Capitolo 35

664 20 0
                                    

Appena arriviamo troviamo Michele e Silvia ad aspettarci.
<<Finalmente siete arrivate>> ci dice Michele, abbracciandoci.
<<In che hotel state?>> ci domanda Silvia.
<<Quello>> le risponde Katy, indicando quello davanti alla spiaggia.
<<Voi?>> domando.
<<Noi abbiamo la casa>> mi risponde Michele.
<<Siete qua ancora coi tuoi Katy?>> domanda Silvia.
<<No>>
<<Come siete arrivate?>>
<<In treno>> le rispondo.
<<Fino a quando vi fermate?>> ci domanda Michele, mentre ci sediamo ad un tavolo di un bar che da sulla spiaggia.
<<Lunedì mattina ripartiamo>> risponde Katy.
<<Quindi oggi e domani>>
<<Esatto>>
<<Perché così poco?>> ci domanda Silvia.
<<Andiamo via ancora un week-end con altri due nostri amici e abbiamo preferito stare poco piuttosto che non andare>>
I suoi devono tenere da parte alcuni soldi per il matrimonio di Claudio e Noemi, mia madre ha appena comprato la casa con William mentre mio padre mi vuole pagare questa vacanza e quella con Dav e Cameron, quindi abbiamo deciso di fare solo due giorni.
<<Domani spiaggia?>> domanda Silvia, cambiando discorso.
<<Sempre se stai bene>> aggiunge Michele.
<<Cos'hai?>> le domando.
<<Non mi sento molto bene ultimamente, mi viene sempre o mal di testa, o mal di pancia, o vomito, o...>>
<<Okok, abbiamo capito>> la interrompe la mia migliore amica, che è la prima a preoccuparsi se qualcuno non sta bene, ma dopo un po' si sente male anche lei, anche se non ha niente.
<<Oggi andate in spiaggia?>> ci domanda Silvia.
<<Non lo so, non credo>> le rispondo, girandomi verso la mia migliore amica, che anche lei risponde con un no.
<<Che facciamo?>> domando a Katy.
<<Vi posso portare nei negozi migliori della città>> ci propone Silvia.
Annuiamo.

<<Programmi per stasera?>> mi domanda Katy, buttandosi sul letto con ancora in mano le borse appena entriamo in stanza.
<<Stanca?>> le domando ridendo.
<<Sì, ci ha fatto girare per tutta la città>> si lamenta lei.
<<Non ridere, piuttosto guarda se ti hanno risposto>> si lamenta lei.
Oggi Silvia, mentre giravamo per la città, era pallida e non sembrava stare bene.
Controllo il cellulare e trovo un messaggio.
<<Sì, Michele mi ha risposto>>
<<Che dice?>>
<<Silvia non sta bene>>
<<E lui?>>
<<Non può uscire, deve stare con sua sorella>>
<<Quindi siamo solo noi due...  che facciamo?>>
<<Discoteca?>> le propongo.
<<Va benissimo>> mi risponde, alzandosi di scatto.
Prende dei vestiti e va in bagno.
Metto una canottiera tutta col pizzo bianca e dei pantaloncini neri.
Ai piedi metto un paio di All Star bianche basse.
Come trucco opto per la matita, un lucidalabbra e mascara.
<<Pronta?>> mi chiede uscendo dal bagno, con addosso un vestito nero corto scollato su tutta la schiena, tacchi neri e trucco abbastanza pesante.
<<Sì>> le rispondo, finendo di mettere il mascara.
Prendiamo borse e cellulari ed usciamo.

Anche dal fuori si sente rimbombare la musica.
Appena entriamo ci sediamo al bancone.
<<Cosa vi posso portare?>> ci domanda il barista.
<<Per me un Mojto>>
<<Per me una birra piccola>>
<<Oddio Ari che beve un alcolico? La fine del mondo è vicina>> scherza Katy.
<<Non è la prima volta>> le rispondo, facendole sgranare gli occhi.
<<Quando è stato?>>
<<Una volta con Gio e Dav>> le rispondo.
Ero uscita una sera con il mio migliore amico ed il mio fratellastro a mangiare un panino dopo un pomeriggio passato a fare una ricerca per la scuola.
Loro avevano ordinato una birra a testa, io la Coca-Cola.
<<Ma Ari, perché non la provi?>> mi aveva chiesto ad un certo punto Gio, allungando la sua birra verso di me.
All'inizio non volevo, ma poi mi sono convinta che ad assaggiarla non succedeva niente.
Allora l'ho provata.
<<Quindi? Com'è?>> mi aveva domandato Giovanni.
<<Ordinamene una, ma ce la dividiamo>> è stata la mia risposta.
All'inizio sono rimasti stupiti, senza parole, ma poi hanno sorriso.
<<E perché non me lo hai mai raccontato?>> mi chiede Katy, facendomi ritornare alla realtà.
Le rispondo alzando le spalle, intanto arrivano le nostre ordinazioni.
<<Buonissimo>> commenta la mia migliore amica, dopo aver assaggiato un sorso di cocktail.
Lo finisce tutto in un sorso e, prendendomi per il polso, mi trascina sulla pista.

Dopo qualche ballo torniamo al bancone.
Katy ordina un altro cocktail mentre io mi accontento di un bicchiere di un analcolico.
<<Andiamo>> dice la mia migliore amica indicando la pista, appena finisce il suo drink.
<<Arrivo, vai tu>> la blocco prima che mi ci trascini ancora.
<<Ok>> dice andando da sola.

