4. Urlo

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-Dovremmo sbrigarci.- afferma Annabeth, dopo le presentazioni, guardando l'ora -Tra poco ci aspettano per la cena.-

-C'è una doccia per stanza.- dice Isabelle -Di qua vado io per prima!-

Sparisce nella sua stanza mentre io spiego ad Elena dove può trovare i suoi bagagli. Mi mette un po' a disagio l'idea di essere a quattro passi da una vampira, ma la mia compagna di bungalow non ha l'aria di una che sta per azzannare la mia carotide. 

Mentre Annabeth va a fare la doccia nel nostro bagno, io ispeziono le mappe dell'Accademia che trovo sulla scrivania. Questo posto sembra un immenso ed intricato labirinto, penso proprio che mi perderò.

-Una mia amica è una strega.- afferma Elena, facendo capolino nella stanza -Però molto diversa rispetto a te, ad esempio non le serve una bacchetta magica. Si chiama Bonnie, è nel bungalow qui accanto.-

-Allora probabilmente sarà con la mia amica Hermione.- le rispondo -Siamo un bel gruppetto proveniente da Hogwarts, la Scuola di Magia e Stregoneria. Tu...non me ne intendo, ma non ho mai sentito parlare di scuole di vampiri?-

Elena sorride e scuote il capo -Non ce ne sono, infatti. Anche se a pensarci bene sarebbero parecchio utili. Si eviterebbero molte morti, sia di vampiri che di umani.- si porta una mano alla bocca come per paura di aver detto troppo -Scusami, non so quanto tu sia abituata a sentir parlare di morte.-

Sul viso mi spunta un sorriso amaro -Noi di Hogwarts abbiamo visto la morte anche fin troppo, l'anno scorso c'è stato il culmine di una battaglia con il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi. Abbiamo vinto, ma abbiamo pagato caro.-

-Mi dispiace. Quella te la sei fatta in battaglia?- mi domanda la vampira, indicando la cicatrice.

-No, questa ce l'ho dai miei primi mesi di vita per opera del Mago di cui ti ho parlato. L'ha fatta cercando di uccidermi. Mio fratello ne ha una uguale. I nostri genitori sono morti quel giorno.-

-Anche i miei genitori sono morti.- risponde Elena, mesta.

-Ma che discorsi allegri!- commenta Isabelle, facendo il suo ingresso nella stanza, avvolta da un asciugamano.

Io penso che non uscirei dal bagno se non completamente vestita.

-Vampira, la doccia è tutta tua.- esclama la Shadowhunters, poi ritorna da dove era venuta.

Elena mi sorride, poi sparisce a sua volta.

Poco dopo Annabeth esce dal bagno. Indossa una maglietta arancione e dei jeans. Non mi rivolge la parola, ma i suoi occhi indagano ancora sulla mia cicatrice. Forse anche lei si sta chiedendo come me la sono procurata, ma è abbastanza discreta da non domandarmelo. La osservo afferrare una delle mappe, poi mi do una mossa e vado a fare la doccia.

Quando siamo tutte pronte, lasciamo il bungalow insieme e seguiamo Annabeth che sembra procedere a passo sicuro verso l'edificio dell'Accademia. Dice che ha già capito dove trovare la mensa. Penso abbia avuto a che fare con mappe, cartine e cose varie...poco dopo me lo conferma mormorando qualcosa a proposito della sua passione per l'architettura. Mi guardo attorno alla ricerca di Hermione, ma non la vedo. 

Incrocio Baston, però. Non appena Annabeth trova la Mensa. Sta entrando anche lui, proprio in questo momento. Ci guardiamo di sfuggita, poi entrambi distogliamo lo sguardo.

-Come avete rotto?- mi domanda Isabelle, con tono confidenziale.

Sgrano gli occhi.

-Le vedo lontano un miglio queste cose!- mi dice, poi indica un tavolo a cui sono già sedute delle persone, tutte vestite di nero -Oh, mio fratello Alec! Ci vediamo più tardi, ragazze.-

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