Quando finalmente mi sveglio e guardo che ore sono, per poco non mi cade il cellulare.
È già mezzogiorno, e non ho mai dormito fino a così tardi.
Decido di alzarmi, anche se di mala voglia, e vedo che le coperte sono tutte per terra, come se fosse avvenuta una lotta.
Vado in cucina, e vedo mia madre che sta preparando il pranzo.
<<Hai lottato con qualcuno stanotte?>> mi chiede.
<<Eh?>>
<<Ti agitavi nel sonno, e dicevi parole incomprensibili. Poi continuavi a ripetere una parola, che non ho capito che parola era, ma iniziava per d>>
Oddio, devo inventarmi al più presto qualcosa, perché ho già capito che cosa è che inizia per d... anzi, chi è!
Ma perché, perché, perché?
Non capisco perché era il mio ultimo pensiero di ieri e me lo sono sognato stanotte?
Non ha senso.
Per fortuna il pranzo è pronto, altrimenti avrei dovuto davvero inventarmi qualcosa.
Dopo pranzo, non avendo niente da fare, decido di pensare a come organizzare quell' incontro fra Marc e Melly.
Però non so come cominciare.
A chi potrei chiedere?... Alys, è quella che organizza sempre tutto.
Potrei provare a chiederle aiuto.
Sto per scriverle, quando mi vibra il cellulare.
È un messaggio da Katy:Ehi, vuoi venire a fare un giro?
Ok, al centro commerciale va bene?
Va benissimo
Ok, a dopo
Ed era vero, era uno dei posti più azzeccati se ci vanno due amiche che hanno in comune la passione per i libri e per il calcio.
E sì, sono proprio fissata col calcio.Dopo non molto arrivo al centro commerciale.
Salgo con le scale mobili e guardo in direzione del negozio sportivo.
E ovviamente Katy è già là, e io sono in ritardo.
Come sempre.
<<Sei in ritardo>> mi ricorda Katy, senza neanche salutarmi.
<<Capita... che facciamo?>> le chiedo.
<<Devo andare in libreria, è appena uscito un nuovo libro>> mi risponde.
Intanto che andiamo verso la libreria, guardo le vetrine dei negozi.
Alcune sono molto vivaci, e ti invogliano a comprare, altre sono con colori scuri, cupi, e la maggior parte sono quelle dei negozi delle marche famose.
Anche se non ti invogliano più di tanto a comprare, sanno che faranno acquisti, puntando sulla firma.
<<Allora, come è andato il tuo primo giorno di scuola?>> mi chiede Katy.
<<Non male, anche se non vedevo l'ora che finisse!>> rispondo a Katy.
Ci mettiamo a ridere.
<<Mentre a te? Com'è andato?>> le domando.
<<Non male, ho rivisto mio cugino, Marvin, e ho già fatto un po' d' amicizia>> mi risponde.
<<Per fortuna che tutti quelli più simpatici sono vicini a noi, tranne uno, Tommaso, o come lo chiamiamo noi, Tommy>> dice arrossendo un pochino quando ha detto di Tommy.
<<Mentre ce n'è uno della nostra città, Ricky, ma è il più antipatico della classe>> mi dice, quasi arrabbiandosi con Ricky.
Fa per dire qualcos' altro, ma io l' anticipo.
<<Aspetta, lo so, stai per dire: perché Tommy e Ricky non sono invertiti? Giusto?>>
<<Ma mi leggi nel pensiero?>> mi domanda.
<<No, ma... aspetta un attimo, abbiamo già passato la libreria?>>
Nel parlare non ci eravamo neanche accorte che l' avevamo superata.
Allora torniamo indietro, e mentre andiamo Katy incrocia con lo sguardo una persona che le pare di conoscere.
Allora si gira, e cerca di capire se è qualcuno che conosce.
Vedo due ragazzi che stanno venendo nella nostra direzione, sto per avvisare Katy che se non si gira finisce addosso ad uno di loro, ma non faccio in tempo.
Katy sbatte di schiena contro uno dei due ragazzi, e sarebbe già a terra se lo stesso ragazzo a cui è andata contro non l' avesse afferrata per un braccio.
