Verso le tre del mattino, Wisty si svegliò di soprassalto e non trovò il marito accanto a lei.
Poco dopo lo vide uscire dal bagno, tutto sudato e visibilmente sofferente.
Come una molla, saltò giù dal letto e corse da lui.
_" Andrew...amore...cos' hai?"_ chiese angosciata mentre lo guidava verso il letto.
_"Credo... di aver mangiato... male, stasera...Ho vomitato...pure l' anima..."
_"Povero amore mio! Ma perché non mi hai svegliata?"
_" Non volevo...che ti preoccupassi...Ma ora sta passando..."
_" Sei uno stupido_ lo rimproverò_ Tu DOVEVI svegliarmi...Aspetta, vado a prenderti un digestivo ".
Wisty tornò poco dopo con un bicchiere d' acqua ed una compressa.
_"Avanti, prendi questo!_gli ordinò dolcemente, ed Andrew obbedì senza fiatare_ E domani farò venire il medico"
_"Ma no, non è il caso!_ protestò lui_ Vedi, sto già meglio!"
_"Si, ma domani il medico verrà lo stesso, non vorrei che tu stessi covando un' influenza"
_" Ok, come vuoi tu, tesoro!_ si arrese suo malgrado_ma ora torniamo a dormire".
_"Sei sicuro che sia passato?"
_"Si, stai tranquilla, ora ci vuole solo una bella dormita, abbracciato alla mia splendida moglie"_ cercò di rassicurarla, e lei finse di crederci.
_"Ma perché sei ancora vestita?"_le chiese per cambiare discorso, mentre si infilava sotto le coperte.
_"Ero così stanca che sono crollata...Ora metto il pigiama e ti raggiungo"
_"No, non metterlo, sono troppo stanco per togliertelo io!" disse con tono suadente.
_"Stai scherzando?"_ rise lei.
_"No, affatto...Vieni qui..."
Wisty non se lo fece ripetere due volte e andò a rifugiarsi tra le sue braccia.
Si amarono come fosse stata la prima volta...O l' ultima....
Entrambi sembravano non essere mai sazi l' uno dell' altra, non esisteva niente e nessuno al mondo se non loro soli.
Infine, stanchi, appagati e felici, si addormentarono abbracciati, come erano soliti fare, mentre ,pigramente, il sole sorgeva sul parco innevato.
Erano ormai le dieci quando Wisty aprì gli occhi.
Si ritrovò come s' era addormentata: la testa poggiata sulla spalla di suo marito ed un braccio disteso sul suo petto.
Andrew dormiva ancora, il respiro era regolare ma le sembrò un pò pallido.
Gli toccò la fronte e, fortunatamente non scottava, così la mano salì fino a sfiorargli i capelli con una carezza.
_"Quanto sei bello, amore mio!" sussurrò, poi lo baciò dolcemente sulle labbra.
Si svegliò e le rivolse un sorriso.
_" Buongiorno, amore!"
_"Buongiorno giorno!... Come ti senti?"
_"Benissimo, la tua cura a base di pillole e amore ha funzionato!"
_"Ne sono felice, tesoro, ma resto del parere di chiamare il medico".
Andrew smise di sorridere e cercò di opporsi.
_" Ma non è necessario! Guardami, sto bene ora...Ieri ho mangiato troppo dolce e mi è rimasto sullo stomaco, tutto qui".
_"Ma tu non sai che faccia avevi, mi hai fatto paura...Non voglio più vederti così, chiaro?"
_"Ok, se serve a tranquillizzarti, chiama pure il medico..._ si arrese rassegnato_ Ora, però, scendiamo, ho un po' di fame"
_" Questo è un buon segno, vuol dire che stai meglio sul serio"._ constatò Wisty scendendo dal letto.
" Ma è proprio questo che ti sto dicendo da un quarto d'ora!_ sbottò Andrew, seguendola in bagno_ Ma tu non vuoi credermi"
Si voltò di scatto verso di lui e lo fissò diritto negli occhi per qualche istante.
_" E va bene, niente medico!...Ma se ti senti di nuovo male, altro che digestivo e coccole: io ti do il colpo di grazia...Sono stata chiara, Andrew Wildford?" _ lo minacciò scuotendogli l' indice sotto il naso, e lui scoppiò a ridere.
_" Mamma, che paura!_ scherzò, poi l' attirò a sè e continuò con tono sommesso_ Lo sai che sei molto sexy quando ti arrabbi?"
Wisty si divincolò cercando di mantenersi seria.
_"Smettila di fare il pagliaccio ed esci di qui, devo farmi la doccia"_ disse spingendolo fuori.
_"Ma io volevo farla insieme a te..."
_"Scordatelo, sei in castigo!" gli rispose chiudendogli la porta in faccia.
Andrew abbandonò il finto sorriso che aveva tenuto fino ad allora, si sedette sul letto e si prese la testa fra le mani con un gemito di rabbia.
Per quanto tempo ancora sarebbe riuscito a fingere? E quanto tempo gli restava? Forse avrebbe fatto meglio ad andare subito in ospedale? E se si stesse sbagliando riguardo ai suoi malori e ci fosse un rimedio? E se, invece, fosse tornata davvero la malattia?
Quanti se, quanti forse! L' unica cosa certa era che aveva paura, e non sapeva che fare.
Decise di continuare a fingere fin dopo le feste, o almeno finché non gli sarebbe stato più possibile.
Desiderava, più di ogni altra cosa, vivere felicemente tutto il tempo che ancora gli restava accanto a Wisty, e il pensiero di poterla lasciare sola era una sofferenza atroce per lui.
Pianse in silenzio, comprimendosi un cuscino sulla faccia, e quando non sentì più lo scroscio della doccia provenire dal bagno, cercò di ricomporsi asciugandosi gli occhi e passandosi le dita tra i capelli.
Wisty uscì con addosso l' accappatoio e i capelli raccolti in un asciugamano.
Suo marito la fissò a lungo, da capo a piedi, come per imprimersela indelebilmente nella mente.
_"Quanto sei bella!"_ mormorò, ma lei gli rispose scherzosamente brusca.
_"Smettila di adularmi, sono molto arrabbiata con te! Dai, preparati che è tardi"
Andrew obbedì senza dir nulla: col capo chino entrò in bagno e chiuse la porta.
![](https://img.wattpad.com/cover/107153415-288-k129602.jpg)
STAI LEGGENDO
Wisteria
Chick-LitLa paura di perdere Andrew, l' uomo di cui è profondamente innamorata e che rischia di morire, spinge Wisteria a donargli un rene, salvandogli di fatto la vita. Dopo una lunga convalescenza, i due possono finalmente sposarsi, felici ed innamorati pi...