Pov's Rosaleen

Entro in casa e mia madre mi salta quasi addosso.
-Ross, perché non mi hai avvisato?-

-Di cosa?- rispondo confusa.

-Potevi dirmi che saresti uscita.-

-Dovevo semplicemente portare delle cose a Emy, ci ho messo solo una ventina di minuti.-

-Va bene, tranquilla ma la prossima volta avvisami.- dice andando in cucina.
Io la seguo e poggio il vassoio al centro del tavolo, dove erano già tutti seduti.

-Cos'è?- mi chiede Jason sporgendosi verso il vassoio.

-Sono patate dolci, me le ha offerte la nonna di Emy.- rispondo mentre appendo il giubbino.

-Uh, l'hai ringraziata vero?- mi domanda mia madre sedendosi al tavolo esattamente al fianco di Mattew.

-È ovvio, dovresti conoscermi.- rispondo sedendomi al fianco di Jason.

-Ti ho partorito, Rosaleen, se non ti conosco io non ti conosce nessuno-

-E pure ultimamente non sembra.-

-Credo che nessuno ti abbia mai visto nelle condizioni in cui ti ho visto io, Rosaleen.- dice lei servando la cena.

-Tagliamo corto.- dico sperando che non si spinga troppo in là.

-Nessuno ti ha visto nuda, nessuno ti ha vista disperare, nessuno ti ha visto...-

Mattew interrompe mia madre facendo un colpo di tosse  provocato dal fatto che ciò che stava masticato gli era andato di traverso.
A quel punto il silenzio fa da padrone e la cosa più simile al chiasso erano gli sguardi scambiati tra me, Camilo e Mattew.
Cazzo, aveva toccato davvero un nervo scoperto.
E poi seriamente crede che io sia ancora vergine, ho quasi vent'anni!

-Stai bene tesoro?- domanda mia madre a Mattew massaggiandogli la schiena.

-Si va tutto bene, mi stavo affogando per via della patata dolce. Ma ora sto bene.- risponde lui strofinandosi il tovagliolo sulla bocca.

-Bene,mamma hai finito di dire stronzate o hai intenzione di esagerare questa sera?- dico sbattendo entrambe le mani sul tavolo.
Mi accorgo di esagerare ma lo ha fatto anche lei e io non dimentico.

-Rosaleen, non ti ho mai tirato uno schiaffo perché non ne hai mai avuto bisogno ma ora stai veramente esagerando.-  dice a tono un pò troppo alto per i miei gusti.
A quel punto, molto innervosita mi alzo e mi avvicino a mia madre che fa altrettanto.

-Okay, tirami uno schiaffo allora. Aspetto solo te- dico.
Lei si avvicina a me e alza il braccio come per tirarmi uno schiaffo e io la sfido con un'altro sguardo.
Aspetto ma non ricevo alcuno sguardo ma poi vedo delle lacrime scendere dai suoi occhi.
Che cazzo ho fatto?
Sono diventata una figlia orribile.
Velocemente si asciuga le lacrime, poi diventa improvvisamente seria.
-Finisci di mangiare e va in camera tua.-

-Vado ora, non ho fame.- dico spingendo la sedia sotto il tavolo per poi andare a "chiudermi" in camera mia ma dopo cinque minuti la silenziosa pace che si era creata si distrugge.

-Chi ha bussato?- domando urlando.

-Io- dice Mattew entrando senza però ricevere da me il permesso.

-Matt, Oh, dimmi- dico alzandomi velocemente e impacciatamente dal letto.

-Rosaleen credo che tu abbia esagerato con tua madre. Lei ti ama, non puoi farla soffrire così.-mi dice con leggero nervosismo.

-Dette da te queste parole sono molto credibili.- dico facendo del sano sarcasmo.

-Perdonami ma non credo di aver intuito il tuo umorismo.-

-Nessun umorismo, mister tosse per niente sospetta.-

-Non ho tossito di proposito, appena ho sentito le parole di tua madre mi è venuto da ridere e mi. Stavo strozzando con quella cazzo di patata dolce.-

-Oh sei fortunato che nessuno abbia capito. Beh nessuno apparte me e apparte Camilo.-

-Beh perdonami ma ora smetti di comportarti da bambina e ascoltami. Non trattare più così tua madre.-

-Di nuovo con questa storia? È possibile che appena qualcosa non ti  bene inizi a chiamarmi bambina?
Credo che l'unico bambino in questa stanza sia tu.-

-Cazzo, è possibile che tu abbia sempre voglia di litigare?-

-Non è così.-

-E allora rispondi all'argomento principale! La smetterau di trattare così tua madre?-

-Credo che tu debba farti i cazzi tuoi, come hai detto tu lei è mia madre. Non è tua madre o tua parente, lei è mia madre e smettila di dirmi come dovrei comportarmi.-

-Va bene, ci rinuncio, fa come credi.-dice lasciandosi cadere le braccia lungo i fianchi.

-Aspetta Mattew, hai ragione, non dovrei parlare così a mia madre ma ultimamente sono davvero molto nervosa.-

-Sei nervosa da un mese, dovresti smetterla.-

-E come faccio? Non è così facile come sembra.-

-Trovati un hobby, ma non fare del male alle persone che ti circondano.-

-Cazzo, non mi serve un hobby, tutti sanno sanno di cosa ho bisogno. Tu sei l'unico a non essersene accorto.-

-Ti sbagli, credo di essermene accorto proprio hai distrutto la cucina dato che ho anche ripulito io.-

-È passato un mese, non credi che qualcosa sia cambiato? Hai chiarito le tue idee.-

-Sei tu quella che avrebbe dovuto chiarire le idee ma a quanto pare non lo hai fatto.-

-Lo credi davvero?-

-Non puoi e non devi aspettarmi per sempre, vivi la tua vita e io vivrò la mia.- dice puntando i piedi a terra con uno sguardo fin troppo serio.

-Io ti amo.- dico perdendo l'ultima briciola di dignità che mi era rimasta.

Lui mi afferra entrambe le braccia e mi avvicina a lui ma con un fine totalmente diverso da quello che mi aspettavo.
-Devi smetterla di amarmi!- dice squotendomi avanti e indietro.
Io lo spingo via e rifletto per qualche secondo prima di rispondere ma dato che ormai la mia dignità è andata a puttane non potrei mai essere più ridicola quindi urlo a mia volta.
-Io, io non posso Mattew, non posso, cazzo.-

Le Lame Del Passato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora