Capitolo15

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Arrivati alla dependance, Wisty alzò uno dei sassi decorativi del vialetto e raccolse la chiave che quello nascondeva.
Aprì la porta della casetta ed entrò con la carrozzina, invitando Stephan a seguirla.
_"Ecco, lei dormirà qui"_disse con tono piatto.
L' uomo si guardò intorno annuendo.
_"Andrà più che bene, grazie!"
_"Quando pensa di trasferirsi?"
_"Oggi stesso, ho le mie cose in macchina".
_"Oh, bene!...E per quanto tempo?"
Lui sorrise ironico.
_"Questo deve dirmelo suo cognato, non ne ho idea".
_"E... almeno ha idea del perché sia stato assunto?"
_"Per la sicurezza della tenuta e dei suoi abitanti, presumo".
_"Beh, questo l' ho capito benissimo, non sono una stupida!" Rispose lei molto irritata.
_"Non l' ho mai pensato né detto, signora Wildford!...Il perché dovrà chiederlo a suo cognato, io non so di cosa si tratta, non ancora".
Wisty stette qualche attimo sopra pensiero studiando il volto affascinante dell' uomo che, a sua volta, non distoglieva lo sguardo da lei.
_"Va bene, si sistemi pure...Alle 13 le manderò il pranzo, ma se nel frattempo volesse mangiare qualcosa, di la c'è la cucina...Beh, per ora questo è tutto..."
Wisty fece dietrofront per uscire.
_"Ha un bellissimo bambino, signora Wildford, bello e tranquillo."_ si complimentò Stephan con un sorriso, e lei, con un pizzico di orgoglio materno, ricambiò il sorriso.
_" Grazie!"
_"Ah, signora..._ la trattenne_ Mi scusi per prima, non volevo offenderla...Me la immaginavo diversamente!"
_"Come?" chiese lei curiosa.
_"Ricoperta di gioielli e con la puzza sotto il naso"
_"Va bene, è scusato_ rispose trattenendo una risata _Ora mi scusi, devo andare..."
Si allontanò con passo veloce, chiedendosi cosa stesse accadendo; non vedeva l' ora che tornasse Matthew.
Si accomodò su una panchina di pietra e, visto che Simon dormiva beatamente, decise di mettersi a leggere un libro.
Poco dopo Stephan le passò davanti diretto verso il viale d' accesso, e lei lo seguì con lo sguardo, poi lo vide tornare con due grosse valige e prendere il vialetto per la dependance.
Si rimise a scorrere le pagine del libro senza prestarvi attenzione, era troppo distratta dal brulichio di pensieri che affollava la sua mente: prima la discussione avuta con Matthew quella notte, e poi l' arrivo di Stephan Disher!
Verso le dieci e mezza Simon si svegliò e cominciò a piangere, era l' ora della poppata.
_"Si si, ho capito!_ disse dolcemente sua madre riponendo il libro_ Ora andiamo..."
Rientrarono in casa e, rinchiusa nella sua camera, Wisty sfamò il suo cucciolo, e dopo gli cambiò il pannolino.
Non passò nemmeno un' ora e mezza e Simon si era già riaddormentato, completamente appagato, tra le braccia di sua madre.
Cullandolo e cantandogli una ninna nanna, si avvicinò alla finestra, e senza rendersene conto, il canto le morì in gola.
Stephan passeggiava su e giù per il parco, col capo chino e una sigaretta tra le dita, immerso in chissà quali pensieri.
Aveva indossato la divisa, completa di cappello e pistola nella fondina, e Wisty non poté fare a meno di constatare quanto gli stesse bene.
Improvvisamente lui alzò la testa e i loro sguardi si incrociarono.
Lei si sentì come una ladra beccata in flagrante e indietreggiò, scomparendo dietro la tenda.
Sentì bussare alla porta: era Sarah che la informava che il pranzo era pronto.
Sistemò Simon nel port-enfant e, con esso, scese in sala da pranzo.
_"Per favore, Sarah, manda qualcosa da mangiare al signor Disher, alla dependance".
_"Si signora, subito...Le serve altro?"
