Capitolo 10

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Wisty se ne stava seduta con lo sguardo fisso nel vuoto, era inebetita dal dolore e non vedeva le persone che, a turno, le si avvicinavano per farle le condoglianze.
Tra le mani, poggiate in grembo, stringeva la scatola impacchettata che avrebbe dovuto essere il regalo per Andrew.
Accanto a lei, accovacciata sulle ginocchia, Laura cercava di consolarla, mentre Matthew accoglieva parenti e amici accorsi per il funerale.
Nella sala affianco era stato allestito il buffet per gli ospiti, che,tra loro, non facevano che ricordare aneddoti e virtù del povero estinto.
Robert si avvicinò a sua figlia e la guardò contristato, non riusciva a sopportare di vederla in quelle condizioni.
_"Wisty, figlia mia, vieni a mangiare qualcosa..."
_" Non ho fame"_ rispose lei con tono appena percettibile.
_"Ma così ti indebolirai!" insisté Robert pazientemente.
_"Non m' importa...Vorrei solo riavere mio marito...Avrei dovuto lasciarglielo aprire..."
_" Di che parla?" chiese Robert a Laura.
_" Di quello_rispose la ragazza indicando con gli occhi il pacchetto di Wisty_Era il suo regalo di Natale per Andrew".
A quelle parole, l' amica scoppiò in lacrime, tutto il suo essere era lacerato da un dolore straziante.
Scappò via per andare a rifugiarsi in camera sua.
Si gettò sul letto e diede sfogo a tutta la sua disperazione, invocando il nome di suo marito.
Robert la raggiunse, si sedette sul letto e la prese tra le braccia, anch'egli con gli occhi pieni di lacrime.
_"Non fare così, bambina mia!_ la supplicava_ Andrew non vorrebbe vederti in questo stato.. "
_"Voglio morire, papà, non c'è la faccio_ singhiozzava_ È colpa mia!"
_"Perché dici questo?Non voglio che dici queste cose, non è colpa tua".
_" Si, invece!...Dovevo costringerlo ad andare dal medico...Stava male ed io non ho fatto niente!"
_"Wisty, figlia mia, Andrew non era un bambino...Come potevi costringerlo?"
_"Oh, papà, cosa farò ora? Non posso pensare che non ci sia più... "
_"Lo so che sembra difficile, Wisty cara, ma devi andare avanti...Andrew è ancora accanto a te, lo sarà sempre...e soffrirebbe se ti vedesse così... Devi trovare la forza di reagire nel ricordo del vostro amore.. "
La voce di Don Louis interruppe la conversazione.
_"Posso entrare?"_ chiese con discrezione.
_"Prego, padre, prego!_ lo invitò Robert cedendogli il posto accanto a sua figlia_ Le farà bene parlare un po' con lei!"
L' uomo uscì e richiuse la porta, lasciandoli soli.
_" Cosa vuole, Don Louis?_ chiese lei risentita_ Se è venuto a parlarmi di Dio e di vita eterna può anche andarsene, non mi interessa!"
_" Non parlare così, Wisty, so che non lo pensi...Hai sempre avuto fede!"
_" Beh, ora non c'è l' ho più!...Dio non esiste!_ sbottò lei scattando in piedi, fissando la scatolina che ancora stringeva tra le mani_ E, se esiste, è un Dio crudele!"
_" Ascolta, Wisty, purtroppo non ci è dato comprendere i fini di Dio, solo Lui li conosce, ma da credenti non possiamo far altro che sottometterci alla sua volontà, e confidare nel suo amore misericordioso..."
_"Ma di quale amore misericordioso sta parlando, Padre?_ ringhiò Wisty con gli occhi pieni di collera_ È amore guarire un uomo per poi farlo morire poco tempo dopo? Chiamarlo a sè proprio nei giorni in cui è atteso il suo Santissimo Figlio?Lasciare sola me che vivevo di lui?...No, questo non è amore, è...sadismo! Sa, padre, come lo sto immaginando Dio in questo momento? Come un burattinaio che gioca con suoi pupazzi!"
_"Ora sei accecata dal dolore, Wisty, ma con il tempo riuscirai a trovare pace, e un senso a tutto ciò...Anche se non ci credi più, Dio ti è vicino e allieverà le tue pene, ti aiuterà a ritrovare fiducia nel futuro".
_"No, padre, non credo proprio!"disse con sdegno, scaraventando la scatola contro il muro.
La scatola si aorì e Don Louis si chinò per raccoglierla: rimase stupito nel vederne il contenuto e rivolse a Wisty uno sguardo interrogativo.
_"Un' altra beffa del suo Dio, padre!"_ disse lei con tono e sorriso sarcastici.
_" Ma no, Wisty, no!_ le rispose il sacerdote infervorato mostrandole le scarpine da neonato che erano nella scatola_Non capisci? Questo è un dono meraviglioso invece! Andrew vivrà nel vostro bambino, ora è lui la tua forza e gioia di vivere!"
Wisty si sciolse di nuovo in lacrime e si abbandonò tra le braccia di Don Louis .
_"Andrew se n' è andato senza sapere, padre, non ha avuto il tempo di sapere che avremmo avuto un figlio...E questo bambino non conoscerà mai suo padre".
_"Lo conoscerà, Wisty, mentre gli racconterai quale uomo eccezionale era suo padre, e in lui lo vedrai rivivere giorno per giorno...Andrew ti ha lasciato il dono più bello e prezioso che avrebbe mai potuto darti, ti ha lasciato una parte di sè!"
Come neve al sole, lentamente, il risentimento di Wisty si sciolse nel fiume delle sue lacrime, e pian piano sentì un senso di pace e di conforto riscaldarle il cuore:
Andrew, il suo amato Andrew, viveva dentro di lei ed esigeva amore.
Si calmò e rivolse a Don Louis un sorriso pieno di gratitudine, ora sentiva che, forse, avrebbe potuto farcela.
_" Dio potrà mai perdonarmi per ciò che ho detto?"_ chiese con tono mortificato.
_"Tranquilla, l' ha già fatto!_ le rispose il sacerdote accarezzandole una guancia_ Ma ora devi prenderti cura di te e del bambino...Scendi con me a mangiare qualcosa?"
Wisty annuì con un sorriso, poi, dopo essersi sciacquata la faccia e ricomposta, ritornò al piano di sotto.

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