La mattina seguente, Matthew uscì subito dopo colazione mentre Wisty, approfittando della splendida mattinata, decise di portare Simon a fare un giro nel parco.
Spingendo la carrozzina notò qualcuno disteso sul prato, nascosto da una siepe e si avvicinò.
Stephan se ne stava sdraiato supino con una mano sotto la testa a mo' di cuscino, e l' altra, le cui dita stringevano una sigaretta accesa, appoggiata sul petto.
Appena si accorse della presenza di Wisty, scattò in piedi.
_"Salve!_ la salutò senza imbarazzo_ Come va?"
_"Bene,grazie...E lei?"_ gli rispose notando che non aveva la divisa_ Deve essere stanco..."
_"Non molto, per la verità... Mi stavo godendo un po' di sole, spero non le dia fastidio"_ disse scrutandola con i suoi penetranti occhi scuri, mettendola a disagio.
_"No, per niente...Quando è libero può fare quello che vuole, nei limiti del consentito ovviamente...Ha già fatto colazione?"
_"Si, la dispensa della dependance è molto ben fornita, grazie!...Le serve qualcosa?"
_"No no, stavo solo passeggiando...Ma se è lei ad aver bisogno di qualcosa
me lo faccia sapere".
_"Grazie, lo farò"
Ormai esauriti gli argomenti, Wisty lo salutò e riprese la passeggiata, consapevole d' essere seguita dallo sguardo di lui.
Arrivata all'entrata della villa vide una grossa auto ferma, ed un uomo che parlava con Sarah.
_"Ah, eccola signora!_ disse Sarah_ Il signor Brown è venuto a consegnare i cani da guardia".
_"Ah si, lo avevo dimenticato...Per favore, va a chiamare il signor Disher".
La governante si allontanò e lei rimase a fissare l' auto dove se ne stavano tranquilli due enormi danesi.
Poco dopo Sarah tornò con Stephan che salutò il nuovo arrivato con una stretta di mano.
L' addestratore aprì il cofano e fece scendere i cani tenendoli al guinzaglio, e spiegò a Stephan i vari comandi da dare loro per farli ubbidire.
Wisty assisteva alla scena preoccupata, quei due cani incutevano timore solo a guardarli.
Il signor Brown, intuendo i suoi pensieri, si affrettò a rassicurarla.
_" Stia tranquilla, signora Wildford, i miei cani sono perfettamente addestrati. Sono un pericolo solo per i malintenzionati...Venga, si avvicini, è bene che la conoscano."
_"Veramente preferirei di no!"_ rispose con voce malferma, ma Stephan intervenne.
_" Ha ragione il signor Brown, devono imparare chi è il padrone...Si avvicini senza timore, li tengo io".
Lei esitò ancora, poi si decise ad assecondare i due uomini, non prima però di aver affidato Simon a Sarah chiedendole di portarlo in casa.
Si avvicinò con cautela e vide i cani scodinzolare.
_" Ecco, lui è Clay e lui Rodi_ spiegò il signor Brown_ Ora avvicini la mano ai loro musi, così che possano memorizzare e riconoscere il suo odore..."
Wisty allungò la mano verso il muso di Clay, convinta che glie l' avrebbe staccata con un morso, e invece rimase piacevolmente sorpresa quando il cane, dopo averla annusata, gliela leccò.
Anche con Rodi successe la stessa identica cosa, e lei provò un senso di gioia profonda.
Ormai sicura, si mise ad accarezzarli sulle grosse teste, e loro sembravano apprezzare molto.
_"Visto? Già sono innamorati di lei!"_le disse Stephan con un tono che la confuse, e lei sentì il bisogno di allontanarsi.
_"Beh, purtroppo devo andare...Grazie, signor Brown, sono davvero due splendidi cani." disse congedandosi con una stretta di mano.
_"Prego, signora Wildford. Buona giornata!"
