ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ _ThisIsOverdose_ sᴜ ᴇғᴘ.
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Capitolo 9Abbracciare Sehun...
Luhan si chiedeva cosa gli fosse passato per la testa in quel momento. Affondò ancora di più la testa sul cuscino, nascondendo il viso, e in modo particolare le guance, che in quel momento avevano raggiunto una temperatura notevole.
Dopo aver agito d'impulso, avvicinandosi all'altro ragazzo e abbracciandolo, non gli aveva lasciato neanche il tempo di realizzare la situazione che era quasi scappato dentro casa in imbarazzo, capace di sussurrare solamente un lieve "A presto", prima di chiudere la porta alle sue spalle. Era rimasto parecchio tempo appoggiato contro la superficie ruvida del legno, portando una mano all'altezza del suo cuore, riuscendo a percepire i suoi battiti diventati più veloci, battiti folli, avrebbe osato definirli. Sentiva il viso in fiamme, e forse, in quel momento di vulnerabilità, la consapevolezza che quello non era lui, che in alcun modo poteva essere lui, lo colpì, facendolo crollare per un attimo, mandandolo in uno stato di caos totale, uno stato in cui l'unica cosa che riusciva a fare era piangere. E così fu. Presto calde lacrime si impossessarono del suo viso, e Luhan non poté fare nulla se non assecondare quella volontà, la volontà di sfogare quella serie di emozioni attraverso delle gocce salate. Nel buio e nel silenzio della stanza, l'unica cosa appena udibile e percepibile era il suo respiro, diventato un po' più pesante, a causa del pianto. Ma non voleva presentarsi così davanti al signor Kim, sapeva che avrebbe dovuto parlare al più presto con lui, ma non voleva farlo preoccupare, non voleva essere accolto con gli occhi gonfi e il naso rosso. Per questo aspettò di calmarsi, di riprendere in mano la situazione, prima di recarsi in cucina. Era quasi ora di cena, per cui avrebbe trovato l'uomo sicuramente lì.Passò la serata cercando di apparire sereno, mentre raccontava all'altro il pomeriggio che aveva passato con Sehun e le cose che gli aveva detto, tralasciando, ancora insicuro, la parte riguardante le nuove emozioni che aveva provato. Per quella sera si sentiva stanco, quindi decise di rimandare la conversazione al giorno dopo.
Dopo aver mangiato andò a fare una doccia, in modo da rilassarsi e lasciare la mente vuota per un po'. Aveva sempre adorato il contatto dell'acqua calda sulla sua pelle, unito al dolce e delicato profumo del suo bagnoschiuma e del suo shampoo preferito. Si godette dunque quella piacevole sensazione di tranquillità, per poi vestirsi e affondare la testa sul cuscino. Sospirò, cercando di addormentarsi, cercando di scappare da tutto quello che aveva provato, cercando di far dissolvere il volto di Sehun dalla sua mente, ma chi voleva prendere in giro? Sia che aprisse, sia che chiudesse gli occhi, l'unica cosa che riusciva a vedere era quel viso che sorrideva, che sorrideva a lui. Quelle due mezze lune perfette, la sua bocca che si allargava fino a rivelare una serie di denti bianchissimi... era davvero bello Sehun quando sorrideva. Non che non lo fosse da serio, ma quando andava a piegare le sue labbra all'insù Luhan sentiva di potersi quasi dimenticare come respirare. Era rimasto incantato, così attratto da quell'essere incredibile, tanto da volerne sempre di più della sua presenza. Voleva parlare ancora con lui, voleva ancora stargli accanto, voleva di nuovo risentire la sua grande e calda mano posarsi sulla sua guancia o sui suoi capelli. Forse era tutto questo insieme di cose che aveva provocato in lui quella forte necessità, quell'impulso irrefrenabile di avvicinarsi sempre di più fino ad essere in gran parte avvolto dal suo calore e da quel profumo virile che lo caratterizzava, anche se per questione di pochi secondi. E la cosa che forse lo spaventava di più era pensare a quanto gli fosse piaciuto quel contatto, seppur breve, a quanta voglia aveva di circondare nuovamente le braccia intorno al suo busto e appoggiare la testa sulla sua spalla, perché in qualche modo avvertiva un forte senso di protezione e di sicurezza, e forse, fragile e vulnerabile come si ritrovava in quel posto poco familiare per lui, quello era tutto ciò di cui aveva bisogno.
Non che il signor Kim non fosse capace di dargli quelle cose, ma con Sehun era completamente diverso. Il suo modo di interagire con lui, il suo modo di guardarlo, e anche il modo in cui l'aveva abbracciato. Era chiaro che stabilendo un paragone fra le due persone, c'era una netta differenza nel suo modo di fare nei loro confronti; ma lui voleva saperne di più, voleva delle risposte, voleva conoscere quel pezzo mancante, il tassello di quel grande puzzle che era diventata la sua vita. Perché lui sapeva che c'era ancora qualcosa -che probabilmente rappresentava tanto- da imparare. E aspettava l'alba del giorno successivo per essere pronto a nuove eventuali rivelazioni. Nel frattempo invece si accontentava di rivedere nella sua mente i momenti che aveva passato con Sehun, mentre un sorriso si allargava sempre di più sul suo viso, accompagnato da un leggero rossore sulle guance. Tanto quella notte lo sapeva già che difficilmente sarebbe riuscito a prendere sonno.
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ᴀʟɪᴇɴ ʟᴏᴠᴇ ⋆ᴅᴏ ʏᴏᴜ ʀᴇᴀʟʟʏ ᴇxɪsᴛ?⋆ || ʜᴜɴʜᴀɴ ||
FanficLuhan sorrise, e nei suoi occhi si poteva leggere un velo di tristezza. - Lo so bene che succederà ancora, ma è una cosa che non posso evitare - il suo sorriso era costruito, consapevole e malinconico. Ne era già al corrente, più tempo passava lì, p...