⑱ ℐncontro inaspettato

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ _ThisIsOverdose_ sᴜ ᴇғᴘ.

















Capitolo 18

- L-Lay?! -

Luhan pensava che la mente gli stesse giocando qualche scherzo. Ma non era così, in quanto davanti alla porta di quella camera continuava a vedere quel ragazzo alto, dai capelli neri, e con un tenue sorriso in volto, un sorriso che non si risparmiava comunque di mettere in evidenza le profonde fossette che possedeva ai lati delle labbra.
Era davvero lui? Era davvero la persona che aveva visto e udito per ultima prima di ritrovarsi in un altro mondo?
Lasciò sbattere le palpebre più volte e più del dovuto, sorpreso, sbalordito, a bocca aperta. Non ricambiò neanche lo sguardo stranito che gli rivolgeva Sehun accanto a lui, uno sguardo confuso, che stava cercando di capirci qualcosa, di capire chi era questa persona che aveva portato su di sé tutta l'attenzione di Luhan.

- Vedo che ti sei ambientato bene in questo mondo, Luhan - il ragazzo parlò, non muovendosi dalla sua postazione, ma rivolgendo prima un'occhiata a Sehun e poi sempre quel piccolo sorriso, qualcosa che Luhan poteva definire  (o comunque avvicinare alla definizione di) "amichevole".
Quest'ultimo annuì incerto, insicuro su cosa dire. Non mancava però la curiosità dentro di lui di sapere cosa ci facesse Lay su questo pianeta, e per di più dentro la camera di un ospedale.
Solo in un secondo momento, guardando di nuovo e più attentamente la sua figura, si rese conto che indossava un camice bianco, un indumento con cui comunque era sempre stato abituato a vederlo durante lo svolgimento dei loro progetti, ma in quel caso sembrava avesse un significato un po' più... diverso, ecco.
- Lo so, probabilmente ti starai chiedendo cosa ci faccio qui - riprese a parlare, avvicinandosi di qualche passo ai due.
- Attualmente lavoro in questo posto, sono stata io la persona a occuparmi delle tue condizioni una volta arrivato in ospedale. Ti ho riconosciuto subito, e ammetto di essere rimasto sorpreso quando ti ho visto. Non credevo che quel progetto ci avrebbe portato a tanto, a questo -
Seguì qualche minuto di silenzio, giusto il tempo necessario a Luhan per accumulare quelle informazioni. Era strano, caspita se era strano. Ritrovare qualcuno che già conosci in un contesto e in una situazione completamente diversi può rendere un poco nervosi, a corto di parole.
Sehun d'altro canto si sentiva un tantino tagliato fuori dalla questione, ma ascoltava comunque attentamente, prestando grande attenzione alle reazioni di Luhan. Quest'ultimo sembrò riuscire a sbloccarsi dalla morsa che la sorpresa gli aveva provocato, e parlò.
- D-da quanto tempo ti trovi qui? - chiese diretto, cercando un punto su cui cominciare.
- Quattro mesi circa - la risposta non tardò ad arrivare, e fece spalancare di nuovo gli occhi dell'altro.
- Vuoi dire che...- cercò di concludere la frase, ma venne prontamente continuata da Lay, che fece un cenno affermativo col capo.
- Esattamente. Sono stato colpito anche io da quella luce, giusto qualche momento dopo di te. Sono arrivato qui da solo, e credimi quando ti dico che ho avuto non poche difficoltà - Lay abbassò leggermente la testa, ripensando ai momenti in cui si era ritrovato in un pianeta sconosciuto, diverso, in balìa di se stesso, completamente smarrito, e mischiò nella sua voce una leggera nota di tristezza.
- Credevo che non ce l'avrei mai fatta, e invece sono arrivato fin qui. In tutta onestà mi piace questo posto, Luhan. Tutte queste emozioni e tutti questi sentimenti, cose che non pensavo avrei mai potuto provare in vita mia, invece le sto vivendo. Certo, ammetto che non è stata una passeggiata apprendere e imparare tutto da solo, probabilmente è stato in gran parte merito della mia curiosità se sono riuscito ad arrivare a questo punto. Ma una volta che ci ho fatto l'abitudine, è diventato tutto più semplice, nonostante ancora abbia tante cose da capire. Questo pianeta è un mondo davvero misterioso, sorprendente, complicato, non posso ancora credere di essere qui a testimoniarlo. E'... è qualcosa che va oltre ogni mia aspettativa! - l'entusiasmo e l'eccitazione che trasparivano dalla sua voce non mancarono di coinvolgere anche Luhan, che sorrise, spostando lo sguardo verso Sehun, ammirandolo.
- Sono pienamente d'accordo con te, è un luogo meraviglioso -
E' meraviglioso perché c'è lui a farne parte. Pensò, continuando ad osservarlo con dolcezza, notando la sua espressione confusa che lo portava ad inclinare leggermente il capo, un'espressione forse anche un po' spazientita.