Per un attimo gli occhi grigi di Wisty si incontrarono con quelli scuri di Stephan, poi tornarono repentinamente a fissare il prato mentre si allontanava.
Rientrò in casa con un senso di agitazione dentro che non riusciva a spiegarsi.
Sarah le si avvicinò e le restituì il bambino, e lei se lo portò in camera sua.
Si avvicinò alla finestra: il signor Brown era andato via e Stephan stava testando le doti di Clay e Rodi impartendo loro vari comandi.
Non capiva perché, ma la vicinanza di Stephan la inquietava.
Per distogliersi da quei pensieri, prese il telefono è compose il numero di Padre Louis.
_"Salve, Don Louis, sono Wisty..."
_"Wisty, che piacere sentirti! Come stai? E il piccolo Simon?"
_"Stiamo benissimo, grazie...E lei?"
_"Tutto ok, grazie a Dio!"
_"Ne sono felice! Senta, la chiamo per invitarla a pranzo domani, vorrei parlarle del battesimo di Simon..."
_"Oh, ma che bella notizia! Accetto molto volentieri, cara Wisty!"
_"Benissimo, Padre, ci vediamo domani allora..."
_"Si, a domani!"
Wisty riattaccò e guardò l' orologio: era l' ora della pappa per il piccolo Simon.
Più tardi se ne andò con lui in salotto a guardare la televisione, in attesa del ritorno di Matthew che rincasò all' ora di pranzo.
Entrò in salotto e la salutò di buon umore, dandole un bacio sulla guancia.
_"Ciao, tesoro, sei bellissima!_ poi si chinò verso Simon che, supino sul divano, emetteva dei buffi versi, muovendo le manine e i piedini, e lo prese tra le braccia_ E tu, ometto, che dici? Hai fatto il bravo oggi?"
_"Ah, ma lui è sempre bravo_intervenne Wisty accarezzando il visino del suo bambino_È proprio un tesoro"
_"Beh, tale madre tale figlio!" rispose lui fissandola negli occhi, ma lei si scostò e cambiò argomento.
_"Dai, andiamo a tavola, è quasi pronto".
Raggiunta la sala da pranzo, Matthew adagiò Simon nel port-enfant, accostò la sedia a Wisty e poi si sedette a sua volta.
_"Allora, come è andata la mattinata? Ti vedo contento".
_"Beh si, ho concluso un ottimo affare oggi...E a te come è andata?"
_"Bene...È venuto il signor Brown a consegnare i cani.. "
_"Ah si, li ho visti prima.. Sono due superbi esemplari, fanno paura solo a guardarli!"
_"Infatti, l' ho pensato anche io quando li ho visti, ma il signor Brown mi ha insegnato come avvicinarmi a loro e subito abbiamo fatto amicizia...
Si chiamano Rodi e Clay".
_"Si lo so, me li ha " presentati " Stephan Disher quando sono arrivato...Sembrano molto ben addestrati e ubbidienti".
_"Si lo sono...Ah, ho chiamato Padre Louis, ha accettato di venire a pranzo domani."
_"Bene! Hai deciso il giorno per il battesimo?"
_"Il due Ottobre..."
_"Ma è tra pochi giorni...Ce la farai ad organizzare il ricevimento in tempo?"
_"Veramente vorrei una cerimonia intima, coi parenti e gli amici più stretti...se per te va bene..."
_"Tesoro, a me va bene qualsiasi cosa tu decida, mi basta vederti felice"
_"Grazie, Matthew, sei molto buono e paziente con me"
Lui le rivolse un sorriso, con l' intima speranza di riuscire a far breccia nel suo cuore.

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Wisteria
Literatura FemininaLa paura di perdere Andrew, l' uomo di cui è profondamente innamorata e che rischia di morire, spinge Wisteria a donargli un rene, salvandogli di fatto la vita. Dopo una lunga convalescenza, i due possono finalmente sposarsi, felici ed innamorati pi...