Capitolo Sedici

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Le cose acquistano un po' più di senso per Louis.
Song: Us Aganist The World - Coldplay
🌼

Il giorno dopo, prima delle sue ripetizioni con Harry –e dopo la giornata di lezioni più noiosa di sempre – Louis si è addormentato durante tutte e tre, venendo, pieno d'imbarazzo, svegliato ogni volta da qualcuno, con dei fogli attaccati al viso- Louis bussa alla porta di Zayn, i nervi tesi e i palmi sudati per il 'cosa cazzo devo dire'.

"Avanti," sente rispondere la voce setosa, e apre la porta, sorridendo all'istante quando vede Zayn, che indossa dei pantaloncini da calcio e una maglietta dei Nirvana, della tempera spalmata sulle mani e le braccia, e si trova di fronte ad una tela ricoperta di nero e grigio, macchiettata di bianco.

"Hey," lo saluta Louis, le mani affondate nelle tasche mentre si avvicina lentamente, sentendosi molto in imbarazzo e nervoso e per lo più strano.

Zayn sorride immediatamente mentre lo guarda. "Louis," lo accoglie, una tavolozza nella mano sinistra, il pennello nell'altra.

"Ehm, ciao," lo saluta di nuovo Louis, e sta palesemente mostrando il suo imbarazzo mentre la sua mente lavora per introdurre ciò a cui sta cercando di arrivare.

Ma Zayn non sembra curioso o intrigato, invece continua a dipingere come se Louis non fosse nella stanza.

"Mi domandavo quando saresti venuto a trovarmi," dice finalmente con un sorrisetto, i suoi stupendi occhi color nocciola brillano come cristalli mentre studia la sua opera, poi bagna il pennello di vernice blu notte.

"Ci vediamo in continuazione," risponde Louis con una risata ma è nervosa e leggera e Louis affonda ancora di più le mani nelle tasche.

Zayn solleva lo sguardo mentre fa girare il pennello nel colore intenso. "Sei qui per Harry," è tutto ciò che dice.

Louis lo guarda con la bocca spalancata. Ma come cazzo??

"Come fai a-"

"Rilassati. Non ha importanza." Fa una pausa, facendo scorrere il pennello sulla parte più alta della tela, la testa inclinata mentre segue il movimento della sua mano. "Liam è ad una riunione. Quindi siamo soli."

Louis annuisce, afferrando l'implicazione, e apprezza la garanzia di privacy. Ma sente ancora un senso di nausea allo stomaco. E le sue scarpe sembrano improvvisamente troppo strette, così le picchietta contro il legno scuro del pavimento. Sembrano così sporche a confronto del suo luccicore raffinato.

Non è mai stato solo con Zayn prima d'ora. Quello, abbinato all'imbarazzante argomento in questione, lascia Louis un po' spento.

"Se mi farai delle domande, cercherò di rispondere onestamente," lo incita la delicata e cristallina voce di Zayn, e anche se i suoi occhi non lasciano mai la sua opera, Louis sa stia cercando di aiutarlo, cercando di introdurlo con più semplicità ad una conversazione che non sa come affrontare.

Louis inizia ad aprire la bocca.

"Ma solo quelle che riguardano me- situazioni in cui io sono coinvolto, e notizie generali. Non divulgherò nessuna informazione che è compito di Harry rivelare. Va bene, amico?" chiede, ma non è davvero una domanda, e adesso affonda il pennello in un denso cumulo dorato mentre fissa Louis.

Beh, merda.

Ecco come se ne vanno tutte le domande.

Ma Louis annuisce comunque, ammirando i principi e la morale e l'intransigente lealtà di Zayn, e un piccolo sorriso illumina la sua espressione mentre osserva il bellissimo ragazzo davanti a lui. "Va bene," accetta.

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