Wisteria

Capitolo 9

Come promesso, due ore dopo Wisty e Laura furono di ritorno, e corsero subito a cercare Andrew.
Lo trovarono in salotto, seduto davanti al camino a fissare le fiamme con sguardo assente, era così assorto nei suoi pensieri che non le sentì entrare.
_"Andrew, amore, sono tornata!" esclamò con tono festoso, e solo allora lui si scosse, come svegliato da un lungo sonno, e la guardò: lei gli stava davanti sorridente, sembrava raggiante.
_"Accidenti, deve piacerti proprio tanto il tuo vestito! Sembri una lampadina accesa"_disse ridendo, costringendola a sedersi sulle proprie ginocchia con un leggero strattone.
_"Beh si, è un bel vestito... ma non sono felice per questo..."
_"E per cosa allora?"_ chiese curioso, anche rivolto a Laura che se ne stava a fissarli con un sorriso enigmatico.
_" Per questo!_ rispose sua moglie mostrandogli una scatolina decorata con motivi natalizi _È il mio regalo di Natale per te"
Andrew fece per prenderlo, ma lei lo nascose dietro la schiena rimettendosi in piedi.
_" Eh no, non ora, caro...a Natale!"
Lo sguardo di suo marito tradì una profonda delusione mista a tristezza:
sarebbe riuscito a vedere cosa c' era in quella scatola? Si chiedeva.
Wisty lo prese in giro.
_"È inutile che mi guardi così, non ci casco: lo aprirai a Natale...Dove sono papà e Matthew?"
_" Stanno passeggiando nel parco, credo.."
_" Ah, ok!...Vado a prepararmi per la cena, a dopo".
Le due donne uscirono a braccetto ridacchiando tra loro, ed Andrew decise di versarsi un brandy.
Un paio di sorsi ed ecco ritornare la crisi, violenta e dolorosa, e il bicchiere gli scivolò di mano andando in frantumi.
Sebbene stesse soffrendo, la sua preoccupazione più impellente era andar via da lì prima che qualcuno lo vedesse, e a fatica riuscì a raggiungere il bagno di servizio.
I conati di vomito non gli davano tregua, il sudore, freddo, gli scorreva lungo il collo, il corpo scosso da violenti tremiti...
_"Oh Signore, aiutami"_ gemette, poi si accasciò privo di sensi.
Quando riaprì gli occhi faticò a mettere a fuoco, ma dopo qualche istante realizzò d' essere disteso sul pavimento del bagno.
Aggrappandosi al lavabo si fece forza per rimettersi in piedi, e vide il suo viso riflesso nello specchio: aveva un aspetto orribile.
Si bagnò il collo e la faccia con dell' acqua fredda, sperando l' aiutasse a riprendersi, poi si mise seduto sulla tavoletta del water aspettando di sentirsi meglio, e intanto l' angoscia cresceva dentro di lui.
All' improvviso sentì Wisty che lo chiamava:_ Andrew...Andrew dove sei?"_ trasalì, si mise in piedi e, dopo un altro fugace sguardo allo specchio, cercò di assumere un' espressione normale e uscì.
Sua moglie lo fissò sorpresa.
_" Ah, sei qui!...Ti ho cercato per tutta la casa..."
_" Scusami, tesoro, ma avevo un...bisogno impellente..."_ disse con tono scherzosamente allusivo.
_" Ti ho chiamato più volte ma non hai risposto_ ora lo stava fissando sospettosa_ Sei stato di nuovo male?"
_" Ma no, sto benissimo...Forse non ti ho sentita per colpa dello sciacquone o del rubinetto aperto..." _ il suo tono risuonò infastidito.
_" Scusami tanto se mi preoccupo per te!"_ gli rispose lei offesa, facendo per andarsene, ma lui la trattenne per un braccio.
_"No, amore, scusami tu, sono un idiota...Sono felice che ti preoccupi per me, ma a volte sei troppo...ansiosa..."
_" Beh, lo riconosco, a volte esagero...Va bene, d' ora in poi non ti stancherò più, promesso!"
Suggellarono la pace fatta con un lungo bacio, poi si recarono abbracciati nella sala da pranzo .
_"Eccovi, finalmente!_ disse Robert_ La cena si fredda".
_"Non rimproverarli,
Robert_ intervenne Laura con tono malizioso _ Sono due piccioncini innamorati, e forse erano occupati in qualcosa di ben più piacevole di un piatto di zuppa"
_"Che sfacciata che sei, smettila!"_ la rimproverò Wisty mettendosi a sedere, e con lei suo marito.
_" È vero, Laura, a volte sei troppo spudorata_ convenne Robert con tono bonario_ Metti a disagio le persone"
_" Uh, come siete permalosi! In fondo non ho detto nulla di male".
Un improvviso rumore di stoviglie rovesciate interruppe la conversazione, tutti si voltarono verso Andrew: l' uomo si era alzato di scatto, e subito dopo era crollato sul pavimento trascinando con sè parte della tovaglia.
_"Andrew"_ urlò Wisty precipitandosi su di lui, imitata dagli altri.
Giaceva a terra, scosso da violenti sussulti, madido di freddo sudore, incapace di parlare.
Sua moglie continuava a chiamarlo, con gli occhi pieni di lacrime e di angoscia, e Matthew cercava di staccarla da lui mentre Robert era al telefono per chiamare un' ambulanza.
_" Wisty, Wisty lascialo_ gridava il cognato_ lascialo"
Con uno strattone l' allontanò da suo fratello ormai privo di sensi e cercò disperatamente di rianimarlo con un massaggio cardiaco, mentre Laura teneva stretta a sè una Wisty sconvolta.
_" Avanti, fratello, reagisci!"_ diceva Matthew continuando a comprimere ritmicamente il suo torace e a praticargli la respirazione bocca a bocca, sotto lo sguardo attonito degli altri.
Dopo molti tentativi inutili, Matthew rimase inginocchiato accanto ad Andrew, con il capo chino e i pugni stretti sulle cosce, schiacciato da un profondo senso di frustrazione e d' impotenza.
_"Matthew? "_ balbettò confusa Wisty liberandosi dalla stretta di Laura, gli occhi sgranati e le labbra tremolanti.
Suo cognato le rivolse uno sguardo inequivocabile, e lei si sentì come se le stessero strappando il cuore dal petto.
_" No, no, Andrew _ urlò gettandosi sul corpo di suo marito_ Andrew, torna da me, non puoi lasciarmi così!..."
Scossa da violenti singhiozzi di disperazione, Wisty riempiva di baci il suo Andrew, pregandolo di tornare.
Tutti, compresa la servitù che intanto era accorsa, assistevano alla scena con gli occhi pieni di lacrime, nessuno ebbe cuore di impedire a Wisty di dare al suo adorato Andrew l' ultimo saluto.
Si sentì una sirena, l' ambulanza era arrivata, ma servì solo da carro funebre.