Capitolo 18

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Dopo qualche mese...
<<Pronto>> rispondo assonnata al cellulare.
<<Ehi, ciao Ari, lo so che per te è presto, ma devo dirti una cosa importantissima>> dice Katy.
Guardo l'ora: le undici del mattino.
Di domenica.
Quanto odio quando le persone mi svegliano mentre dormo o nell'unico giorno in cui posso farlo.
<<Va beh, tranquilla>> dico, cercando di mantenere un tono calmo e non infastidito.
<<Sicura?>>
<<Sì>> mento.
<<Oggi ritorna un mio vecchio amico d'infanzia>> dice al settimo cielo, e scommetto che sta saltando per la casa.
<<Chi è? Magari lo conosco...>>
<<Non credo che lo conosci...>>
<<Come si chiama?>>
<<Cameron>>
<<No, mai sentito...>> dico, pensando se conosco qualcuno che si chiama così.
<<Lo sapevo>> ribatte lei.
<<E volevo chiederti una cosa>> aggiunge.
<<Cosa?>> domando curiosa.
<<Se vuoi venire oggi a casa mia, che almeno te lo presento>>
<<No, non posso, mi dispiace...>>
<<Anche a me...>> dice triste.
<<Come mai non puoi?>> mi domanda poi curiosa.
<<Devo già uscire...>> dico sul vago.
<<Con chi? Dev?>> mi domanda con una vocina inquietante.
<<Sì>> ammetto.
<<Solo voi due?>>
<<Sì>> dico alzandomi dal letto.
<<Vado a casa sua>> aggiungo.
<<Sai che voglio che mi racconti tutto poi, vero?!>>
<<Sìsì tranquilla>> le rispondo ridendo.
<<E non farmi diventare zia>>
<<KATY!>> urlo rossa e imbarazzata.
La sento ridere.
Stiamo al cellulare ancora qualche minuto, poi lei riattaca per prepararsi per l'arrivo di Cameron.
E io mi preparo per uscire con Dev.
Metto un paio di jeans strappati scuri, una felpa bianca e le All stars dello stesso colore della felpa.
Decido di sistemarmi i capelli in una coda alta.
Vado in cucina, mi faccio scaldare un po' di caffè latte e prendo due fette di pane, che riempio di marmellata.
Finita la colazione prendo il cellulare e mi faccio portare da mio papà a casa di Dev, siccome abita lontano.
Salgo in macchina e attacco gli auricolari.
Appena faccio partire la playlist mi arriva un messaggio da Dev.

Amore sei partita?

Mi chiama sempre amore, ma ogni volta mi riempie di gioia.

Mandami un messaggio quando sei qui

Contaci

Guardo fuori dal finestrino, pensando alla bellissima giornata che mi aspetta.

Dopo circa mezz'ora di viaggio siamo arrivati.

Sono qui

Arrivo

Dopo neanche qualche secondo lo vedo uscire dalla porta di casa.
Mi slaccio veloce la cintura, saluto e ringrazio mio padre, esco dall'auto e gli corro incontro.
Gli salto in braccio e ci baciamo.
Le nostre lingue entrano in contatto e io sono al settimo cielo.
Quando ci stacchiamo ci abbracciamo ed entriamo in casa.
<<Film?>> mi domanda.
Annuisco.
<<Quale vuoi guardare?>> mi domanda, intanto che accende la televisione.
<<È indifferente>>
<<Quale preferisci? Horror, romantici, fantasy...>> dice girandosi verso di me, col telecomando in mano.
<<Non ho preferenze>>
Vedo che ne inserisce uno, si siede sul divano e mi attira a sé.
Mi siedo mettendo le gambe di lato e mi appoggio a Dev, che intanto mi cinge la vita con un braccio.
Prima che inizi il film si gira verso di me e mi bacia.
Mi stacco dal bacio solo quando sento iniziare il film.
Durante il film mi prende per mano e mi coccola.
Cullata delle sue carezze mi addormento.
<<Ehi>> sento Dev che mi chiama.
<<Mi sono addormentata?>> domando sbadigliando.
<<Credo di si>> dice passandosi una mano nei capelli e ridendo.
Noto ora che la mia mano è ancora intrecciata alla sua, e sorrido.
Dev lo nota, si avvicina e mi bacia.
All'inizio è un bacio lento, come se mi volesse augurare il buongiorno appena ci si sveglia, e insicuro, come se non sa se lo gradisco appena sveglia, poi, pian piano, diventa sempre più deciso ed intenso.
Sento che mi mette una mano sulla coscia.
Le nostre lingue sono perfettamente sincronizzate.
Quando ci stacchiamo lo facciamo lentamente, e prima di staccarsi completamente dalla mia bocca mi mordicchia il labbro inferiore.
Poi ci alziamo e mi cinge la vita con un braccio.
Si gira verso di me, e questa volta sono io che sto per mettermi sulle punte e baciarlo, quando sentiamo il suo cellulare suonare.
Guarda me e poi il cellulare, con sguardo colpevole e di scuse.
Io gli sorrido e con un gesto della testa gli indico il cellulare, dicendogli con lo sguardo di rispondere.
Lui sbuffa, poi sposta le sue mani dai miei fianchi e io le mie braccia dal suo collo, e va a rispondere.
<<Sì sì, glielo chiedo>> dice mentre si gira verso di me.
<<Vuoi rimanere a cena?>> mi domanda.
<<No grazie>> rispondo sorridendo.
<<Sicura?>> mi domanda speranzoso.
<<Sicurissima>> dico annuendo.
<<Daiii>> insiste, con sguardo supplichevole.
Scuoto la testa e lui ci rinuncia.
<<Ha detto di no>> dice sbuffando.
<<Sìsì... a dopo... ciao>> saluta e riattacca.
<<Erano i miei>> dice.
<<Perché non vuoi rimanere a cena?>> mi domanda poi.
<<Non disturbi mica, anzi>> aggiunge.
<<Nono, grazie lo stesso>> dico mentre mi avvicino a lui e lo bacio.
Quando mi stacco guardo il cellulare, e trovo dei messaggi di Katy, delle altre e uno di mio padre, dove mi dice che sta arrivando.
Me l'ha inviato mezz'ora fa, quindi vuol dire che ora è qua e che purtroppo devo andare.
<<Dev, devo andare>>
<<Di già?>> chiede triste guardando l'ora.
Annuisco.
Si avvicina, ci abbracciamo e ci baciamo.
<<Ciao amore>> lo saluto.
<<Ciao piccola... ti amo>> mi saluta.
<<Anch'io>> gli rispondo, poi mi giro e me ne vado, anche se vorrei stare ancora con lui... mi manca già.

The best friend of my best friends   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora