Capitolo 20

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Quando Sarah andò ad avvisarla dell' arrivo di Padre Louis, Wisty corse subito ad accoglierlo col piccolo Simon tra le braccia.
_"Wisty cara, che bello rivederti così raggiante!"
_"Grazie, Don Louis, merito del mio bambino! Prego, si accomodi! Gradisce uno cherry?"
_"Si grazie, molto volentieri!"_ rispose e Sarah subito glie lo servì, poi si ritirò lasciandoli soli.
_"Sta crescendo proprio bene il tuo bambino, è uno splendore!"
_"Si, grazie a Dio!...Sa, aveva proprio ragione quando mi disse che lui sarebbe stato la mia ragione di vita!
_"È naturale che sia così!...E Matthew non c'è? "
_"Sarà qui a momenti..."
_"Come sta?"
_"Bene, anche lui sta reagendo bene...Anzi, mi ha sostenuta molto, e con Simon è molto presente e affettuoso".
_"Ne sono contento"
In quel momento arrivò Matthew e salutò il sacerdote molto calorosamente.
_"Salve, Don Louis, come sta?"
_"Benissimo, amico mio! E a quanto vedo anche tu stai alla grande!"
_"Non potrei star meglio, date le circostanze!"
_"Quali circostanze?"
_"Ah, vedo che ancora non lo sa: Wisty ed io abbiamo deciso di sposarci".
Don Louis rimase sgomento, ma cercò di non darlo a vedere.
_"Quando?"_ chiese senza entusiasmo.
_"Abbiamo deciso per il due Ottobre, sia per il matrimonio che per il battesimo...Non è fantastico?"
_"Beh si...si..."assecondò esitando.
_" Sono l' uomo più felice e fortunato del mondo, caro Padre!...Ora mi scusi, vado a prepararmi per il pranzo"disse Matthew entusiasta, ed uscì.
Wisty se ne stava ferma e zitta, fissando il pavimento con sguardo assente: di certo non sembrava sprizzare gioia da tutti i pori!
Il giovane sacerdote capì tutto.
_"Perché lo sposi, Wisty? Ne sei innamorata o lo fai per dare un padre a tuo figlio?"
Lei si sentì trasparente come il vetro.
_" Che importanza ha, Don Louis? Lui mi ha chiesto di sposarlo, ben sapendo che non ricambio i suoi sentimenti, ed io gli ho detto di sì, tutto qui. Sono certa che saremo felici insieme..."
_"Io invece credo che stiate facendo un grosso errore, un matrimonio senza amore non potrà mai essere felice...Pensaci bene perché dopo non potrai tornare indietro, te lo dico da amico...Aspetta di incontrare l' uomo giusto che ti faccia innamorare di nuovo, sul serio, e che sappia amare te e Simon..."
_"No, non credo che l' amore tornerà nella mia vita, non voglio!...Io voglio solo il bene di mio figlio, e credo che Matthew saprà essere un buon padre per lui!Questo è quanto!" rispose quasi stizzita, al che Don Louis alzò le mani
_"Va bene, se hai deciso così...Spero e prego solo che tu riesca ad aprire gli occhi in tempo..."
_"La prego, chiudiamo qui questo discorso, Don Louis, già ho dovuto sorbirmelo da mio padre stamattina!"
_"Questo dimostra che stai effettivamente sbagliando, cara Wisty,
ma la scelta è tua..."
Con sollievo di Wisty, Matthew tornò mettendo fine alla discussione.
_"Bene_ disse lui _ora possiamo metterci a tavola!"
A fine pranzo era già tutto stabilito per il due Ottobre, sia per il matrimonio che per il battesimo, e ne fu informata anche Sarah che si mostrò molto felice.
Don Louis si intrattenne per un' altra oretta poi annunciò di dover andare via.
_"Se vuole, l' accompagno io, devo tornare in città per una commissione" si offrì Matthew.
_"Si grazie, sei gentile!"
_"Ok, allora vado a prendere l' auto, l' aspetto fuori".
Prima di seguirlo, Don Louis baciò e benedisse Simon, poi si rivolse a sua madre con tono amichevole:
_"Stammi bene, Wisty, e pensa bene a ciò che fai!"
Uscì anche lui, e Wisty si lasciò cadere seduta su una poltrona, avvilita e triste, sentiva ogni sua certezza vacillare.
Ma ormai era troppo tardi per potersi tirare indietro, aveva accettato di sposare Matthew e lo avrebbe sposato.
Aveva bisogno di prendere una boccata d' aria, così lasciò Simon alle cure di Sarah ed uscí.
Era pomeriggio inoltrato, il cielo era coperto e tirava un po' di vento.
Si strinse nel golfino di lana e s'incamminò pensierosa, senza alcuna meta.
Appena la videro, Rodi e Clay le corsero incontro e le fecero le feste, scodinzolando e leccandola.
_"Ehi, state calmi!_ diceva ridendo_ Mi farete cadere!"
Effettivamente l' esuberanza dei due enormi cani ebbe la meglio sul corpo esile di Wisty, e lei cadde strusciando sulla ghiaia.
Ed ecco, la voce autoritaria di Stephan Disher richiamò Rodi e Clay all'ordine.
_"State giú!" ordinò e fu obbedito all'istante, poi si avvicinò a lei per soccorrerla.
_"Sta bene? Riesce ad alzarsi?" chiese premuroso.
Aveva le ginocchia e i gomiti scorticati e sanguinanti.
_"Non saprei, ora ci provo" rispose con tono sofferente, appoggiandosi  alle forti braccia di Stephan, ma il dolore la costrinse a desistere.
_" Non ce la faccio, mi brucia da morire!" si lamentò con gli occhi lucidi.
_"Ok, ci penso io, stia tranquilla!"la rassicurò, poi la sollevò tra le braccia, con la stessa facilità con cui avrebbe sollevato una sedia, e si avviò verso la dependance.
Tra le sue braccia, stretta al suo petto, Wisty si sentì come travolta da un calore benefico, e avrebbe voluto abbandonarsi, ma per fortuna la ragione vegliava su di lei.
Arrivati alla dependance Stephan aprì la porta con un calcio e la depose sul divano.
_"Bisogna disinfettare e medicare le ferite prima che si infettino...Permette?"
Lei annuì e lasciò che lui le arrotolasse le maniche del golfino e le gambe dei pantaloni.
Stephan, con molta delicatezza, ripulì e medicò tutte le escoriazioni, mentre Wisty seguiva ogni suo gesto col cuore in tumulto.
_"Ecco fatto!_ disse quando ebbe finito_ Va meglio?"
_"Si...grazie!...È stato molto gentile!"
_"Si figuri!...Senta, signora Wildford, spero che sappia che i cani non volevano farle del male..."
_"Certo che lo so, volevano solo giocare...Non si rendono conto della loro forza!"
Stephan sorrise sollevato.
_"Quindi non sta pensando di mandarli via?"
_"No, per niente...Anzi è meglio che Matthew non sappia cosa è successo o potrebbe mandarli via lui".
_"Già, lo penso anche io!...Sa, per un attimo ho temuto che le avessero fatto davvero male..." le disse fissandola intensamente negli occhi mettendola in soggezione, e lei rispose balbettando:
_"Fortunatamente nulla di grave...Credo che per il matrimonio sarà già passato tutto...
A quelle parole lo sguardo di lui si incupì, e la voce risuonò fredda.
_"Quale matrimonio?"
_" Il mio...Matthew ed io stiamo per sposarci..._spiegò lei a fatica.
_"E quando sarà il...lieto evento?"
_"Il...due di...Ottobre..."
Stephan strinse i pugni e la fissò in modo inquietante per qualche istante.
_"Congratulazioni, allora!...Venga, la riporto a casa, saranno preoccupati per lei" disse infine con tono glaciale, e lei si sentì ferita anche nell' anima.

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