Pov's Rosaleen
Rimango immobile vicino ad Hank seduto ancora a terra.
Prendiamo l'ascensore e una volta arrivati sul nostro pianerottolo vedo Devin seduto ai piedi della porta abbracciato alle sue ginochia.
Mi assicuro che Hank stia bene e poi lo lascio correndo da Devin.
-Che è successo? Spiegami!- chiedo stringendo le sue mani.
Lui mi spinge via e si alza in piedi.
-Non chiedermelo, Rosaleen. Evita di mettere su questo teatrino, so tutto. Tutto.--Tutto cosa?-
-Non fingere di non sapere!- urla indicando Hank. -Non posso credere che tu non me lo abbia detto!-
-Ma..- cerco di giustificarmi ma lui mi zittisce e mi manda via dicendomi di tornare ad aiutare Hank che sembra ridotto male.
Rimango chiusa fuori casa assieme a Hank che è ancora fermo fuori dell'ascensore.
Inizio a sbattere sulla porta sperando che Devin mi riapra ma quando la porta si apre vedo Mattew.
-Va ad aiutare Hank!- gli dico e poi entro di corsa per andare da Devin che e seduto al tavolo con le mani sulls testa.
Mi avvicino di nuovo a lui con più calma e gli dico -Devin, possiamo parlare un attimo?--Di cosa dobbiamo parlare? Dimmelo!-
-Perché sei arrabbiato con me? Io non l'ho baciato, è stato lui e io l'ho rifiutato, non ti farei mai del male.-
-Lo so, lo so che tu non lo ha baciato ma non ti esonersre dalle tue colpe.
Tu non me lo hai detto. Non ti sei fidata di me. Perché?--Non volevo che tu ti arrabbiassi per ciò non ti ho detto nulla, cerca di capirmi.-
-Ascoltami, io mi sto sforzando di capirti, fidati, ci sto provando davvero ma non ci riesco. Perdonami.-
-Cosa significa? Devin?-
-Niente, non significa niente Rosaleen. Non riesco a fidarmi di te. Non ci riesco per niente.-
-Come fai a dire questo?-
-Sto dicendo solo quello che penso. Hai tradito la mia fiducia non quando hai baciato Hank ma quando hai deciso di non dirmi niente ma quando lo hai raccontarlo a Mattew.-
-Gliel'ho detto perché mi aiutasse a superarlo senza metterti in mezzo.
Non volevo che ci rimanessi male.--Rosaleen basta, ti prego. Non voglio più parlarne.-
-Quindi?-
-Quindi niente, niente.-
-Mi stai lasciando?-
-Non voglio lascisrti ma è meglio prendermi un momento per respirare, almeno così potremo pensare.-
-È quello che vuoi?- domando mentre alcune lacrime bagnano il mio viso.
-No, non lo voglio ma è la cosa giusta.-
-No, non è la cosa giusta, ci farebbe solo tanto tanto male.-
-Lo so ma non mi importa perché questo tempo separati ci farà capire cosa vogliamo.-
-Io già so cosa voglio!-
-Basta! Ho già preso una decisione è meglio chiudere questa discussione quì.- dice e va a chiudersi in una camera.
Decido di non insistere ma comunque le emozioni negative prendono il sopravvento e inizio a piangere cercando di fare meno rumore possibile.
Appena sento il rumore della porta aprirsi mi asciugo le lacrime e cerco di essere il più naturale possibile ma purtroppo Mattew riconosce subito il mio stato umorale e inizia a farmi delle domande dopo avermi spiegato lo stato di salute di Hank.
-Sto male, ma credo fosse sottinteso. Non ho mai preso per il verso giusto le pause riflessive.--Ti ha lasciato?-
-Si- dico trattenendo le lacrime che però scendono ugualmente.
Mi abbraccia e cerca di consolarmi ma sfortunatamente nulla cambia.
Quando mi allontano da lui e vado a prendere un bicchiere d'acqua lui sbatte la mano sul tavolo e dice -La colpa è mia, non avrei dovuto dirglielo. Ma ti giuro che non l'ho fatto di proposito.--Lo so ma non hai detto nulla di falso o errato. Non fa nulla, so che non lo avresti mai fatto per farmi del male.-
-Lo stavo solo dicendo per telefono a Peyton e mi ha sentito.-
-A Peyton? Mi dispiace tanto ma non ti ho detto di raccontare la mia vita al mondo, se l'ho detto a te è perché mi fidavo. Posso capire il fatto che Devin lo abbia scoperto ma non accetto il fatto che tu lo sia andato a dire a Peyton.
Capisco che state insieme e che vi amate ma non concepisco il fatto che tu sia andato da lei a raccontare la mia vita.--Volevo chiederle solamente un consiglio su cosa fare...-
-Non me ne frega nulla. Cos'ha lei che io non ho. Non credo che sia in grado di risolvere i problemi meglio di me o di te. Ha sedici anni.-
-Rosaleen che stai dicendo?-
-Non lo so anzi, scusa. Ho sbagliato io. Ora vado a prendere un pò d'aria, non ce la faccio più.- dico e esco dall'appartamento.
Faccio avanti e indietro davanti alle due porte e respiro affannosamente cercando di trattenere le lacrime.
-Hai intenzione di consumare il pavimento o vuoi entrare e calmarti?-
Mi chiede Hank aprendo la porta.-Non lo so.- rispondo piagnucolando - Non lo so Hank.-
-Vieni dai, ti prometto che non faccio o dico niente. Anche perché ho il viso leggermente gonfio.- dice mostrandomi l'occhio diventato viola.
-Okay.- dico ed entro sbattendo la porta alle mie spalle.
Mi sdraio sul divano stremata da tutto e poco dopo inizio nuovamente a piangere.
Hank mi porge un fazzoletto e si siede su una sedia al mio fianco.
-Allora, cosa è successo?--Sono successe troppe cose, ma per niente buone.-
-Potrei almeno sapere il motivo per cui ho ricevuto un pugno?-
-Si. Devin ha scoperto cosa è succrsso ieri sera tra noi due e mi ha lasciata.-
-Mi dispiace molto, devi perdonarmi è stata tutta colpa mia.-
-No, non era arrabiato per l'accaduto ma per il fatto che io glielo abbia nascosto. Quindi la colpa è solo mia.-
-Mi dispiace davvero, Rosaleen, se posso fsre qualcosa dimmelo e non esiterò nemmeno un secondo.-
-Ti ringrazio ma no, non preoccuparti.-
-Sembrerò indiscreto ma vorrei abbracciarti semplicemente per consolsrti senza secondi fini quindi se per te non è un problema...- non lo lascio terminare e mi getto nelle sue robuste braccia che mi scaldano per un attimo l'anima e il cuore.
-Perdona la domanda ma come lo ha scoperto se lo sapevamo solo noi due?- mi domanda sospettoso.
-Io l'ho confidsro a Mattew che aveva capito che qualcosa in me nom andava e se lo è fatto scappare davanti a Devin.-
-Mi dispiace tanto.- mi dice di nuovo e io lo stringo restando in silenzio.
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Le Lame Del Passato 2
RomanceDopo la decisione di Mattew e di Camilo di prendere le distanze da Rosaleen, qualcosa in quella meravigliosa famiglia allargata si è crepato. Infatti quasì nessuno va d'accordo e per questo si sono creati due diversi fronti. "La squadra A", formata...