Capitolo 51

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Dopo due mesi...
Finalmente un sabato a casa da scuola. Scendo in cucina a fare colazione e intanto decido di guardare un po' di televisione.
Mentre sto inzuppando un biscotto nel mio caffè latte ancora caldo qualcuno suona il campanello.
<<Chi va ad aprire?>> urlo, ma nessuno mi risponde.
Poi ricordo.
Mia madre e William sono usciti stamattina presto, Gio è rimasto a dormire da Katy e Lorenzo è da sua nonna.
Mi alzo e vado ad aprire, domandandomi chi possa essere a quest'ora del sabato mattina.
Apro la porta e una chioma di capelli biondi mi abbraccia.
<<Ciao Ari>> dice una voce familiare mentre scioglie l'abbraccio e si avvicina ad un ragazzo.
<<Ciao Ari, ti sei appena svegliata?>> mi domanda il ragazzo.
Anche lui ha la voce familiare.
Annuisco e poi li riconosco e rimango sorpresa.
<<Silvia, Michele>> li abbraccio entrambi.
<<Che ci fate qui?>> domando, quando collego il tutto.
<<E lei è mia figlia>> sento dire da mia madre mentre mi indica.
Una donna e un uomo mi guardano e mi sorridono.
<<Piacere Ariana, noi siamo Letizia e Marco>> si presenta la donna.
<<Mentre loro sono i nostri figli, S...>>
<<Silvia e Michele>> termino io la frase per lei.
<<Esatto>> risponde Marco.
<<Ma come...?>> inizia a domandare Letizia, ma viene interrotta da Michele.
<<Ti ricordi di quelle due ragazze che ho conosciuto circa due anni fa al mare? Ecco, una è lei>>
<<E l'altra è la mia migliore amica>> continuo io per lui.
<<Mentre voi come vi conoscete?>> chiede a questo punto Silvia.
<<Io e William andavamo alla stessa università>> le risponde Marco.
<<Mentre io e Letizia ci siamo conosciute alle superiori, prima che lei si trasferisse>> continua mia madre.
Annuiamo e mi sposto dalla per far entrare gli altri.
<<Andiamo in camera mia?>> chiedo a Silvia e Michele, mentre i nostri genitori si siedo sul divano.
Annuiscono e saliamo.
<<Quanto vi fermate?>> gli domando una volta esserci seduti sul letto.
<<Domani ripartiamo>>
<<E dove state nel frattempo?>>
<<Da te>> risponde Silvia.
Sorrido.
<<Katy?>> chiede Michele.
<<Credo che stia ancora dormendo>> rispondo, mentre mi immagino lei e Gio dormire assieme.
<<Ok, allora non disturbarla>> dice Silvia.
<<Mi va di andare a fare un giro?>> propongo.
Annuiscono.
Scendiamo al piano terra ed usciamo.
<<Non sapevo che si conoscessero i nostri genitori>> rompe il silenzio Silvia, una volta fuori dalla via.
<<Le nostre madri>> la correggo.
<<Non è tuo padre?>> mi domanda stranita.
Scuoto la testa.
<<Scusami...>> abbassa la testa mortificata.
Sto per rassicurarla quando mi suona il telefono, interrompendo questa situazione imbarazzante.
<<Pronto?>> rispondo senza nemmeno guardare chi sia.
<<Ok arriviamo>> riattacco.
<<Era Katy e mi ha detto di andare da lei>> spiego a Silvia e Michele, che mi stanno guardano confusi ma incuriositi.

<<Ari che ne dici se stasera andiamo al cinema a vedere quello?>> domanda Silvia, indicando un cartellone pubblicitario sopra a cui è stampato un film uscito ieri.
Sto per dirle che accetto, quando mi ricordo che stasera proprio non posso.
<<In realtà io dovrei già uscire con gli altri miei amici>>
<<Scusate>> abbasso la testa.
<<Tranquilla Ari, ti capiamo>> cerca di rassicurarmi Michele, ma improvvisamente mi viene un'idea.
<<Volete venire con noi?>> domando.
<<Ma no, tranquilla>> si affretta a rispondere Michele.
<<Io sì>> risponde Silvia subito dopo.
<<Perfetto, allora venite con me e Katy>>
Silvia sorride, mentre Michele sbuffa rassegnato.

<<Dici che mi sta meglio questo o quello?>> mi domanda Silvia mostrandomi due vestiti.
Uno è nero con i fianchi in pizzo.
L'altro è bianco con una cordina, anch'essa bianca, in vita.
<<Ti stanno benissimo entrambi, però secondo me è meglio quello...>>
<<Siete pronte?>> mi interrompono Michele e Gio bussando alla porta.
<<Non ancora>> urla Silvia.
Li sentiamo sbuffare fuori dalla porta.
<<... quello nero>> termino la frase, indicando il vestito.
Mi ringrazia e finiamo di prepararci.
<<Finalmente>> esclamano i ragazzi quando usciamo.
Alziamo gli occhi al cielo e saliamo in macchina.
<<Ci vediamo direttamente là?>> mi domanda mio fratello mentre andiamo a prendere Katy.
<<Si>>
<<Strano che non vai là con Cam>> scherza Gio.
<<Strano che tu e Katy venite>> rispondo zittendolo.
Di solito quando andiamo in qualche discoteca Katy e Gio non vengono con noi.
"Troppo casino" rispondono sempre, ma sappiamo che in realtà è perché non vogliono litigare, essendo gelosi l'uno della'altra, e allora ne approfittano per stare un po' da soli.
<<Ciaoo, da quanto>> la voce di Katy invade la macchina mentre una chioma chioma abbraccia velocemente Michele e Silvia, per poi passare a me ed infine a Gio.
<<Pronti per stasera?>> ci domanda Katy, soprattutto rivolgendosi a Michele e Silvia, girandosi verso i sedili posteriori.
Annuiamo tutti e tre mentre Katy inizia a bombardarci con altre domande.
<<Amore>> mi saluta Cam quando raggiungiamo gli altri all'internoentriamo, baciandomi.
Contraccambio e saluto tutti.
<<Cam, Dav, Clara, Lena, Lucas, Linda e Davide loro sono Silvia e Michele>> li presento.
Tutti vanno subito in pista, mentre io rimango al tavolo con Cam, Lena e Lucas.

<<Andiamo?>> domanda Katy.
<<Io aspetto Cam>> dico.
<<Ti faccio compagnia>> mi propone Michele, mentre Katy e Silvia iniziano ad andare verso il centro città.
Oggi dopo pranzo Michele e Silvia ripartono, quindi abbiamo deciso di fare un ultimo giro tutti insieme.
Quando le mie due amiche svoltano l'angolo e rimaniamano da soli Michele si avvicina a me, mi alza il mento e mi guarda negli occhi.
<<Sei bellissima>> dice, per poi appoggiare le sue labbra sulle mie.
In quel momento arriva Cameron e vede tutta la scena.
Io allontano Michele spingendolo via, ma Cam sta già andando via.
Corro da lui.
<<Cam...>> lo chiamo quando lo raggiungo, appoggiandogli una mano sulla spalla.
Ma lui se la toglie subito, si ferma e si gira verso di me, guardandomi in faccia.
È incazzato.
<<Cosa vuoi?>>
<<Spiegarti quello che è successo>>
<<Ho già visto abbastanza>>
<<No Cam ascoltami, credimi non è come sembra>>
<<E come fa a non esserlo? Non sono cieco>>
<<Davvero, non è così...>>
<<Ah no? Non era un bacio quello?>> alza le sopracciglia.
<<Si ma...>>
<<Ecco, è come sembra>>
<<Ma lo sai che non è così>>
<<Se se>>
È un attimo e perdo il controllo.
<<È inutile che ti spieghi le cose come stanno, tanto non mi ascolteresti>> gli dico, mentre me ne vado.
<<Ah si? Io non ti ascolterei? Considera tutto questo finito!>> mi urla intanto che mi allontano.
Sento le lacrime scendere, serro i pugni ed inizio a correre.
È finita.
Tra noi è finita.
Arrivo a casa mia, entro nella mia camera chiudendomi la porta alle spalle e mi butto sul letto affondando il viso nel cuscino.
E proprio quando tutto sembra andare per il meglio, ecco che litighiamo e ci lasciamo.
Ma perché?
Perché non possiamo stare tranquilli un attimo?
In questo momento niente può tirarmi su di morale.
Accendo il cellulare... ed ecco come schermata una foto di me e Cameron.
Lo lancio dall'altra parte della stanza e scoppio a piangere sul letto.
Non può essere.
L'ho perso un'altra volta!

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