ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ _ThisIsOverdose_ sᴜ ᴇғᴘ.
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*ɴᴏᴛᴀ: ʟᴇ ᴘᴀʀᴛɪ ɪɴ ᴄᴏʀsɪᴠᴏ ʀᴀᴘᴘʀᴇsᴇɴᴛᴀɴᴏ ɪʟ ᴘᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ ʟᴜʜᴀɴ, ᴇ ʟᴇ ᴘᴀʀᴛɪ sᴄʀɪᴛᴛᴇ ɴᴏʀᴍᴀʟᴍᴇɴᴛᴇ sᴏɴᴏ ᴅᴀʟ ᴘᴜɴᴛᴏ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ ᴅɪ sᴇʜᴜɴ, ᴍᴀ sɪ sᴠᴏʟɢᴇ ᴛᴜᴛᴛᴏ ɴᴇʟ ᴘʀᴇsᴇɴᴛᴇ. ɪɴ sᴇɢᴜɪᴛᴏ, ǫᴜᴀɴᴅᴏ ɴᴏɴ ʟᴇ ᴛʀᴏᴠᴇʀᴇᴛᴇ ᴘɪù, ᴠᴜᴏʟ ᴅɪʀᴇ ᴄʜᴇ ʜᴏ ғᴀᴛᴛᴏ ᴄᴏɴғʟᴜɪʀᴇ ᴛᴜᴛᴛᴏ, ᴜɴᴇɴᴅᴏ ᴇɴᴛʀᴀᴍʙɪ ɪ ᴘᴜɴᴛɪ ᴅɪ ᴠɪsᴛᴀ.Capitolo 26
Sehun guardava con orgoglio e soddisfazione il trofeo che lui e i suoi amici avevano vinto qualche ora prima, e che in quel momento si trovava sulla scrivania della sua camera. Presto quel trofeo si sarebbe aggiunto alla collezione di premi che tenevano su uno scaffale in salotto, e che attestavano ognuno il loro passato come artisti, il loro successo come persone e la loro storia come gruppo di idols.
Un sorriso un po' stanco si dipinse sul suo volto, ma sempre felice e soddisfatto. Un sorriso allo stesso tempo colmo di gratitudine ed affetto verso tutte quelle persone che li avevano sempre supportati, che c'erano state per loro, senza mai abbandonarli. Era incredibile quanto fossero riusciti ad arrivare in alto, e nonostante i numerosi sacrifici compiuti, tutto questo ripagava sempre il loro duro lavoro. Ancora più appagante che vincere un premio era vedere il modo in cui riuscivano a coinvolgere la gente, a renderla partecipe di questo loro trionfo.
Era innegabile che Sehun in quel momento fosse davvero felice. Era felice perché a parte la vittoria, era sicuro di essere riuscito a dare il suo meglio su quel palco, lui come anche i suoi amici. Si era dimostrato per quel ragazzo umile e con tanta voglia di fare che era, e probabilmente questo era riuscito a trasmetterlo a tutte quelle persone che lo guardavano quella sera. Non era solo una celebrità, ma era semplicemente una persona come tante altre, con i suoi sogni e le sue ambizioni.
Ed è per questo che forse quella luce che lo circondava mentre si esibiva non proveniva soltanto dai riflettori, ma era lui stesso ad emanarla, brillando quasi come una stella.
E di questo qualcuno se ne era reso conto, già da molto tempo prima, dal momento che quei suoi due grandi occhioni castani non riuscivano a guardare qualcosa che non fosse Sehun.Il giovane idol sospirò, massaggiandosi una spalla un po' indolenzita. Stava prendendo in considerazione già da un po' di tempo l'idea di mettersi sotto le coperte a schiacciare un più che meritato pisolino, dal momento che era ormai tarda notte, e lo stress e la tensione accumulati in quel periodo non mancavano certo di farsi sentire.
In quel momento era rimasto da solo al dormitorio, tutti gli altri erano fuori. Probabilmente Kyungsoo e Jongin avevano deciso di festeggiare privatamente quel loro nuovo successo, come aveva il sospetto che anche Baekhyun e Chanyeol avessero fatto lo stesso, appartandosi in qualche luogo. Nonostante non l'avessero mai reso pubblico ai loro amici, era ormai evidente a tutti che già da un po' di tempo entrambi avevano superato quella linea che segnava il confine tra amicizia e qualcosa di molto più grande.
Forse vista la tarda ora -erano quasi le due di notte- la probabilità di imbattersi in fans o paparazzi era minore, ma comunque persisteva sempre.
Sehun si chiedeva invece che fine avesse fatto Suho. Era l'unica persona di cui non riusciva a spiegarsi quell'assenza dalla loro casa. Era come scomparso. Ricordava chiaramente che dopo la vittoria e la premiazione avevano fatto tutti insieme un brindisi, decidendo poi di rimandare i festeggiamenti, in quanto da qualche tempo avevano intenzione di chiedere una piccola vacanza prima di ripartire con le loro attività. E il leader era presente in quel momento, così come anche quando erano ritornati al dormitorio, con l'intento di riposarsi e darsi una bella rinfrescata.
Poi di colpo si era come volatilizzato, senza dire nulla. Sehun aveva provato anche a mandargli diversi messaggi, senza mai ottenere risposta.
Era un po' preoccupato, ma conoscendo il livello di maturità dell'altro decise di tranquillizzarsi, cercando di eliminare i brutti pensieri che lo assalivano. Suho era una persona con la testa sulle spalle, per cui anche se era da solo, in qualunque situazione sapeva comunque cavarsela bene.
Sehun riportò l'attenzione su quel premio, e un nuovo sorriso si fece spazio sul suo viso. Nonostante quella sera si sentisse in grado di toccare il cielo con un dito, pensò fosse meglio rimanere con i piedi per terra, e non stare con la testa fra le nuvole. Troppa felicità a volte non portava a nulla di buono, e lui lo sapeva bene.
Prese il cellulare in mano, leggendo i numerosi messaggi congratulatori derivanti dalla sua famiglia e dai suoi amici, rispondendo felice ad ognuno di loro.
E mentre faceva scorrere la lista dei contatti, i suoi occhi caddero inevitabilmente su quel nome, che non aveva mai rimosso né dal suo telefono, né dal suo cuore. Gradualmente il suo sorriso iniziava a dissolversi sulle sue labbra, e quel vuoto che cercava sempre di ignorare, di lasciare da parte, ecco che iniziava a battere più forte contro il suo petto, riaprendo una ferita così dolorosa fa farlo rimanere quasi senza fiato.
Ogni volta non riusciva a fare a meno di aprire le loro conversazioni e rileggerle più e più volte, perché per lui erano sinonimo di preziosi ricordi, ricordi impossibili da rimuovere dal suo cuore, ricordi che in qualche modo riuscivano a mantenerlo in vita, a farlo continuare a vivere di speranza, per quanto misera essa fosse.
A volte, anche inconsapevolmente, le sue dita iniziavano a digitare da sole sulla tastiera, e scrivevano tutto ciò che gli passava per la mente in quel determinato momento, creando messaggi che racchiudevano la sua anima. E nonostante sapesse di non poter ricevere nessuna risposta, lui lo stesso ingoiava quel boccone amaro e aspettava, senza mai arrendersi, sperando, perché anche se farlo lo faceva sembrare pazzo, quello era in fondo l'unico modo per non crollare definitivamente.
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ᴀʟɪᴇɴ ʟᴏᴠᴇ ⋆ᴅᴏ ʏᴏᴜ ʀᴇᴀʟʟʏ ᴇxɪsᴛ?⋆ || ʜᴜɴʜᴀɴ ||
ФанфикLuhan sorrise, e nei suoi occhi si poteva leggere un velo di tristezza. - Lo so bene che succederà ancora, ma è una cosa che non posso evitare - il suo sorriso era costruito, consapevole e malinconico. Ne era già al corrente, più tempo passava lì, p...