37. Alleanza

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LYDIA'S POV

Dovrei dormire, è notte fonda. Domani ci sono le lezioni.

Sono sola nella stanza del bungalow: Annabeth sta cercando di rintracciare Luke con Percy e il satiro Grover, devono partire al più presto per recuperare la Folgore.

Mamma e papà sono a casa di Sirius. Hanno ritenuto più sicuro per loro e per tutti trascorrere la notte lontano dall'Accademia e in segreto. Lupin ha parlato con Gandalf, spiegandogli la situazione. Ha avvisato anche la McGranitt. Io e Harry lo abbiamo detto a Ron ed Hermione, come avremmo potuto tenerli all'oscuro?

Ma nessuno ha parlato della cosa più importante: Harry che è stato in contatto con Riddle per tutto questo tempo.

Come me.

Io e Harry ci siamo tenuti lo stesso segreto.

Dovremo parlarne, lo so. E parlando di lui, salterà fuori di me. 

Ho fatto la cosa giusta?

E Riddle...cosa sta facendo? Ci sta aiutando? Ci sta ingannando?

Mamma e papà sembrano così vivi. Realmente vivi. La gente non torna dal mondo dei morti. Però...

La mia famiglia è sempre stata una grande eccezione: io e Harry, con le nostre cicatrici, ne siamo l'esempio in carne ed ossa. Saremmo dovuti essere morti. L'amore di nostra madre ci ha salvati. E allora perché questo amore non avrebbe dovuto salvare anche i nostri stessi genitori?

Nel bene o nel male, sono tornati in vita anche i nostri nemici. Quindi è possibile. O no?

Forse c'è una sorta di scadenza. Forse ci sono dei prezzi salatissimi da pagare.

Però i nemici sono tornati in vita in modo diverso. Forse per i miei genitori è un'altra storia.

Capiremo tutto col tempo. Sperando che non succedano catastrofi.

Avrei voluto salutare meglio Annabeth prima della sua partenza. Lei, quasi una sconosciuta, ha conservato il mio segreto, mi ha ascoltata e mi ha capita. Spero vada tutto per il meglio.

Sospiro.

C'è silenzio.

Nell'altra stanza, Izzy ed Elena stanno dormendo. Anche loro, con i membri delle loro Categorie, stanno cercando di capire come trovare gli oggetti. Forse anche loro partiranno.

Guardo l'orologio: le tre di notte.

Non prenderò mai sonno. Domani dormirò durante le lezioni. Perfetto.

Mi vedo già in punizione.

Potrei darmi malata e trascorrere una giornata in solitudine. Forse mi servirebbe.

Sospiro ancora.

E mi viene in mente Riddle. Maledetto Riddle.

Quasi...quasi vorrei fosse qui.

Non so perché.

Scuoto il capo. Mi rigiro. Mi siedo e appoggio la schiena sul cuscino. Accendo la luce. Non sopporto più l'oscurità.

Tom... 

Cerco di contattarlo ancor prima di rendermene conto.

Niente.

Rispetta il mio volere, del resto. Non volevo più avere  a che fare con lui.

Tom.

Lydia. Sei sicura?

Sì.

Mi aspetto che si metta a parlare nella mia testa.

Invece appare nella mia stanza.

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