<<Ehi Katy, la prossima volta puoi fare a meno di andare addosso a tuo cugino!>> la rimprovera lui.
Katy è diventata rossa per l' imbarazzo.
<<O, ciao Marvin. Scusami, è che ero girata e...>> non finisce la frase.
Poi si gira verso di me e l' alto ragazzo, che stiamo ridendo.
<<Smettila Justin!>> esclama Katy.
E poi si rivolge a me:
<<Anche te Ariana! E poi potevi avvisarmi!>> mi dice arrabbiata.
<<Scusa, volevo avvisarti, ma non ho fatto in tempo>>
Li salutiamo e andiamo in libreria.
Intanto Katy è ancora un po' in imbarazzo.
<<Povera me... ah, a proposito, loro sono Marvin, mio cugino, e Justin, ed entrambi sono nella mia classe>> mi dice.
<<Chi è Marvin e chi Justin?>> le domando.
<<Justin è quello con i capelli neri a cresta, mentre quello con i capelli castani col ciuffo è Marvin, quello a cui sono andata addosso>> mi spiega.
Intanto entriamo in libreria.
Quasi dopo una mezz'oretta usciamo dalla libreria e, purtroppo, incontriamo Miriam.
<<Cambiamo direzione, ti prego>> supplico a Katy.
<<Tranquilla, tanto non ti ha vist...>> non finisce la frase, perché viene interrotta da quell' oca.
<<Ciao Ariana>> esclama con una punta di supremazia Miriam.
<<Ah, ciao. Scusa, non ti avevo vista>> cerco una scusa.
<<Certo, proprio>> dice guardandomi scettica.
Mi squadra dall' alto al basso.
<<Sei fuori moda, lo sai?>> mi domanda.
Odio la moda, lo sa benissimo, ma cerca in tutti i modi di farmi incazzare quella stronza.
Sto per ribattere che non me ne frega niente, quando Katy si intromette.
<<Smettila Miriam>>
Poi si gira verso di me, e mi chiede:
<<Andiamo Ari?>>
<<Subito>> concordo.
E ce ne andiamo, mentre quella troia ci guarda come se fossimo due alieni.
Andiamo in un bar, e vediamo che c'è una partita alla TV.
Guardiamo chi gioca, e vediamo che una delle due squadre è la nostra.
Ci sediamo ad un tavolo, prendiamo un' aranciata e una Coca-Cola, e guardiamo la partita.
Dopo qualche minuto guardo il cellulare... che per poco non mi cade di mano.
Un urlo improvviso mi ha fatto saltare sulla sedia per lo spavento.
E a urlare è Katy.
<<Era fallo>> urla.
<<Katy, calmati è solo una partita, e poi non urlare, che mi spaventi!>> le dico.
Mi suona il cellulare: un messaggioSei appena stata aggiunta al gruppo della classe
Vado sul gruppo e vedo che ci siamo tutti.
Salvo i numeri.
Sono all' ultimo.
Le mie dita stanno digitando il nome di Dev.
E lo sguardo mi cade subito sull' immagine di profilo.
Lo stesso perfetto e stupendo sguardo di sabato...
Rimango incanta a guardare quell' immagine, finché non mi vibra il cellulare.
È un messaggio da... oddio, per poco non svengo!
È Dev!Ciao, sei tu Ariana?
Sì, sono io
Ok, allora ho salvato il nome giusto... volevo chiederti, sempre se non conosci qualcuno, se domani ci mettiamo nello stesso banco...
Giuro che sto morendo.
Dev, il più carino della classe, vuole essere il mio vicino di banco.Sì, ok. A me va benissimo
Gli rispondo.
Chiudo la chat, anche se non avrei voluto, e finita la partita torniamo a casa.
Non avrei mai pensato di dirlo, ma non vedo l'ora di andare a scuola domani!
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The best friend of my best friends
RomansaCosa succederebbe se una ragazza si innamorasse del migliore amico dei suoi migliori amici? Questa è la storia di Ariana, un'adolescente come tante, che ha appena iniziato le superiori, dove farà nuove amicizie e nasceranno i primi amori... con le l...