Pov's Rosaleen

Dopo aver finito di lavare i piatti vado in camera di Devin ma appena entro noto qualcosa di strano nei loro occhi ma non dico niente, forse è solo frutto della mia immaginazione.
Mi avvicino a Mattew e abbassandomi verso di lui gli chiedo se ha terminato e lui annuisce senza dire nulla.
Con la coda dell'occhi intravedo Devin che stringe i pugni.
Okay quì è successo qualcosa e se riguarda me non me ne starò zitta in un angolo ad ascoltare.

-È successo qualcosa?- domando.
I due si guardano in faccia per un secondo prima di rispondere e poi in coro dicono -No, non è successo niente.-
E ovvio che sia successo qualcosa ma decido di lasciare stare, non sono in vena di discussioni.
-Okay, mi aiutate a creare la pagina?-
La mia domamda provoca un insolito silenzio ma dopo un pò Mattewsi alza e dice -Io vado di là, devo chiamare Peyton. Ti aiuta Devin-

Gli dedico un sorriso falso e poi mi siedo sul letto al fianco di Devin appoggiando il portadile sulle gambe.
-Sai che non mi arrenderò fin quando non saprò quello che è successo quì?-

-Fidati di me- dice prendendomi la mano. -Non è successo nulla. Altrimenti te lo avrei detto.-

-Va bene- mi rassegno alla realtà dei fatti, non saprò mai la verità.

Quando finalmente finiamo di creare la pagina di vendita non omettendo alcun dettaglio si sono fatte le tre quindi ci prepariamo psicologicamente per il colloquio con l'agente.
La cosa strana è che durante tutto questo tempo Mattew non è rientrato in stanza nemmeno per sbaglio. Avranno davvero tante cose da dirsi lui e Peyton nonostante molto probabilmente si siano visti ieri.
Ma a me cosa importa?
Appena ritorno sulla terra dai miei pensieri noto Devin completamente perso nei suoi con un volto davvero disperato ma davvero esilarante.
Molto probabilmente sto dando troppe attenzioni a Mattew, di cui non me ne dovrebbe importare nulla, e sto trascurando Devin, la persona per la quale sto facendo tutto questo.
Mi avvicino a lui furtivamente per non interrompere i suoi pensieri e poi gli sussurro nell'orecchio "Ti amo".
Ho detto queste parole a die persone nella mia vita e non ho mai mentito a riguardo ma sta volts ho davvero espresso i miei sentimenti a lui.
Mi sono dichiarata sull'omda della passione rinnegando la razionalità.
Lui è tutto cio di cui ho bisogno.
-Anche io ti amo, Rosaleen, ti amo anch'io più di ogni altra cosa.-
In questo momento non ho bisogno di nulla. Ho tutto ciò che mi serve tra le sue braccia che mi proteggono dal mondo e le sue labbra sulle mie mi fanno sentire davvero fortunata.
-Andiamo di là, l'agente dovrebbe arrivare a momenti e non riuscirei a starti lontano un'altro secondo se siamo quì da soli.-
Mi dice passandosi una mano sulla fronte e io rido divertita dalle sue parole che però valgono anche per me.
Prendo il computer e andiamo di là dove Mattew è sdraiato sul divano addormentato.
-Ecco dove era finito!- le parole sfuggono al mio controllo e prendono vita da sole.
Non ho il coraggio di voltarmi e di vedere la faccia, immagino infastidita, di Devin.
Ad interrompere la situazione imbarazzante che mi ero creata da sola è il suono del campanello.
Mi affretto ad aprire mentre Devin sveglia Mattew.
Appena apro la porta vedo una signora sulla quarantina, più alta di me di pochi centimetrin dai capelli tinti di rosso e un fisico davvero invidiabile con le curve al posto giusto.
Indossa dei sandali gioiello color argento e un completo nero con una camicia rosa abbottonata solo dal terzo bottone.
Punta lo sguardo sorpreso su di me e poi tendendomi la mano mi dice
-Buonasera, lei deve essere la signorina Parker, il mio nome è Brenda Marphiny e la aiuterò a vendere quello splendito chalet in montagna.
Non sarà difficile.-

-Buonasera, mi fa piacere il fatto che lei sia così positiva. Si accomodi pure. Gradisce un caffè?-

-Sì, la ringrazio.- mi risponde sfilandosi la giacca per poi poggiarla sul divano dove si siede anche lei accavallando le gambe.

-Allora avete intenzione di vendere in fretta?-domanda la donna rivolgendosi a Mattew che si gratta il capo e risponde -Sì, se non ci sono problemi preferirei venderla in fretta.-

-Nessun problema, ora se non vi dispiace vorrei fare un sopralluogo per vedere se la casa ha bisogno di ristrutturazioni e quant'altro prima di essere messa in vendita. Le procedure di rito.-

-Sono appena stato lì e ho fatto delle foto di ogni centimetro della casa.
Se per te va bene potrei mostrarti le foto senza andare lì le assicuro che la casa è stata ristrutturata ultimamente, non c'è nemmeno una minuscola crepa in tutta la casa.-

-Va bene, posso tranquillamente guardare le foto e se non ci sarà niente che disturberà gli acquirenti potremo passare allo step successivo, cioè a trascrivere i dati della casa su un sito apposito, quindi vi consiglio di  accendere un computer.- dice e poi prende la tazza di caffè che gli porgo.
Mattew si alza e le mostra le foto mentre lei annota qualcosa su un piccolo taccuino di carta riciclata.
Dopo aver visionato le foto Brenda tira fuori il telefono dalla borsa e annota qualcosa anche lì.
-Dalle foto non risulta esserci nemmeno una mattonella graffiata, sembra tutto in perfetto ordine, quindi possiamo procedere ma prima mi servirannò alcune firme.-
Tira fuori un modulo, composto da una cinquantina di fogli, e lo poggia sul tavolinetto assieme ad una penna.
-Non preoccuparti sono i soliti fogli di routine. Sono una decina di firme più o meno.-
Mattew firma ogni foglio e poi va a prendere il portadile che io e Devin abbiamo lasciato nella dua stanza.
-Abbiamo già caricato alcune foto e inserito qualche informazione, ma non abbiamo ancora pubblicato nulla.
Se hai bisogno di aggiungere o eliminare qualche informazione hai la piena libertà di farlo.- dico a Brenda mostrandole il contenuto.
Lei lo legge e poi si limita a dire solo una parola -Perfetto-

-Va bene?- domando.

-Certo è stupendo anzi è perfetto, possiamo pubblicarlo.-

-Quanto dobbiamo dare a lei invece?-
Domamda Mattew.

-Appena venderai la casa si vedrà. Non c'è nessun problema.- dice, poi saluta e va via.

Le Lame Del Passato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora