
Mi vuoi bene come il mio papà vuole bene alla mia mamma?"
Sussurrò con voce da bambino, tornando con la testa appoggiata al petto del più grande, chiudendo poi gli occhi verdi, rossissimi per il pianto.

"Come il tuo papà vuole bene alla tua mamma, sì. Così."

Sussurrò, arricciando lentamente il naso e schioccò dei piccoli baci contro la sua fronte prima di staccarsi leggermente.
"Ora dormi, Harry."
Disse senza perdere tempo in insulse chiacchiere e spense la luce, dischiudendo gli occhi.
"Domani devi andare a scuola."
Sussurrò, facendo così sgranare gli occhi al bell'addormentato.
"No, domani non ci vado. Non voglio vedere quello stronzo. Resterò con te."
Disse piano, accarezzando lentamente il petto del liscio mentre sospirò silenziosamente.

"Buonanotte, Loueh."

"Buonanotte, Harry."

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