_"No, grazie Sarah".
Dopo pranzo si ritirò in salotto con l' intenzione di riprendere la lettura del libro, ma nemmeno allora riuscì a concentrarsi: stava di continuo a guardare l' orologio in attesa del ritorno di Matthew.
Sbuffando si rialzò e diede un' occhiata al port-enfant con la speranza che Simon fosse sveglio, almeno avrebbe potuto fargli un pò di coccole, ma niente! Il bimbo continuava a dormire paciosamente.
Si rimise a sedere e, senza rendersene conto, si ritrovò addormentata.
Ancora una volta  il sogno si ripetè: la nebbia, Andrew, il grosso fiore....
Fu risvegliata bruscamente dal pianto di Simon, erano le quattro del pomeriggio, l'ora della poppata.
Risalì stancamente in camera sua e si portò il bimbo al seno.
_"Il mio lupacchiotto affamato!Sei soddisfatto adesso, eh?...Si che sei soddisfatto, guarda che faccino compiaciuto hai!"
Esaurita la poppata, secondo il copione, seguì il cambio del pannolino, ma dopo, contrariamente al suo solito, Simon rimase sveglio e Wisty ne approfittò per giocare con lui.
Verso le diciotto, finalmente, sentì il crepitio dell' auto di Matthew sulla ghiaia; adagiò il suo bambino nella culla e corse a sbirciare dalla finestra.
Vide Stephan andare incontro a suo cognato e stringergli la mano, poi entrare insieme in casa.
Cinque minuti dopo Sarah salì ad avvisarla che era attesa nello studio.
_"Per favore, Sarah, bada tu a Simon"
_"Con piacere, signora!"
Wisty scese di corsa le scale, impaziente, ed entrò nello studio.
Matthew era già seduto alla scrivania, mentre Stephan Disher, con una mano appoggiata alla fondina e l' altra occupata dal cappello, se ne stava dritto in piedi.
Entrambi rivolsero gli occhi verso di lei.
_"Ah, Wisty! Vieni e accomodati" la invitò Matthew, e lei andò a sedersi sul bordo della poltroncina dall'altro lato della scrivania, accanto a Stephan che la sovrastava con la sua altezza mettendola in soggezione.
_"Allora, Matthew, che sta succedendo?"
_"Non allarmarti, cara, niente di grave!_ la rassicurò il cognato_ Ho solo pensato di rendere più sicura la casa visto che ora c' è Simon, e che, ultimamente, sono aumentati i furti e le irruzioni nelle ville della zona...Come si dice? " Prevenire è meglio che curare"...Il signor Disher è un ex poliziotto, ed è un esperto di sicurezza".
_"Va bene, Matthew, se lo ritieni necessario... Ma anche io penso sia la cosa migliore"
_"Sono felice che tu sia d'accordo!..._poi si rivolse a Stephan_ Allora, signor Disher, lei è assunto a tempo indeterminato. Dovrà sorvegliare la tenuta dal tramonto fino a giorno inoltrato, quindi avrà le mattinate e i pomeriggi liberi. Ho provveduto a procurarle due danesi addestrati, arriveranno domani mattina, e nel pomeriggio definiremo il contratto di lavoro...Ha domande da fare?"
_"Per ora nessuna, signore, grazie!"_rispose seccamente.
_"Mi hanno detto che lei è uno dei  migliori, ed io le do piena fiducia: spero non mi deluda".
_"Non lo farò, Signore!" rassicurò con fermezza.
_"Bene, per ora è tutto...Può andare".
Stephan Disher salutò con un cenno della testa e andò via.
_"Immagino tu sia arrabbiata con me, Wisty, per non averti avvisato prima"
_"No, non sono arrabbiata, ma sono stata in ansia tutto il giorno...Sicuro che non ci sia nulla di preoccupante dietro questa decisione?"
_"No niente, sta tranquilla...Voglio solo proteggere te e Simon!"
Lei gli rivolse un sorriso pieno di gratitudine.
_"Ok, va bene!...Ora, vado da Simon, ci vediamo dopo a cena".
_"No, salgo con te a salutarlo".

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