Dopo altre tre volte che è tornata al bancone, quando fa per tornare in pista, la blocco.
È stanca e barcollante.
<<Katy torniamo in hotel>> le dico, mentre la porto fuori dalla discoteca.
<<Perché? Non sono sbronza>> si lamenta lei.
<<Io infatti non te l'ho mai detto, l'hai ammesso da sola>>
Incrocia le braccia e mette il broncio, come le bambine piccole, ma mi segue in hotel.

Appena arriviamo in stanza togliamo le scarpe e la mia migliore amica si stende sul letto.
Mi serve aiuto per farle passare la sbornia, quindi chiamo Dav, che lui è di sicuro più esperto di me.
<<Ehi Ari>> mi risponde subito.
<<Dav mi serve aiuto>>
<<Per cosa?>> domanda preoccupato.
<<Katy è ubriaca e...>> inizio a raccontargli, ma vengo interrotta.
<<Aspetta che?>> domanda Cameron.
<<Ciao Cam>>
<<Ci sono anch'io>> si lamenta Jo.
<<Ehi Jo, scusa non lo sapevo...>>
<<E io?>> domanda Gio, interrompendomi.
<<Ma con chi sei lì?>> domando al mio migliore amico.
<<Cameron, Jo e Giovanni>>
<<A ok, comunque per Katy...>>
<<Che le è successo?>> chiede subito Gio, che fa capire dal tono di voce che è preoccupato ed agitato.
<<Se magari mi lasciate parlare>> inizio ad innervosirmi.
<<Comunque, ha bevuto qualche drink di troppo... che devo fare?>>
<<Devi...>> sta per rispondermi Jo, quando a Katy iniziano a venire i conati di vomito.
Devono averlo sentito anche gli altri, perché Jo si è fermato.
<<Portala in bagno e tienile i capelli>> mi risponde subito Dav.
Faccio come dice.
<<Ok, ora?>> chiedo.
<<Falle bere molta acqua>> risponde Dav.
<<Evita la Coca-Cola o il caffè>> aggiunge subito Cam.
Con un mollettone lego a Katy i capelli, metto il vivavoce, vado in cucina, prendo un bicchiere e lo riempio d'acqua.
<<Tieni>> porgo il bicchiere alla mia migliore amica quando torno in bagno.
<<Grazie>>
<<Domani a colazione frutta e pane con marmellata>> sento che dice Jo.
<<Ancora qualcosa?>> chiedo, sperando che i loro consigli funzionino, anche se sono sicurissima che sia così, visto che ci sono passati o di persona, come Jo, o aiutando i loro amici, come Cam.
<<No>> mi risponde
<<Grazie mille ragazzi>>
<<Figurati>>
<<Ciao e facci sapere>>
<<Certamente, ciao>> riattacco.
<<Andiamo a dormire?>> mi domanda Katy, che nel frattempo si è alzata.
Annuisco.
Lei si sdraia direttamente, senza togliersi il vestito, io cambio i pantaloncini, mettendone un paio più comodi, e la canottiera, e appena appoggio la testa al cuscino mi addormento.

Mi sveglio e vedo che la mia migliore amica dorme ancora.
Mi alzo e vado in bagno.
<<Giorno>> mi saluta Katy quando esco dal bagno, mettendosi seduta ed appoggiandosi una mano sulla fronte.
<<Ehi... come stai?>> le domando, mentre mi siedo sul suo letto, vicino a lei.
<<Sento come un martello che continua a battere nella testa>>
<<Vieni, andiamo a fare colazione>> dico alzandomi.
Ci prepariamo ed andiamo nella sala da pranzo dell'hotel.
<<Tu pane con la marmellata e frutta>> la avviso, mentre vedo che sta per prendere un caffè.
<<Perché?>>
<<Non ti ricordi di ieri sera?>> le domando.
<<No... sì... qualcosina... non molto>> mi risponde appoggiando la fronte sulla mano.
<<Dav e gli altri hanno detto che devi mangiare quello a colazione, per aiutarti a smaltire i postumi della sbornia>>
<<Okok>> mi interrompe lei, lasciando giù il caffè ed andando a prendere ciò che le ho detto.
<<Dopo andiamo in spiaggia?>> mi domanda, mentre spalma la marmellata sul pane.
<<Stai scherzando? Hai visto come sei lì?>> la rimprovero.
<<Sì, ma quando andiamo altrimenti?>>
<<Oggi pomeriggio, stamattina ti riposi, almeno ti passa>>
<<Ok>> sospira lei rassegnata.
<<Aspetta, ma chi lo sa oltre a Dav?>> mi domanda all'improvviso, mentre addenta il suo panino.
<<Cameron, Jo e...>> non sono sicura di dirle che lo sa anche Gio.
<<...e...?>>
<<...Giovanni>>
Appena pronuncio quel nome le va di traverso il pane ed inizia a tossire.
<<Potevi evitare>> si lamenta, appena si riprende.
<<Non è colpa mia, non lo sapevo che c'era là anche lui>> mi giustifico.
<<Che figura di merda>> dice mettendo la testa fra le mani.
<<Tranquilla, ne avevo fatte anch'io di figure davanti a Dev prima di metterci insieme...>>
<<È diverso>> mi interrompe.
Alzo gli occhi al cielo.
Spero che non sia così per il resto della giornata, altrimenti altro che vacanza rilassante.

The best friend of my best friends   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora