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Pov's Devin

Non posso davvero pensare che Rosaleen non sia venuta da me per aiutarmi nonostante io la stia ancora aspettando sul divano.
Se la cosa non si evolverà credo che tornerò a vivere con i miei fin quando non avrò i soldi per trovare una sistemazione più adeguata.
Non posso pensare di aver perso Rosaleen per colpa di quel professore da due soldi, anche se riconosco che io ho deciso di troncare il rapporto.
Ma come fa la fine di legame così forte ad essere una cosa positiva?
Certo, potrei tornare a fare quello che ho sempre fatto senza dare spiegazioni a nessuno. D'altronde è la mia vita ma lei faceva parte di questa e in parte ha contribuito a renderla come ora.
Forse ho chiuso la relazione per paura di non amarla e che per questa causa l'avrei fatta soffrire in futuro...
Rosaleen faceva parte della mia quotidianetà e forse stavo con lei per abitudine...
Ma se stavo con lei per questo motivo,  perché ora sto soffrendo così tanto?
Ho paura di essere sostituito con Hank, Mattew?
Ho fatto un casino. Forse prima di lasciarla andare avrei dovuto farla parlare e sentire tutto ciò che aveva da dirmi.
Nella mia testa ho un casino che facilmente verrà decifrato da me o da altri, anche se Rosaleen era pronta a mettersi in gioco e il più delle volte mi capiva. Forse è quella giusta, forse dovrei riprenderla ma non voglio costringerla.
Sarò felice solo quando lei sarà felice.

Mi alzo dal divano convinto che Rosaleen non si presenterà e dopo aver preso le chiavi mi dirigo in auto per andare da solo dai miei.
Forse è giunto il momento di crescere e di affrontare tutti gli ostacoli da solo.
Suono il campanello e Alida apre la porta e mi domanda normalmente
-Cosa ci fai quì a quest'ora?-

-Sono venuto a prendere un ultima cosa- rispondo senza dare molti dettagli e lei mi lascia fare e torna alla sua scrivania.
La cosa che nessuno sa è che sono tornato in quella casa per riprendere la droga che ho ben nascosto.
Entro nella mia vecchia camera e mi siedo sul pavimento al fianco del letto.
Infilo il braccio sotto il letto e aiutato dalla torcia del cellulare alzo un asse del parquet già staccata.
Prendo la bustina nascosta sotto l'asse e la metto in tasca poi mi sposto  di fronte alla libreria. Lì prendo un libro dalla copertina rossa che ho precedentemente scavato per nasconderci di tutto, e metto la bustina. Lo confondo con altri libri che metto tutti nel mio zaino e poi esco normalmente.
-Io vado- dico affrettandomi verso l'uscita.

-Ciao, Devin- dice mia madre senza nemmeno alzarsi.

-Dov'è Juliàn?- chiedo per attaccare bottone.

-È al lavoro.- risponde senza scomporsi di un centimetro.

-Okay, ciao- dico perdendo le speranze e poi vado in macchina.
Arrivo in un vicolo vicino la nostra palazzina e decido di fare ciò che non pensavo di essere in grado di fare.
Inizio a dividere parte della cocaina e con una banconota da cinque dollari che ho in tasca inizio a sniffarla.
Non so cosa sto facendo, sto sicuramente sbagliando, lo so, ma in questo momento niente potrebbe consolarmi in questo modo come fa la droga.
Sto facendo un casino. Sto mettendo in gioco tutto. La mia vita, le persone che amo, il mio futuro e il mio presente ma ne sono consapevole. So che sono un coglione.

Le Lame Del Passato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora