Capitolo 22

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Pov's Katy
<<Dici che sto bene così?>> chiedo ad Ari.
Oggi esco con Louis, quindi ho invitato qua la mia migliore amica per aiutarmi.
Sono nervosa, so che combinerò qualcosa che mi metterà in imbarazzo davanti a lui, al ragazzo che mi piace.
<<Sì, secondo me va benissimo>> dice.
Mi guardo allo specchio.
I nostri genitori sono amici e hanno deciso di andare a mangiare in un ristorante, siccome è da tre anni che non li vediamo.
E non vogliono che mi vesta come il solito, cioè jeans e felpa o maglietta, ma con un vestito.
Ne indosso uno nero, che arriva alle ginocchia, la gonna ha delle pieghe verticali.
Il corpetto finisce in un top con scollatura a cuore ed è coperto con del pizzo, sempre nero, che termina con delle maniche lunghe.
Ai piedi indosso degli stivaletti neri con un po' di tacco.
I capelli li ho lasciati cadere sulle spalle.
<<Ora il trucco>> dice Ari, facendomi sedere.
Mi applica un leggero ombretto grigio chiaro, un filo di eyeliner e il mascara.
<<Le labbra lasciale così, altrimenti è troppo>> mi dice Ari.
<<Sìsì, e tanto andrebbe via se mangio, quindi sarebbe inutile>>
<<Esatto>> concorda lei.
<<Sei pronta?>> sentiamo urlare mia madre.
<<Sì>> le rispondo, mentre andiamo verso la porta.
<<Ma Claudio?>> domando, non vedendo il mio fratellone.
<<Va con la sua auto, dopo esce con Noemi>> mi risponde mia madre.
Quindi mio fratello esce con la sua ragazza e mi abbandona con Louis e sua sorella Elisa? Ok, figure di merda assicurate.
Guardo la mia migliore amica preoccupata, e lei mi sorride per rassicurarmi che andrà tutto bene. Spero che abbia ragione.
Mi avvicino a lei.
<<Buona fortuna con Dev>> le dico, facendole l' occhiolino.
<<E a te con Louis>> risponde lei.
Ci abbracciamo, poi sale in macchina e parte.
Vado anch'io in macchina e partiamo.
Arriviamo davanti ad un ristorante, parcheggiamo e scendiamo.
All'entrata troviamo Claudio, Louis, Elisa e i loro genitori ad aspettarci.
Entriamo e ci sediamo.
Io sono davanti a Louis, vicino a Claudio.
I nostri si mettono a parlare tra di loro.
<<Perché non sei venuto con loro?>> domanda Elisa a Claudio, riferendosi a me e ai nostri genitori.
<<Perché dopo esco con Noemi>>
<<Chi sarebbe Noemi?>> le domanda curiosa.
Elisa è la più piccola di noi, ha sette anni ed è ancora alle elementari.
<<Lascialo in pace>> Louis interrompe la sua serie di domande.
<<Tranquillo Lou, non mi sa fastidio>> la difende mio fratello.
<<È la mia ragazza>> risponde poi alla domanda di Elisa.
Lei in risposta fa un fischio, e sta per dire qualcosa, ma viene interrotta dal cameriere che ci lascia i menù.
Ne prendiamo uno a testa e decidiamo cosa ordinare.

Finto di pranzare Claudio ci saluta e va, mentre noi decidiamo di andare a fare un giro al lago.
Parcheggiamo vicino ad un parco giochi e appena scendiamo dalle macchine Elisa corre verso le altalene, mentre i nostri genitori si siedono su una delle panchine.
<<Katy, andiamo a fare un giro?>> mi chiede Louis.
<<Sì dai, non ho voglia di stare lì seduta a guardare il lago>> dico mentre mi alzo.
Appena i nostri non ci vedono Louis mi prende per mano.
Mi giro verso l'altro lato nascondendo la mia faccia, che ora è bordeaux, coi capelli.
<<Gelato?>> mi domanda quando passiamo davanti ad una gelateria.
Annuisco sorridendo.
Entriamo.
<<Due coni, uno gianduia e fragola, mentre l'altro...>> guarda me per sapere come lo prendo io.
<<Cocco e vaniglia>> rispondo.
La gelataia ci da i nostri coni, Louis paga ed usciamo.
<<Quanto ti devo?>> gli domando.
<<Te lo offro io>>
<<Ma non...>> non riesco a finire perché mi interrompe.
<<Non posso neanche più offrire un gelato ad una mia amica?>>
Amica. Ecco cosa sono io per lui.
Quando pronuncia quella parola il mio cuore riceve un colpo.
Ma che pensavo? È ovvio che mi vede così, come un'amica e nulla di più.
<<Sì, grazie...>> dico quasi a bassa voce e delusa.
Ci sediamo su una panchina e finiamo di mangiare il gelato.
Quando mi alzo per buttare la carta mi blocca, va lui, e quando torna mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi.
La afferro e mentre mi alzo inciampo nelle stringhe delle mie scarpe, che non mi ero accorta che si erano slacciate.
Per evitare che cada Louis mi afferra dietro la schiena con l'altra mano e mi attira a sé.
Siamo vicinissimi, i nostri visi a pochi centimetri di distanza.
<<G-grazie...>> dico imbarazzata, mentre guardo per terra.
Con una mano gira il mio mento e mi guarda negli occhi.
<<Figurati>> risponde sorridendomi.
Dio, quanto vorrei baciarglielo quel sorriso.
<<Non ti avrei mai lasciata cadere>> aggiunge sussurrando.
Poi è questione di un attimo.
La sua bocca è sopra alla mia.
Il mio cuore fa le capriole.
E dopo aver realizzato ciò che sta succedendo ricambio il bacio.
Sento che sorride, poi mi chiede l'accesso, che io permetto, e le nostre lingue si muovono sincronizzate in una danza tutta nostra.
<<Quindi... che ne dici se... ci mettessimo insieme?>> mi domanda imbarazzato Louis, quando ci stacchiamo.
<<Direi che sarebbe fantastico>> gli rispondo baciandolo.
Passiamo tutto il pomeriggio insieme.

Arrivata a casa vado in camera mia, mi sdraio sul letto e decido di chiamare Ari, per raccontarle di me e Louis.
<<Pronto?>> sento rispondere.
<<Ariii>> la saluto io.
<<Katyyyy>> mi saluta la mia migliore amica, quando mi riconosce.
<<Com'è andata con Louis?>> mi domanda poi.
<<Benissimo>> le rispondo, cercando di mascherare una voce ancora al settimo cielo.
<<Parla>> mi ordina lei, che ha capito che nascondo qualcosa.
Me la immagino con una faccia serissima e da finta minacciosa, con gli occhi ridotti in due fessure.
Mi viene da ridere a pensarla così.
<<Ci siamo fidanzati>>
<<Oddio>> urlacchia.
<<E tu con Dev?>> cerco di sviare il discorso.
<<Okok, ho capito, mi racconterai un'altra volta di te e Louis... comunque con Dev ci sono novità... cioè, non è niente di che... almeno credo>> ha una voce strana quando parla di Dev.
<<Racconta>>

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