Capitolo 24

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Dopo qualche mese...
<<Ari ti devo parlare>> mi dice il mio migliore amico appena arriva a scuola, prendendomi per un braccio e trascinandomi da parte, lontano da Dev e gli altri.
Mi guarda con aria preoccupata.
<<Mi dispiace doverti dire quello che sto per dirti, ma sei la mia migliore amica e non ti posso e non ti voglio mentire anch'io>> dice guardandomi fissa negli occhi.
Inizio a preoccuparmi, perché lo conosco fin troppo bene, non è quasi mai serio, a meno che sia una cosa importante.
<<Riguardo a cosa?>> gli domando preoccupata.
<<Chi>> mi corregge.
<<Riguardo a chi?>> mi correggo.
<<A Dev>>
<<Prima che dici quello che devi dire, sappi che l'ho notato che è strano ultimamente>>
<<Strano in che senso?>>
<<Sembra infastidito da me a volte, non vorrei che fosse per...>> Mi blocco.
Non può essere per quello che è successo l'ultima volta che sono andata a casa sua.
<<Per?>> mi incita a continuare.
<<No niente...>> resto sul vago.
<<Ok, me lo dirai, sempre se vuoi>> annuisco.
<<Vai avanti>> gli dico.
<<Comunque, tornando a quello che ti devo dire, ecco vedi, non la prenderai bene, per niente>> mi avvisa.
<<Vai>>
<<Dev ti tradisce con Matilde>>
Mi cade il cellulare dalle mani e sento il mio viso ricoperto di lacrime.
Mi stanno guardando tutti in classe, ma non mi interessa.
Vado verso il mio banco, vicino a quello di Dev, prendo la mia cartella e la metto sul banco vicino a Jo, dall'altra parte della classe.
Non ce la faccio a stare vicino a lui, con davanti Matilde e Giusy, per questo mi sono spostata.
Quando mi siedo mi giro e vedo che Dav prende la sua cartella dal banco davanti a quello di Giusy e Matilde, e si mette in quello davanti al mio, vicino a Lena.
Poi scambia la sua cartella con quella di Jo, e si siede vicino a me.
Scoppio a piangere, lui si sporge per abbracciarmi ed io lo lascio fare.
Tutto accade sotto gli occhi di Dev, che si alza e viene verso di noi.
Sta per iniziare a parlare, ma viene bloccato da Dav.
<<Vai via>> gli dice, ma non lo ascolta e si china verso di me.
<<Cos'hai amore?>> mi domanda.
<<NON MI CHIAMARE MAI PIÙ COSÌ>> urlo fra le lacrime.
<<Vai via>> aggiungo poi.
<<Ma perché? Che cos'hai?>> mi domanda.
Ok, basta, ora sono troppo incazzata.
<<Che cos'ho?!>> dico alzandomi, anche se Dav cerca di trattenermi.
<<Tu mi tradisci con lei>> la indico <<Con Matilde, e tu mi vieni a chiedere che cos'ho? Senti, vaffanculo>> tutti stanno assistendo alla scena e ci stanno ascoltando.
<<Chi te l'ha detto?>> mi domanda.
Crollo seduta sulla sedia.
Mi sento ferita, sono ferita.
E non è che mi spiega le cose come stanno, no, mi viene a chiedere chi è stato a dirmelo, neanche un mi dispiace, o un mi dispiace ma è vero, no, lo ammette senza dirlo, e ne va fiero.
<<Non ha importanza>> dico abbassando la voce.
<<Sì invece>>
<<NO>> urlo spazientita e in lacrime.
Poi improvvisamente prendo la cartella, la metto sulle spalle e mi alzo.
Non ce la faccio più a stare qua, con una persona che credevo mi amasse e che non mi avrebbe mai tradita o mentito.
<<Dove vai piccola?>> mi chiede Dev.
Mi blocco improvvisamente e mi giro.
<<Piccola?! Noi due non stiamo più insieme, basta, è finita>> dico mentre raggiungo la porta.
<<Per sempre...>> aggiungo poi a bassa voce e con le lacrime che ricominciano ad uscire, mentre esco dalla classe.
Arrivo camminando spedita alla fermata del pullman, e solo quando mi fermo mi accorgo che sono stata seguita per tutto il tempo.
Mi giro e sono sollevata quando vedo che è Dav.
<<Cosa ci fai qui tu? Non dovresti essere in classe?>> gli domando.
<<E perché tu no?>> mi domanda lui.
Abbasso la testa.
<<Tranquilla Ari, ora andiamo a casa mia e lì puoi piangere quanto vuoi>> dice mentre mi solleva il mento.
Annuisco.
<<Grazie>> dico abbracciandolo.
<<Per cosa?>>
<<Per tutto, per avermi detto quella cosa, per potermi confidare con te sempre, per tutti i tuoi vari consigli... per esserci sempre>> dico stringendolo più forte.
<<È a questo che servono gli amici, ma soprattutto i migliori amici, io per te ci sarò sempre, non dimenticarlo mai>> dice stringendomi più forte a lui.
<<Lo stesso vale per te, anch'io ci sarò sempre per te Dav>> rispondo, poi ci sciogliamo dall'abbraccio e saliamo sul pullman.

<<Dav, ho deciso di dirti quella cosa di prima>> gli dico, mentre sono seduta in cucina e lui prepara il pranzo.
Non mi sembra giusto tenergli nascosta una cosa dopo tutto quello che ha fatto e sta facendo per farmi stare meglio.
<<Va bene>>
<<Io e Dev lo stavamo per fare>> dico tutto d'un fiato.
Per la sorpresa gli sono caduti i bicchieri di mano.
<<Voi due che cosa?>> mi domanda incredulo e per avere la conferma di avere capito bene.
<<Hai capito bene, io e Dev stavamo per fare sesso>>
<<Ma non è successo, giusto?>>
<<Esatto>> dico, e la sua reazione mi lascia perplessa.
Lui sospira, poi si siede e si passa una mano frai capelli.
<<Vedi, ultimamente è cambiato, ed ha iniziato a pensare solo a quello... mi dispiace... credo che ti abbia tradita perché tu non volevi fare quello... mi dispiace, ma è stato meglio così, che vi siete lasciati>>
Rimango scioccata da questo lato a me sconosciuto di Dev, e mi viene da chiedermi se l'ho mai conosciuto veramente.
Mi giro a guardare fuori dalla finestra, con il mento poggiato sulla mano, sospirando.
<<Ari ricordati una cosa, le relazioni a quest'età non durano, le amicizie sì. Certo, magari tornerà più avanti, perché se è amore vero ritorna, ma nel vostro caso non credo che lo fosse, altrimenti non avrebbe mai fatto ciò che ha fatto. So che ora stai soffrendo, ed è giusto che sia così, ma ti conosco e so che ti rialzerai, sarai più splendida di prima e ne uscirai più forte>> conclude, alzandosi poi e riempiendo due piatti di pasta e passandomene uno.
<<Non ho fame>> gli rispondo.
<<Ok, ho capito>> sospira, poggiando i piatti sul ripiano dei fornelli.
Lo guardo un po' perplessa.
Dav non dice mai di no al cibo, lui mangia di solito, e anche tanto.
<<Allora passiamo direttamente al dolce>> dice mentre apre il freezer e un armadietto.
Tira fuori del gelato, una tavoletta di cioccolato ed una confezione di Nutella, e li mette sul tavolo.
<<A questi non puoi dire di no>> dice passandomi due cucchiai, uno per il gelato ed uno per la Nutella.
Rido scuotendo la testa.
<<Ma non ho fame>> gli dico, e lui in risposta mi avvicina un cucchiaio colmo di Nutella alla bocca.
Mi giro dall'altra parte, trattenendomi dal ridere.
<<Ma senti che buon profumo>> dice mettendomelo sotto al naso.
Non ce la faccio più a trattenermi e mi metto a ridere.
Dav ride con me, poi mi infila il cucchiaio in bocca e da lì iniziamo a mangiare Nutella, gelato e cioccolato.
So che non dovrei, ma penso a Dev, e appena lo faccio divento triste.
Dopotutto mi ha lasciato un segno indelebile sul cuore, perché prima di frantumarmelo è stato l'unico in grado a farmelo battere.

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