fuck you, Niall.

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"E che cazzo aspetti? Dio, Harry. Quante cose devo insegnarti? È fottutamente arrabbiato con te e tocca a te risistemare le cose. Devi andare da lui. Baciarlo, stringerlo, dirgli tutto ciò che avresti dovuto dirgli."
Disse il biondo con tono severo guardandolo fintamente arrabbiato, facendo girare l'amico per poterlo guardare.

"Vorrei tanto farlo, Niall. Ma ti ripeto che lui è fidanzato e poi mi odia...e ha anche ragione. Non posso andare lì da lui a riprendermelo come se niente fosse."
"Aspetta, ho detto "riprendermelo"? Che coglione, lui non è mai stato mio."
Concluse, dandosi una leggera pacca in fronte, guardando l'amico con finto fare divertito.

"Harry, ora tu vai! Non posso vederti così. Mi fa stare male e so benissimo che la causa è sua. Quindi, muovi il culo e va' da lui."
Disse, posizionandosi di fronte a lui e prendendogli il viso fra le mani, cercò di farlo ragionare alle proprie parole. Serrò lentamente la mascella quando vide che non aveva intenzione di alzarsi e prese il suo cellulare dalla tasca.
"Guarda che parlo io con Louis."

"Tu non fai proprio niente, tinto!"
Urlò quasi, scattando in piedi, riprendendo il suo cellulare dalle mani del biondo, procurandogli una risata.
"Okay, Niall, io vado da lui ma, se dovessi fare la figura dell'idiota, ritieniti colpevole.
Disse, e gli lasciò un dolce bacio sulla guancia, uscendo poi da quella casa, incamminandosi verso casa del liscio.
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L




Giunse a piedi verso la propria casa, con una mano stretta fra le tasche e l'altra a sorreggere la sigaretta quasi frantumata. Non sembrava essere una bella giornata, non era una bella giornata. Soprattutto quando si accorse della presenza di Harry negli scalini della propria casa. Restò immobile a guardarlo con la fronte corrugata e tolse dalle proprie labbra la sigaretta per poi spegnerla sul pavimento.
"Che ci fai qui? Non hai letto ciò che ti ho scritto?"
Disse facendo spaventare il più piccolo, il quale alzò la testa di scatto non appena vide un paio di vans nere sotto al suo naso.

Lo guardò per qualche istante e si morse le labbra per cercare di trattenere un sorriso.
"Si, ho letto tutto. Dire che mi hai rotto è dire poco ma questo adesso non è importante."
Disse, scrollando le spalle lentamente, si alzò dagli scalini e si avvicinò a lui, cercando- questa volta- di non scoppiare a piangere.
"Non sono stato io, Lou, non ho detto io a mio padre quello che è successo. È stato Jason, credimi."
Sussurrò, con la fronte appoggiata alla sua, chiudendo poi gli occhi, facendo mozzare il fiato a Louis dopo aver detto quel nome.

"Cazzate! Sei stato tu, soltanto tu. In tutto questo tempo non hai fatto altro che trattarmi male. E sai perché? Perché non volevi convincerti che ti piacessi."
Disse con un tono quasi pacato, stupendo infatti il riccio, portando per tutto il resto della conversazione le mani in piccoli gesti senza senso che fecero solo distrarre l'altro.

"Non credermi, va bene."
Sussurrò piano, cercando di non dare peso alla marea di parole uscite dalla bocca del liscio. Decise poi di avvicinarsi maggiormente a lui e, ascoltando il consiglio del biondo, appoggiò le labbra su quelle di Louis. Si staccò poi qualche secondo dopo e sgranò gli occhi facendo qualche passo indietro.
"Scusa. Cazzo...non avrei dovuto farlo!

Fanculo, Niall."

*IL MIO SPAZIO*
aaah.
vi sta piacendo la storia?

E.Xx

I need you {l.s}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora