Wisteria

Capitolo 29

Stesa nel letto, Wisty non riusciva a prendere sonno dopo tutto quello che era successo e le parole di Stephan.
Si alzò nervosa e cominciò a fare su e giù per la stanza chiedendosi cosa fare.
Decise allora di andare a dare
un' occhiata nella stanza di Matthew, con la speranza di trovare qualche
indizio.
Diede uno sguardo nella culla e si accertò che Simon stesse dormendo, poi uscì e raggiunse la camera accanto.
Tenendo ben aperte le orecchie per sentire se il bambino potesse svegliarsi, cominciò a frugare in ogni
posto che potesse servire da nascondiglio.
Notò che uno dei quadri, dalla cornice profonda, era storto sulla parete, lo staccò dal muro e guardò sul retro: nella carta usata da fondo c' era un grosso buco, e nel buco un piccolo quaderno con la copertina nera.
Il cuore cominciò a batterle impazzito, e quasi aveva timore di scoprire cosa ci fosse scritto in quelle pagine.
Quando aprì il quadernino e cominciò a leggere, si portò una mano alla bocca per lo stupore: c' erano segnati i soldi ricevuti da Matthew da un certo Cary (quattrocentomila sterline circa), e una decina di rate già restituite da Matthew (circa ottantamila), quindi c'era ancora tanto da restituire!
_"Oh Matthew, che cosa hai fatto?_
mormorò con le lacrime agli occhi_
Perchè ti sei messo in questo guaio e non mi hai detto niente?"
Tornò in camera sua completamente distrutta e delusa, si sedette sul letto e rilesse le pagine del quadernino.
Matthew aveva avuto i soldi il novembre dell' anno prima, centocinquantamila sterline, e con gli interessi la somma era moltiplicata a dismisura,  così non era più riuscito a saldare il suo debito.
Perchè Matthew non aveva chiesto aiuto a suo fratello? All' epoca Andrew era ancora vivo e lo avrebbe sicuramente aiutato!
E adesso? Cosa avrebbe dovuto fare, lei, adesso?
Matthew aveva sbagliato, ma era pur sempre il fratello di Andrew,  gli voleva un gran bene, e anche lui aveva dimostrato ampiamente di
volerne a lei e a Simon.
Decise che lo avrebbe aiutato, ma ormai non era più sicura di volerlo ancora sposare.
Il resto della notte trascorse lentamente, completamente in bianco,
con l' impazienza che si facesse l' ora per poter telefonare ad Antony Exposed.
E l' ora finalmente arrivò!
Erano le otto quando Wisty, direttamente dalla sua stanza, prima di scendere per la colazione, compose il numero scritto sul foglietto.
_"Salve, signor Exposed! Sono Wisteria Allister, ho avuto il suo numero da Stephan Disher..."
_"Ah si! Buon giorno!...Mi dica, cosa posso fare per lei?"
_"Il signor Disher mi ha detto che lei
ha delle informazioni riguardo mio cognato, Matthew Wildford, e...vorrei
saperne di più..."
_"Certo!...Può passare qui in centrale quando vuole.."
_"Va bene tra mezz' ora?"
_"Benissimo, l' aspetto!"
Wisty riagganciò con un sospiro, prese Simon tra le braccia e scese di sotto.
Laura era già in sala da pranzo intenta a far colazione, e quando li vide andò loro incontro.
_"Buon giorno, amica mia, ciao cucciolotto!!!"
_"Buon giorno, Laura" rispose lei con tono mesto.
_"Ehi, hai un brutto aspetto : sembra che tu non abbia chiuso occhio!"
_"È così, infatti!...Senti, Laura, io devo andare: badi tu a Simon finchè non torno? Ha già mangiato e l' ho cambiato.. "
_"Certo, non c' è problema!...Ma non fai colazione?"
_"No, non mi va...Allora ci vediamo più tardi".
Baciò suo figlio e l' amica e andò via
con passo veloce.
Quella mattina faceva abbastanza freddo e stava cominciando a piovere,
e lei affrettò il passo per raggiungere la rimessa delle auto.
Fu raggiunta dai cani scodinzolanti e lei si soffermò ad accarezzarli con un triste sorriso.
_"Che belli che siete!...Ora devo andare però"
_"Va all' ospedale?" chiese Stephan, giunto in quel momento.
_"No...Devo passare prima alla centrale di polizia..."
_"Ha chiamato il mio amico, allora!...
Vuole che l' accompagni?Mi sembra piuttosto stanca e...scossa..."
_"Beh, sarà stanco anche lei..."
_"No, per niente!" la rassicurò, e lei
assentì ringraziandolo.
Wisty gli lasciò la guida e si sedette
accanto a lui.
La macchina uscì dalla tenuta e prese la via per la città; per alcuni minuti entrambi tacquero, persi ognuno nei propri pensieri, soprattutto lei che se ne stava con lo sguardo assente a fissare la pioggia che picchiava sui vetri.
Stephan si voltò a guardarla con compassione.
_"Mi spiace vederla così, immagino come si senta!"
_"Gia!...Stanotte ho trovato questo nella stanza di Matthew..." rispose mostrandogli il quaderno nero.
_"Cos' è?"
_"Era nascosto dentro un quadro...Matthew ci ha segnato i soldi
avuti da un certo Cary, a quanto pare uno strozzino, e tutti quelli che è riuscito a restituirgli fin' ora..."
_"Mi spiace!_ commentò sincero_Di che somma si tratta?"
_"Quattrocentomila sterline..."
Stephan scosse la testa e rispose con tono serio.
_"Merda!...Cosa ha intenzione di fare ora?"
_" Aiutarlo...Che altro?"
Lui la guardò stupito.
_"Vuole aiutare suo cognato?...Come?"
_"Voglio dargli io i soldi che gli servono, è ovvio..."
_"Oh, è molto generoso da parte sua!
E dopo?"
_"Dopo?"
_"Si, dopo che farà? Gli darà una tiratina d' orecchi e gli raccomanderà di non farlo più?"
Wisty lo fissava senza sapere cosa rispondere, e lui continuò:
_"Non si rende conto che suo cognato
s' è ficcato in un grosso guaio e ci sta tirando dentro anche lei? Io credo che il modo migliore per aiutarlo sia quello di convincerlo a denunciare  questo Cary...Quella è gente che non scherza, può arrivare ad uccidere..."
_"Si...credo che lei abbia ragione..."
Wisty abbassò lo sguardo umido sulle proprie mani ghiacciate, chiuse a pugno l' una nell' altra e poggiate in grembo.
Trasalì quando sentì la mano di Stephan poggiarsi sulle sue, era caldissima e sembrò che quel calore le
fosse salito fino al cuore.
_"Stia tranquilla, Wisty, tutto si aggiusterà!" le disse con tono rassicurante e lei gli rivolse un leggero sorriso.
_"Lo spero...Grazie, signor Disher!"
L' auto si fermò davanti alla stazione di polizia, sotto una pioggia
scrosciante, e i due ne uscirono
in fretta per rifugiarsi nel portone.