- Lay, voglio farti conoscere Sehun, lui è una persona davvero speciale per me, lui è... insomma... non so se puoi capire cosa intendo...- si sentì lievemente imbarazzato, e iniziò a giocare involontariamente con le sue dita. Non sapeva proprio riassumere in semplici parole il modo in cui Sehun gli aveva cambiato la vita, il modo in cui l'aveva resa piena di colori, splendente, il modo in cui l'aveva stravolta e riempita di meravigliose sensazioni.
Prima ancora che Lay potesse avere modo di rispondere, Sehun si intromise nella discussione, guardando con diffidenza il ragazzo in piedi davanti a loro, alzando un sopracciglio e dicendo qualcosa che fece arrossire Luhan.
- Io sono la persona che ama, ed entrambi stiamo felicemente insieme - affermò, senza mancare di marcare il termine felicemente, il tutto mentre circondava e stringeva possessivamente la vita dell'altro, avvicinandolo di più a lui. Non aveva proprio idea di chi fosse questo Lay, aveva capito che si trattava di un altro simile di Luhan, ma non sapeva in che rapporti erano e cosa lui volesse dal suo piccolo cerbiatto. Ma ritenne importante mettere in chiaro che Luhan apparteneva a lui, che era suo, e che quindi poteva fin da subito mettersi l'anima in pace. Non voleva che proprio adesso che le cose sembravano iniziare ad andare per il verso giusto qualcuno si mettesse in mezzo e rovinasse tutto. Non poteva permetterlo. Questo fu il senso di quello sguardo intimidatorio che rivolse all'altro, uno sguardo che nascondeva un chiaro avvertimento.
Si, Sehun era un tipo geloso. Ciò che era suo non sarebbe mai potuto appartenere a nessun altro.
Lay non si scompose davanti a quello sguardo, anzi sorrise dolcemente davanti alla scena dei due teneramente stretti uno all'altro. In fondo, anche lui sperava di vivere qualcosa di simile.
- E' un piacere fare la tua conoscenza - rispose gentile, e la cosa lasciò perplesso Sehun, che dopo aver ricevuto tanta gentilezza in cambio, si sentì attraversare dai sensi di colpa per essersi comportato in modo così rude nei suoi confronti. Anche se non riusciva comunque a fidarsi completamente...
- E non preoccuparti Luhan, capisco pienamente cosa intendi, non posso negare che anche a me piacerebbe trovare una persona "speciale"...- i suoi occhi presero una sfumatura sognante, nonostante anche Lay fosse pienamente a conoscenza di cosa avrebbe comportato innamorarsi di un terrestre. E forse doveva ritenersi fortunato per il fatto di non aver ancora trovato una persona in grado di fargli battere il cuore più del normale. Ma guardando i due ragazzi davanti a lui, non riusciva a non pensare che forse in fondo valeva davvero la pena scoprire cosa significasse quel termine, "amore".
Luhan gli rivolse un sorriso.
- Chi lo sa, magari riuscirai a trovarla pure tu prima o poi - disse abbandonando la testa contro la spalla di Sehun, che lo accolse completamente fra le sue braccia.
- In che modo sei arrivato a lavorare qui? - chiese poi, curioso.
- Non è da molto che lavoro qui, in questo ospedale. E' successo solo perché ho avuto la fortuna di incontrare un uomo, un dottore, che si è preso cura delle mie ferite, ferite che mi trascinavo da quando sono arrivato qui, e che si sono moltiplicate in quanto ho commesso parecchi errori. All'inizio non conoscevo molto di questo mondo, e la mia curiosità mi spingeva sempre a sperimentare, a toccare ciò che non conoscevo, proprio come fa un bambino. Per cui io e il pericolo eravamo diventati compagni.
Inizialmente vivevo dentro una casa abbandonata, semidistrutta, ed ero rimasto senza cibo né acqua per diversi giorni. Ma non mi sono arreso.
Ho continuato a lottare e sopravvivere. Pian piano ho imparato, ho iniziato a capire, non potevo permettere di far finire in quel misero modo la mia vita, ho viaggiato in bilico tra vita e morte, ma sono orgoglioso di me stesso per essere sfuggito alle tenebre. Ho fatto tutto da solo i primi tempi.
Poi ho incontrato questa persona, che guardando le mie condizioni e il modo in cui vivevo, anzi il modo in cui "sopravvivevo", mi ha aiutato, mi ha offerto un luogo sicuro in cui stare e si è preso cura del mio corpo ricoperto di lividi, graffi, e sangue.
Ho imparato tanto riguardo la medicina e le cure accanto a lui.
Ha detto di aver riconosciuto in me delle abilità da non sottovalutare, mi ha messo alla prova. Credo queste abilità abbiano a che fare col mio stesso potere, sai bene che sul nostro pianeta sono la persona incaricata di guarire e ricaricare energie. Credo che in qualche modo tutto ciò sia collegato. In ogni caso mi trovo qui come apprendista, ma questo non toglie che abbia allo stesso tempo realizzato tantissime cose dentro di me.
A me piace aiutare gli altri, a me piace prendermi cura degli altri, a me piace lavorare in questo posto. Qui ho trovato in qualche modo ciò che è capace di dare un senso alla mia vita, di dare uno scopo.
Mi sono così abituato a questa realtà, e ammetto che a volte prendere in considerazione l'idea di ritornare sul nostro pianeta mi sembra... riluttante -
Lay concluse la sua breve storia mentre gli si formava un nodo alla gola, essendo consapevole che anche la sua vita come terrestre era una vita precaria, come se ci avessero impostato un timer all'interno, qualcosa capace di innestare un conto alla rovescia.
Gli occhi di Luhan erano diventati lucidi nell'ascoltare le sue parole. Si riteneva davvero fortunato. Lui aveva avuto accanto a sé il signor Kim sin dal primo giorno in cui era arrivato su questo pianeta.
E allo stesso tempo ammirava l'altro ragazzo per la sua grande forza di volontà e la sua testardaggine. Sapeva bene che lui al posto suo non sarebbe riuscito a sopravvivere, lui non aveva tutta quella forza dentro di sé. E il modo in cui parlava comunque di quel luogo, della Terra, per quanto male aveva potuto provocargli all'inizio, era incredibile. Era come se si fosse davvero affezionato a quel posto, e poteva capirlo benissimo, nonostante la grande differenza nelle loro storie, entrambi erano comunque due estranei in quel mondo, ma la loro vita era radicalmente cambiata da quando ci avevano messo piede.
Anche Sehun era rimasto impressionato da quelle parole. Già ai suoi occhi appariva tutto così strano. Essere in una stanza insieme a due alieni, parlare e ascoltarli normalmente, non sapeva più che pensare. Ma in qualche modo dopo aver ascoltato la storia che Lay aveva appena condiviso con loro, qualcosa dentro di lui era cambiato. Realizzava che niente doveva essere stato facile per quegli esseri. Realizzava che in fondo lui non conosceva nulla, che non era nessuno per giudicare qualcuno, che fosse umano oppure no. Realizzava che nonostante tutte le differenze, le stranezze, c'erano comunque esseri che come lui avevano una storia e un mondo al loro interno da scoprire. Realizzava che l'apparenza non era mai abbastanza.
Sospirò, stringendo la mano di Luhan con la sua.
Nonostante tutto, non sentiva alcuna barriera in mezzo a loro, alcun impedimento, alcun confine. Il fiume immenso delle sue emozioni e dei suoi sentimenti aveva già distrutto tutto, gli aveva permesso di arrivare alla felicità.
- Lay, sono sincero quando dico che ti ammiro molto, e ti capisco in pieno. Neanche io voglio allontanarmi da questo posto, qui ho tutto ciò di cui ho bisogno - Luhan rivolse la sua attenzione di nuovo verso Sehun.
- Qui ho tutto ciò che amo - sorrise, accarezzando la guancia dell'altro.
Lay si era sempre chiesto che tipo di sentimento fosse l'amore. Stava ricevendo la dimostrazione davanti ai suoi occhi. Capì che si trattava di qualcosa verso cui poteva solo inchinarsi, nel caso un giorno si fosse davvero innamorato di qualcuno.
Ma è meglio così, si ripeteva. Innamorarsi gli avrebbe portato solo altri problemi.
Si abbandonò ad una risatina, non volendo però interrompere gli sguardi sognanti e persi dei due innamorati. Poi controllò l'ora, e capì di dover andare.
- E' stato bello rincontrarti Luhan, rincontrarti da umano - e quella frase fece sorridere anche gli altri due.
- Tra poco ritornerò, adesso devo andare, in ogni caso spero che questo sia il primo di tanti incontri, perché mi piacerebbe davvero rimanere in contatto con te, è confortante sapere di avere nei dintorni qualcuno della propria specie. Senza contare che c'è ancora tanto su cui discutere -
Luhan gli rivolse un altro grande sorriso.
- Certamente! Ne sarei più che felice! - esclamò, senza badare all'espressione un po' infastidita di Sehun. Certo, non gli avrebbe negato sicuramente di incontrare il suo amico, ma sicuramente si sarebbe assicurato di essere presente ad ogni incontro. Non poteva farci nulla, era più forte di lui. Non che non avesse fiducia in Luhan, piuttosto non si fidava dell'altro.
- D'accordo. Allora io vado - Lay iniziò ad incamminarsi verso la porta.
- E' stato davvero un piacere fare anche la tua conoscenza Sehun - aggiunse nel mentre, prima di voltarsi definitivamente verso l'uscita.
Ma andò a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.

ᴀʟɪᴇɴ ʟᴏᴠᴇ ⋆ᴅᴏ ʏᴏᴜ ʀᴇᴀʟʟʏ ᴇxɪsᴛ?⋆ || ʜᴜɴʜᴀɴ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora