ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ _ThisIsOverdose_ sᴜ ᴇғᴘ.
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Capitolo 10Luhan sospirò, mordicchiandosi il labbro inferiore nell'atto di scaricare la tensione che avvertiva in quel momento.
Aveva detto al signor Kim che aveva bisogno di parlargli, e adesso lo stava aspettando con trepidazione, ma anche un tantino nervoso, comodamente seduto sul divano a gambe incrociate e con uno sguardo pensieroso. L'uomo non tardò ad arrivare, dopo aver sbrigato una qualche faccenda importante, pronto a dedicargli l'attenzione di cui aveva bisogno, e pronto ad ascoltare ciò che lo rendeva così preoccupato. Prese posto di fronte a lui, e rivolgendogli un sorriso benevolo, lo incitò ad iniziare.
- Dimmi tutto, sono pronto ad ascoltarti - gli disse appoggiando una mano sul suo ginocchio come segno di incoraggiamento. Doveva trattarsi di qualcosa di importante, lo sapeva bene, lo poteva percepire già dal suo sguardo, preoccupato e smarrito.
Luhan si soffermò qualche secondo in più per poter raccogliere i suoi pensieri ed esporli nel modo più chiaro possibile, voleva essere diretto e sperava di ricevere risposte altrettanto dirette.
- Vede... mi è successo di provare qualcosa di davvero molto strano ultimamente, qualcosa che fino ad ora non avevo mai provato. All'inizio ho pensato che si trattasse di un malore, di una reazione del mio corpo dovuta al fatto che vivo in un ambiente diverso da quello in cui dovrei vivere, ma poi ho capito che mi stavo sbagliando, perché quello che ho provato non era dolore, anche se allo stesso tempo non sapevo dargli una definizione. "E' una cosa positiva o negativa provare tutto ciò?" mi sono chiesto, tuttavia l'unica certezza che avevo era che mi sentivo e mi continuo a sentire spaventato. E poi...- a questo punto Luhan abbassò lo sguardo leggermente in imbarazzo, mentre le sue gote pallide prendevano un lieve sfumatura di colore rosso -...ho provato queste sensazioni solo quando ero insieme a Sehun... per questo mi sento confuso... mi chiedo se sia una cosa normale, o se invece devo stare attento. Lei sa dirmi di cosa si tratta, vero? - chiese con un filo di speranza nella voce, sbattendo ripetutamente le palpebre e puntando quegli occhietti vispi e curiosi nelle iridi dell'altro, che trovava quel gesto davvero adorabile. Un sorriso furbo, allusivo, si fece spazio sulle sue labbra, mentre annuiva debolmente con un cenno del capo.
- Credo di aver capito cosa mi stai dicendo, però prima di arrivare alla mia conclusione vorrei sapere in modo più dettagliato cosa hai provato, devi descrivermi questa sensazione così strana capace di metterti in difficoltà, puoi farlo? -
Luhan sembrò rifletterci su, cercando di ritornare col pensiero al modo in cui si era sentito quando Sehun gli aveva sorriso, quando era stato in sua compagnia, quando lui l'aveva abbracciato...
- Quando Sehun mi ha sorriso il mio cuore improvvisamente ha iniziato a battere più forte del solito, sentivo il viso in fiamme, ho avvertito un senso di scombussolamento dentro di me, come potrei spiegarlo... ha presente quando il mare è agitato e ci sono quelle grandi onde che si scagliano contro la riva? O quando... quando c'è una tempesta, con il vento che infuria contro gli alberi e le case? Una cosa del genere, un senso di agitazione, come se dentro di me tutto si fosse ribaltato sottosopra, come se la terra mi fosse venuta a mancare sotto i piedi, come se le mie certezze in un attimo si fossero sgretolate tutte, come se tutto ciò che riuscivo a percepire fosse la sua presenza, mentre il resto piano piano si fermava, scompariva intorno a me - il ragazzo si grattò la nuca imbarazzato, sentendosi un pazzo ad affermare quelle cose, nonostante fosse tutto vero e ancora vivo dentro di lui.
- Forse sto esagerando... lo so, ma è tutto vero! Ed è frustrante, perché non ho mai provato nulla di simile, perché non so come reagire, e soprattutto perché continuo a pensare a Sehun, anche senza volerlo. Solo lei può aiutarmi, la prego! - visto da quella prospettiva, il signor Kim doveva ammettere che quel ragazzo era davvero in preda alla disperazione, ma non poteva biasimarlo, lui più di chiunque altro. Accettare una realtà completamente diversa da quella in cui era abituato a vivere era stato già un grande passo, ma adesso avere a che fare anche con quel sentimento doveva essere davvero troppo, soprattutto nel momento in cui ancora era inconsapevole di ciò che stava realmente provando.
L'uomo si lasciò scappare una risatina. Luhan in quel momento gli ricordava se stesso un bel po' di tempo fa. Ma tuttavia dietro a quegli occhi pieni di dolcezza e comprensione, si nascondeva anche una nota di amarezza e preoccupazione. Tutto si faceva più difficile a questo punto per il povero ragazzo di fronte a lui, senza contare che tutto sarebbe stato più difficile anche per Sehun. Uscirne senza soffrire era impossibile, e lui lo sapeva bene, lo aveva provato sulla sua stessa pelle. Ma non poteva annientare in modo così crudo e diretto la felicità di Luhan, non ne aveva il diritto. Non poteva fermarlo dal vivere la sua vita e dal fare le sue esperienze. L'unica cosa che poteva fare era stare a guardare lo svolgimento dei fatti, da spettatore esterno, senza interferire nella sua vita se non in caso di necessità estrema. Del resto un semplice essere come lui non poteva fare niente contro un sentimento così importante e così forte come l'amore.
Tirò un sospiro, prima di afferrare la mano di un Luhan in piena crisi e stringerla tra la sua, per dargli forza e sostegno.
In fondo, che diritto aveva lui di ostacolare la felicità di questi ragazzi?
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ᴀʟɪᴇɴ ʟᴏᴠᴇ ⋆ᴅᴏ ʏᴏᴜ ʀᴇᴀʟʟʏ ᴇxɪsᴛ?⋆ || ʜᴜɴʜᴀɴ ||
FanfictionLuhan sorrise, e nei suoi occhi si poteva leggere un velo di tristezza. - Lo so bene che succederà ancora, ma è una cosa che non posso evitare - il suo sorriso era costruito, consapevole e malinconico. Ne era già al corrente, più tempo passava lì, p...