DRACO'S POV
L'ho detto. L'ho detto veramente. Una cosa è pensare di rivelare un segreto di mio padre, una cosa è farlo davvero.
Padre.
Davvero è un padre quell'uomo che per inspiegabili ragioni sta mettendo l'oscurità davanti a qualsiasi cosa, davanti alla sua famiglia?
La Granger mi guarda sbigottita. Credo che sia più per il fatto che io abbia detto veramente quelle parole che non per il contenuto. In fondo ha avviato questa conversazione per avere delle conferme. Sicuramente la banda di Grifondoro aveva già capito tutto.
Sento una fitta al labbro. Proprio dove mi ha colpito il pugno di mio padre. Sembra quasi un ammonimento. L'unico motivo per cui mio padre è ricorso ad un metodo così Babbano per punirmi è soltanto perchè ha avuto paura che qualcuno potesse scoprirlo. Sono certo che al Preside Gandalf non sfugga un singolo incantesimo che viene prodotto in quest'Accademia. Eppure perchè prendere mio padre nel corpo docenti? Non è nemmeno stato un professore fin'ora. Ma in questo posto c'è n'è di ogni.
E io sono qui perchè mio padre pensava lo avessi aiutato.
Questo è un altro punto in sfavore del mio riconoscimento di lui come padre. Non gli è bastato mettermi nei guai con Voldemort? Non ha capito quanto sono stato male quando sono stato incaricato di uccidere Silente?
Ho cercato di eseguire gli ordini per paura. Anzi, terrore. Avevo il terrore che Voldemort uccidesse mio padre, magari anche mia madre. Ma diventare un assassino...non era assolutamente nei miei piani. Non provavo di certo affetto per il Preside di Hogwarts, buonista e moralista Grifondoro dei miei stivali. Ammazzarlo, però, non era di sicuro nella mia top ten delle cose da fare durante il mio sesto anno ad Hogwarts.
All'inizio ero stato fiero di esser stato scelto da Voldemort per unirmi ai Mangiamorte, lo ammetto. Sembrava un onore. Sembrava qualcosa di cui essere orgogliosi, soprattutto a sentire mia zia Bellatrix. Ma più mi addentravo nella cerchia del Signore Oscuro, più capivo che forse non era quella la strada giusta. Ecco perchè coprii Potter quando lo portarono a casa mia. E probabilmente è la stessa ragione per cui mia madre mentì sul fatto che Potter fosse morto. Quell'arrogante e pivello di Potter...non volevamo uccidere nemmeno lui.
Ma mio padre lo avrebbe fatto. Non desiderava altro che restaurare la sua posizione di favorito di Voldemort, anche se in realtà non penso proprio che fosse tra i favoriti. Era soltanto una patetica palla al piede per il Signore Oscuro, ma mio padre non se n'è mai accorto, troppo orgoglioso, troppo egocentrico nella sua mania di sentirsi importante.
Io...mi costa ammetterlo...ma io voglio essere diverso. Ed è questo che mi sta facendo trovare ora faccia a faccia con la Granger a svelarle segreti di famiglia.
-Grazie.- mi dice lei, semplicemente, dopo essersi riscossa dalla sorpresa.
Avrei immaginato mi avrebbe chiesto perchè non lo avessi detto prima o che avrebbe urlato qualcosa in modo che lo sentissero tutti, ma no. La Granger mi guarda come se volesse leggermi dentro. Come se non le avessi dato il tormento durante i nostri anni ad Hogwarts. Come se non l'avessi mai chiamata sporca mezzosangue.
Sono quasi tentato di farlo ora, giusto per farle capire...
Per farle capire cosa?
Sono confuso. Non so nemmeno io cosa sto pensando.
-Non prenderla come abitudine il farti aiutare da me.- borbotto allora, cercando di riprendere in mano la situazione.
Ma mi è veramente sfuggita?
Perchè mi sembra di aver fatto qualcosa di male, quando le mie azioni degli ultimi giorni sono quanto più si avvicina a qualcosa di buono?
-Tu invece puoi prendere come abitudine lo sfogarti con me.- risponde lei, con un sussurro che riesco a malapena a sentire.
Aggrotto le sopracciglia -Granger, non ho idea di cosa...-
Non mi fa nemmeno finire di parlare, dice -Malfoy, non dirmi che non ti si è levato un peso dal cuore parlando di queste cose.-
Rimango interdetto. Perchè la Granger sembra la persona che più mi ha capito da praticamente...sempre?
-Senti...- inizio a dire, alzandomi in piedi per scappare.
Si alza anche lei -Se per caso scopri qualcosa e se per caso vuoi metterci al corrente, fallo. Forse qui non è il luogo più indicato, ma basta che quando ci incontriamo qui in biblioteca mi guardi un attimo e annuisci e potremmo andare da qualche altra parte a parlare. Magari dove non ci vede tuo padre, perchè potrebbe ammazzarci entrambi...-
-Io non ci parlo più con te, non hai capito.- le dico, andando a rimettere a posto il libro che stavo leggendo.
-Tu non hai capito.- ribatte la Granger, seguendomi.
Poi fa un cenno col capo per salutarmi e la vedo sparire tra gli scaffali, poi sento la porta della biblioteca aprirsi e chiudersi.
Sbuffo, aspetto qualche minuto, poi esco anche io dalla biblioteca.
Mi sembra di soffocare. Ultimamente mi sembra sempre di soffocare. Decido di uscire all'aria aperta, anche se non si potrebbe uscire da soli. Non penso di essere un bersaglio per ora, comunque. Riddle magari penserà che io sono ancora dalla sua parte. Non mi è dato saperlo.
-Malfoy!- sento esclamare alle mie spalle.
Mi giro. Marcus Flint.
-Ei.- gli dico.
-Cercatore nella mia squadra di Quidditch, ci stai?- mi domanda, entusiasta.
-Che?-
Il mio ex capitano di Quidditch annuisce -Quidditch. Quidditch, Malfoy. Sto dicendo Quidditch. La McGranitt ha avuto la prima idea buona della sua intera esistenza e ha deciso di creare un torneo di Quidditch. Abbiamo una settimana per proporre le squadre, ci sono delle modifiche da quel che ho capito...semidei sui pegasi...bah...qualsiasi cosa comunque, pur di tornare a giocare.-
Mi ci manca solo il Quidditch.
-Non lo so.- dico.
-Dai!- esclama Flint -Ho sentito che quel bastardo di Baston proporrà una sua squadra, naturalmente coi Potter di mezzo...non possiamo essere da meno. Non vuoi metterli in ridicolo un'altra volta?-
-Vada per il Quidditch.- affermo, poi lo saluto e mi allontano.
Magari lo sport mi aiuterà a liberare la mente.
Come se fosse possibile togliermi dalla testa l'immagine di mio padre che mi tira un pugno in faccia, la sensazione del labbro che si spacca, il sangue.
Ho di gran lunga preferito il pugno della Granger.
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Multifandom Academy
FanfictionMi chiamo Lydia Potter e sono una strega. Ho studiato ad Hogwarts fino all'anno scorso insieme a mio fratello Harry e ad altri amici. Quest'anno, invece, inizierò i corsi alla Multifandom Academy: si tratta di una scuola a cui tutti possono accedere...