ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ _ThisIsOverdose_ sᴜ ᴇғᴘ.
⎈vιѕтo cнe oggι è нalloween capιтolo ѕpecιale. dιтeмι cнe non ѕarò l'υnιca cнe ѕe ne ѕтa a caѕa.
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Capitolo 22Il tempo scorreva inesorabilmente lento, ma a Luhan sembrava stesse facendo tutto il contrario. Non era mai abbastanza lento il modo in cui le lancette dell'orologio si muovevano, anzi era troppo, ma troppo veloce per i suoi gusti. Stava vivendo in un conto alla rovescia, e quelle misere ore che gli rimanevano non bastavano affatto per tutte le cose che avrebbe voluto ancora fare. Se una volta si sarebbe lamentato in preda alla noia nel trascorrere quelle lunghe giornate nel mondo dei terrestri, adesso sperava che ogni secondo si bloccasse, congelandosi, fermandosi, aiutandolo ad uscire da quella tortura, da quella persecuzione che stava vivendo.
Non era riuscito a chiudere occhio, come poteva quando si trovava in una situazione così disperata e senza via d'uscita? Ma aveva deciso di lottare, di non arrendersi. Aveva Lay dalla sua parte, quel ragazzo poteva capirlo bene, ed era sicuro che entrambi avrebbero trovato un modo per ritornare in quel posto.
Nonostante ancora si trovasse lì, sentiva già la mancanza di quel pianeta, e soprattutto la mancanza delle due persone a lui più care: il signor Kim e Sehun. Al solo pensiero di non poterli vedere per chissà quanto tempo (o forse mai più, ma questa possibilità preferiva lasciarla in un angolo remoto e isolato della sua mente), si sentiva soffocare, avvertiva un orrido senso di rabbia e odio, e non sapeva neanche lui verso chi di preciso era indirizzato. Probabilmente verso quell'intera e assurda situazione, che non avrebbe mai creduto di poter vivere. Fino ad ora aveva vissuto solo la parte "bella" del riuscire a provare emozioni, la parte fatta di dolci sorrisi, di sguardi luminosi, di sorprese, di scoperte, una parte riempita di innocenza, di gioiose e allettanti promesse, insomma... tutta quella parte rose e fiori. Mai avrebbe immaginato che a tanta felicità potesse corrispondere così tanto dolore, così tante sensazioni negative. Sarebbe stato troppo facile poter vivere secondo le proprie aspettative, secondo i propri desideri e i propri scopi, c'era per forza qualcosa pronto dietro l'angolo a rovinare tutto.
Certo, Luhan fino ad ora di ostacoli ne aveva incontrati, e anche tanti e rilevanti, ma mai qualcosa in grado di farlo soffrire così tanto, di lacerargli il cuore e l'anima tutti in una volta. Ma questa era la realtà, e volente o nolente doveva per forza affrontarla.
Solo si chiedeva come avrebbe fatto a guardare per un' ultima volta Sehun negli occhi senza far sfuggire tutta la sua sofferenza e tutte le cose che la accompagnavano. Perché aveva deciso di non dirgli che stava per andare via, avrebbe reso tutto più difficile, e sarebbe bastata soltanto un' espressione triste, spenta, su quel bellissimo volto per fargli cambiare idea, per fargli incollare i piedi su quel pavimento e farlo pentire anche solo di aver pensato di lasciarlo. Tanto era fragile e vulnerabile Luhan in quel momento, tuttavia quella speranza che aveva di poter tornare un giorno da lui e riabbracciarlo rappresentava tutta la sua forza, la sua volontà ad inghiottire quella serie di nodi alla gola e mostrare un sorriso sul suo volto, che di felice non aveva proprio nulla, ma se era per lui, per la persona che gli aveva cambiato la vita rendendola più bella e colorata, che l'aveva riempita di emozioni e sensazioni bellissime, di cose impossibili da descrivere a parole, allora valeva davvero la pena mettere su quel falso sorriso e resistere, provare e cercare di non crollare, di lasciarlo mostrandogli tutta la gratitudine, l'affetto e l'amore che aveva per lui nel suo cuore. Questa era la sua intenzione, che forse da una prospettiva diversa poteva sembrare forse un po' egoista, ma Luhan aveva ormai deciso, e nonostante tutte le sue paure, le sue inquietudini e i suoi dubbi, doveva andare avanti, essere forte. Non era solo, aveva persone che credevano in lui, e questo lo aiutava.Non una lacrima.
Questo si ripeteva, avvicinandosi sempre di più al luogo in cui avrebbe dovuto incontrarsi con Sehun.
Purtroppo un giorno era già passato senza che lui potesse fare nulla. Sehun aveva avuto impegni con il suo gruppo, e non aveva potuto proprio liberarsi e andare da lui.
Ciò significava che questo era il suo ultimo giorno sulla Terra, che queste erano le ultime ore passate su quel pianeta, in quanto la notte non avrebbe tardato di certo a giungere.
Si sentiva spento, debole, aveva paura di tante cose, ma questo non fermava il suo cuore dal battere più forte nel momento in cui il suo sguardo aveva incontrato la figura del suo interesse, che gli sorrideva e lo aspettava trepidante. Più si avvicinava, più sentiva quei muri che aveva costruito così forzatamente e amaramente intorno a lui scuotersi, vibrare, cercare di rompersi e cadere. Erano troppo fragili, e lui lo sapeva bene, ma doveva resistere, voleva passare quelle poche ore con Sehun, immergersi nel loro piccolo mondo e non pensarci. Voleva soltanto sentire ancora una volta la sua presenza, così forte e rassicurante, voleva perdersi nei suoi occhi scuri fino ad annegarci dentro, in profondità, voleva stringerlo, toccarlo e abbandonarsi fra le sue braccia, respirare a pieni polmoni il suo profumo e imprimerlo dentro di lui, in modo da non scordarlo mai più.
Ed ecco che già le lacrime minacciavano di tradirlo, ma no, questa volta niente si sarebbe messo in mezzo tra lui e la sua fonte di felicità. Per un'ultima volta voleva avere un bel ricordo, voleva sentirsi dentro un sogno, superare il limite della realtà e raggiungere il suo piccolo paradiso.
Pur essendo consapevole di cosa lo aspettava dopo, voleva lasciarsi andare, concentrare tutta la sua attenzione sull'altra sua metà e non perdersi neanche un momento di lui, di loro. Questa era la sua occasione per trarre ancora più forza e lottare con più vigore contro quelle montagne che sembravano invalicabili, ma che doveva, voleva, a tutti i costi superare.
I suoi passi si fecero più veloci, sentiva che non doveva sprecare neanche un secondo di quel tempo prezioso che aveva a disposizione. Lo raggiunse gettandosi subito fra le sue braccia, non lasciandogli neanche il tempo di dire una parola. Il sorriso di Sehun si allargò, e non perse tempo a stringerlo nel suo abbraccio, ad avvolgerlo nel suo calore con nessuna intenzione di lasciarlo andare. Il ragazzo non poteva di certo sapere che non avrebbe avuto più tempo in futuro per farlo, era ignaro di tutto, e se Luhan da una parte si sentiva colpevole, dall'altra si ripeteva che le cose in questo modo sarebbero state meno difficili.
- Ehi - salutò il più alto lasciandosi solleticare il mento dalla morbidezza di quella chioma nera e profumata. Luhan si strinse ancora di più in quella presa, che rappresentava la sua salvezza, il suo rifugio, il luogo da poter chiamare "casa". Con il viso ben nascosto nel petto dell'altro, cercava di imprimere dentro di sé ogni singola sensazione, dai battiti veloci del cuore a quell'immenso calore, dalle forti braccia che lo circondavano al senso di protezione che avvertiva, stava registrando tutto nella sua mente, e allo stesso tempo combatteva la voglia che aveva di piangere.
- Mi sei mancato tanto - affermò Sehun dolcemente, andando a cercare la sua mano per poter stringere le loro dita insieme.
Luhan alzò lentamente lo sguardo verso di lui, incontrando quegli occhi che amava tanto. Sforzò quel sorriso che aveva tanto preparato in precedenza, sussurrandogli un appena audibile "anche tu". Doveva cercare di controllare anche la sua voce, instabile, quasi forzata ad uscire. Perché sentiva come la sua gola bloccata, si sentiva incapace di emettere suoni, quel nodo glielo impediva.
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ᴀʟɪᴇɴ ʟᴏᴠᴇ ⋆ᴅᴏ ʏᴏᴜ ʀᴇᴀʟʟʏ ᴇxɪsᴛ?⋆ || ʜᴜɴʜᴀɴ ||
FanfictionLuhan sorrise, e nei suoi occhi si poteva leggere un velo di tristezza. - Lo so bene che succederà ancora, ma è una cosa che non posso evitare - il suo sorriso era costruito, consapevole e malinconico. Ne era già al corrente, più tempo passava lì, p...