Il giorno seguente, Harry si svegliò presto a causa della sveglia fastidiosa che, insistente, gli entrava nelle orecchie per svegliarlo e prepararlo ad un ennesimo giorno di scuola.Dire che era stanco fu un eufemismo dato che, per colpa del liscio passò tutta la notte, o una gran parte di questa, sveglio.
*FLASHBACK*
Erano le 2:00 di notte quando Harry sentì il campanello eccheggiare tra le mura di casa Styles.Quale pazzo suona il campanello di un'abitazione alle 2 del mattino? Pensò Harry mentre, ancora leggermente insonnolito, scese le scale.
Non si preoccupò neanche di andare a darsi un'occhiata allo specchio che andò dritto verso la porta per vedere chi aveva causato quel dannato suono.
Il riccio aprì l'uscio e, con una faccia tra l'incazzato nero e lo stupito, guardò la persona che gli si presentò davanti, Louis Tomlinson.
"Ma si può sapere che cazzo ci fai tu qui? Sono le due del mattino, Louis,ringrazia che i miei genitori hanno il sonno pesante."
Disse con gli occhi socchiusi, tremando leggermente quando sentì l'aria fredda sulle sue gambe nude."Ciao anche a te, mr. gentilezza, ieri sera ho dimenticato qui il mio cellulare quindi spostati perchè devo entrare."
Rispose Louis, guardando il ragazzo davanti a se con un piccolo sorriso e tossì più volte perchè quell'aria geida non gli faceva affatto bene, decise quindi di entrare in casa senza il consenso del proprietario."Sta zitto e non dirmi mai più cosa devo fare, intesi? E non potevi venirlo a prendelo domani il tuo fottuto telefono?"
Disse scocciato, passandosi più volte le mani sul viso per togliere quello strato di sonnolenza che lo stava divorando."No, ragazzino, perchè su quel fottuto telefono ci chiama mia madre, quindi, prima di aprire la bocca per dire cazzate, pensaci due volte."
Rispose severo Louis, iniziando a girovagare per la casa in cerca del suo telefono."Senti, Louis, è molto presto e l'ultima cosa che vorrei sentire è il suono della tua voce."
Si sforzò per fargli un sorriso e appoggiò la schiena contro alla porta, aspettando pazientemente che il liscio trovi il suo cellulare.A quelle parole alzò gli occhi al cielo e si svoltò verso di lui, ridacchiando alla vista del suo esile corpo avvolto solo da un'enorme felpa rosa con un piccolo orsacchiotto posto al centro.
"Sei così femminile."
Sorrise e giunse in cucina, cercando dappertutto, sui ripiani alti e bassi finchè non lo trovò su un piccolo mobiletto.
Tornò poi in salotto con un'espressione più tranquilla e si morse le labbra, notando il ragazzo sistemato nella stessa posizione di prima.Harry, non appena lo vide, si risvegliò dai suoi pensieri e si voltò verso la porta, aprendola.
"Trovato? Bene, ora vattene.""Si, tranquillo, ora me ne vado, non voglio perdere altro tempo con te." Sussurrò, alzando lentamente il cappuccio della felpa fin sopra il capo ed intrufolò le mani dentro le tasche.
"Posso passare a prenderti domani a scuola? Sai, mi piace un sacco la tua faccia incazzata."
Ridacchiò, sfiorando il lobo del riccio tramite le proprie labbra."O-Okay, va bene ma non toccarmi."
Rispose, guardandolo male e, con una leggera spinta, lo fece uscire da casa sua, chiudendo poi la porta.
*FINE FLASHBACK*
Quindi Harry, quella stessa mattina, si ritrovò in piedi al freddo sul porticato di casa sua ad aspettare il ragazzo dagli occhi azzurri.
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I need you {l.s}
FanficUna semplice storia in cui Louis Tomlinson è il dipendente migliore del padre di Harry Styles...