Pov's Rosaleen

Saliamo nella sua Range Rover e dopo un lungo viaggio passato in silenzio e in imbarazzo arriviamo a destinazione.
-Wow è splendida, varrà molti dollari.- esclama sorpreso.

-Si, è davvero stupenda. Non ci metto piede da quando..- inizio ma poi mi stoppo appena mi rendo conto di esagerare.

-Da quando...?- mi domanda lui dato che non ho terminato la frase.

-Da quando io e Mattew abbiamo fatto incidente. Ancora non conoscevo Camilo e Devin.- dico e lui mi poggia un braccio attorno alle spalle come per rassicurarmi.
Arriviamo sul portico e bussiamo gentilmente alla porta.
Ci aprono i nuovi proprietari che ci fanno accomodare al tavolo della sala da pranzo dove sono già seduti Devin, Mattew e Brenda che ci salutano con un semplice gesto della mano.
Mattew apre la discussione con una domanda semplicissima -Siamo pronti per iniziare?-

-Certo- risponde l'uomo che mi sembra si chiami Leonardo.
A quel punto Brenda prende la parola e spiega passo passo le clausole del contratto ai due giovani che sembrano non riscontrare alcun problema.
Dopo aver firmato il contratto che Hank ha rispiegato loro per l'ultima volta, i due ci danno un assegno con la prima rata del mutuo.
Successivamente noi tutti, tranne i neoproprietari, e ci dirigiamo all'uscita, dove ci mettiamo d'accordo per andare da Hank e successivamente di saldare il conto con Brenda che è andata via qualche minuto prima per lavoro.
Per evitare di farlo stare da solo, decido di risalire in macchina di Hank mentre Mattew e Devin salgono su quella di Devin e si avviano qualche minuto prima.
-Grazie per avermi accompagnato e soprattutto per averci aiutato- lo ringrazio allacciando la cintura di sicurezza dell'auto.

-Nessun problema- mi sorride e poi mette in moto l'auto e segue Devin.
Quando finalmente arriviamo sotto casa di Hank saliamo tutti nell'ascensore che dapprima mi era sembrato più grande mentre ora credo che sia uno spazio davvero molto ristretto.
Infatti riesco a distinguere le cinque dita di una mano sul mio sedere e appena mi volto per vedere di chi fosse realizzo che era di Hank che però non lo facevela a posta ma non aveva spazio.
Arrivati al secondo piano scendiamo dell'ascensore e attendiamo che Hank apri la porta.
-Ti fai salutare come si devo, ora?- mi domanda Devin posando le mani sui miei fianchi.

-Certo, aspettavo che facessi il primo passo.- dico stringendolo a me per poi dargli un grosso bacio sulle labbra.

-Ora va meglio!- commenta passando la mano sul mio volto.

-Molto meglio- dico infine io.
Durante le nostre piccole dimostrazioni d'affetto noto che Hank non ci leva lo sguardo di dosso nemmeno per un secondo e guarda me in un modo al quanto sospetto.
Non dico nulla a Devin per non destare troppe preoccupazioni o sospetti e passo sopra al suo comportamento strano.
Discutiamo velocemente dell'affitto e Mattew mette qualche firma sul contratto.
Hank poi ci da le copie delle chiavi e ci da via libera per trasferirci in appartamento.
Mentre andiamo via però lui mi ferma per parlarmi dei nostri incontri scolastici e convince Mattew e Devin a tornare a casa per preparare i bagagli e che successivamente mi avrebbe accompagnato lui.
Prima di andarsene però, Devin mi stringe a lui e mi da un bacio sulle labbra.
Hank mi invita a sedermi su di una poltroncina in soggiorno e si siede al mio fianco.
-Allora, cosa succede?- domando sistemandomi la felpa nervosamente.

-Volevo dirti che dato che da domani abiteremo praticamente affianco, potrei proporre al preside di non vederci più a scuola ma quì.-

-Davvero potresti farlo?-

-Si, posso provarci.-

-Sarebbe davvero stupendo.- dico scattando in piedi e camminando avanti e dietro.
Lui si alza a sua volta e mettendo la mano sul tavolo dice -Si, sarebbe molto meglio.-

-Ti ringrazio tanto Hank- dico e lo abbraccio.
Lui non si lamenta e si lascia stringere ma appena mi allontano, guardandomi negli occhi, lui si avvicina alle mie labbra e mi bacia.
Ovviamente appena mi rendo conto di ciò che stava accadendo lo respingo e velocemente afferro il giubbotto che avevo posato sul bracciolo del divano.

-Rosaleen, scusami.-mi dice ma io lo ignoro e mi dirigo verso l'uscita ancora più velocemente.
-Ti fermi un attimo?-

-Cosa dovrei dire?-

-Niente ma ti prego non lasciarmi sulle spine...-

-Sulle spine? Non ti ho mai tenuti sulle spine, stai facendo tutto tu.-

-Si hai ragione, sono stato ingiusto e mi sono comportato da ragazzino.-

-Su questo hai ragione. Ti sei preso delle confidenze che nessuno ti ha dato. Inizialmente credevo che tu fossi solamente gentile ma ora capisco tutto.-

-No no, ti stai sbagliando di grosso Rosaleen.
Tu mi piaci sul serio e sinceramente quando mi piace qualcuno non bado all'età o a qualsiasi altra cosa.-

-Il fatto non è l'età. Avresti dovuto considerare il fatto che sto insieme a Devin. Non dico che avresti dovuto nascondere tutto ma potevi dirmelo e insieme avremo ragionato sul da farsi, ma hai sbagliato.-

-Lo so, è quello che avrei voluto fare ma appena ti sei avvicinata ho perso il controllo.-

-Oh non credo più a queste cazzate. Come dici tu, tentar non nuoce e quindi ci hai provato. Sono curiosa di conoscere il tuo scopo.
Volevi portarmi a letto per provare il brivido del sesso insegnante alunno senza rischiare il carcere?-

-No, stai dicendo tutto tu ora. Io non avevo alcuna intenzione, e questo bacio non era previsto. È capitato. Punto. Ho sbagliato e tu chiedo scusa.-

-Va bene.-

-E ora ti accompagno a casa.-

-No, vado a piedi.-

-Rosaleen non comportarti da ragazzina. Non è successi nulla e non voglio farti del male. Voglio solo rispettare la parola che ho dato a Devin.-

-Ora ti importa?-

-Fino a mochi momenti fa mi hai dimostrato di essere matura e ora che ti prende?-

-Professor Harris io non lo so.-

-Hank, chiamami Hank.-

-Non ci riesco ora. Preferisco che tutto torni come prima.-

-Okay, come preferisce.-

-Arrivederci allora.-

-Ci vediamo domani.-

Le Lame Del Passato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora