Capitolo 7

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È già venerdì.
Stasera andiamo quasi tutti al cinema.
Suona la campanella, e scendiamo.
Solo che siamo usciti dopo le altre classi, per evitare l' ingorgo.
Stiamo scendendo le scale, e io inciampo... e cado, letteralmente.
Tutti si mettono a ridere, compreso Dev.
Mentre io sono diventata rossa per l'imbarazzo.
Che figura di merda!
Lena mi aiuta a tirarmi su, mentre io mi sono anche fatta male.
Sono degli stronzi a ridere.
Oggi non prendo il pullman, perché mi vengono a prendere in macchina.
E con me viene Giusy, visto che tanto passiamo per il suo paese.
Quando salgo, e mio padre mi chiede com'è andata la scuola, gli rispondo che è andata male, perché sono caduta delle scale.
Sia lui che Giusy si mettono a ridere.
Uffa!
Dopo non molto che Giusy è scesa, io arrivo a casa mia.
Dopo mangiato, faccio un po' di compiti.
Poi esco a fare un giro, mettendomi gli auricolari.
Mentre torno vado a sbattere contro Helen.
<<Scusa Helen>> dico mentre tolgo le cuffie.
<<Tranquilla, io non sono come Albert e Miriam, anzi, abbiamo appena litigato... ora non siamo più amici!>> mi dice.
<<Vuoi venire a fare un giro con me Ari?>> aggiunge poi.
Guardo l'ora e vedo che tra non molto devi prepararmi per andare al cinema.
<<Io ora dovrei andare a casa>> le dico.
<<Ti accompagno>> mi risponde.
Durate la strada di ritorno mi ha parlato del litigio che ha avuto con gli altri due.
Lei non voleva più pettegolare per crearsi così solo nemici.
Mentre agli altri due non importa, e quindi si sono divisi.
Ora Helen è in ogni loro pettegolezzo.
Poverina, un po' mi dispiace per lei.
Ora mi sto preparando.
Ho messo su un paio di jeans strappati e una maglietta a maniche corte americana, un po' corta, e sotto la maglietta una canottiera bianca.
Salgo in macchina e partiamo.

Quando arrivo, vedo che non ci sono tutti.
Sono in anticipo.
Scendo dalla macchina e vado da Matilde.
Dopo esserci salutate, arrivano Jo, Davide, Giovanni (uno dalla mia classe, al quale tutte le ragazze della scuola corrono dietro), Giusy, Lena e Clara.
Mancano solo Dav e Dev.
Dopo circa cinque minuti vediamo arrivare una macchina, dalla quale scendono Dev e Dav.
Li salutiamo ed entriamo.
Prendiamo i biglietti, che sono dieci in totale, e dopo everli mischiati, perché nessuno voleva stare vicino a qualcuno che conosce meno degli altri, li prendiamo.
<<Fila D, posto 14>> leggo il mio.
<<Fila D, posto 15>> legge Dev.
Ci guardiamo sorridendo.
Andiamo a prendere i popcorn e da bere.
Quindi entriamo nella sala, che è ancora deserta.
Dev mi prende per un braccio e saliamo.
<<Perché mi tieni per un braccio?>> gli chiedo.
<<Perché non voglio che cadi ancora dalle scale>> mi risponde, facendo diventare rossa me è facendo ridere gli altri.
Lascio passare prima Dev, poi passo io.
Vicino a me, oltre a Dev, si è seduta Lena.
Sullo schermo compare la scritta Buona visione, e subito dopo le luci si spengono e parte la proiezione del film.
Durante l' intervallo ho finito i popcorn, quindi mi alzo a buttare il cartone.
Ma ovviamente oggi non è la mia giornata... perché cado ancora dalle scale.
Mi rialzo facendo finta di niente, e quando torno quegli stronzi stanno ancora ridendo.
Li fulmino con lo sguardo, ma poi rido anch'io.
Siamo appena riusciti a smettere di ridere che ricomincia il film.
Finito il film usciamo.
Dev mi prende ancora per un braccio, e Dav per l'altro.
<<Non ce n'è bisogno>> dico.
<<Lasciatemi>> li ordino poi.
Loro mi lasciano, ma dopo non molto inciampo, e sarei caduta, se non mi avessero presa al volo.
<<Sicura che non ce n'è bisogno?>> mi dicono sia Dav che Dev.
<<In effetti, ripensandoci...>> dico.
Usciamo e ci sono già tutti i genitori degli altri, ma mia madre ovviamente è in ritardo.
<<Uffa, mia madre è sempre in ritardo>> dice Dav.
Meno male, non sono l' unica.
Stiamo aspettando che vengono a prenderci, e siamo in quattro.
Arriva una macchina.
È la madre di Lena.
<<Ricordatevi della partita di domani pomeriggio>> ci ricorda.
Annuiamo tutti e tre.
Ci salutiamo, poi lei va in macchina e parte.
Siamo rimasti io, Dev e Dav.
<<Scusa, ma è sempre così>> dice Dav a Dev.
Ma non abitano abbastanza lontani quei due?
<<Ma non abitate lontani voi?>> chiedo.
<<Sì, ma sto da Dav a dormire>> dice Dev.
<<Ma ti rendi conto? Dev resta lì da me!>> dice Dav, facendo lo scemo.
Vedo arrivare una macchina.
È la macchina bianca di mia madre.
Saluto Dev e Dav, e salgo in macchina.

Il giorno dopo, sul pullman, mi arriva un messaggio da Dev:

Sei caduta ancora dalle scale? Hahaha

No! ;p

Arrivo a scuola, e vedo Lena che è nervosa a dir poco.
Sembra che abbia bevuto un litro di caffè.
<<Agitata?>> le chiedo.
<<Molto>> mi risponde.
Dopo scuola, noi invitati alla partita corriamo subito fuori da scuola.
Mia madre è venuta a prendermi, e porta a casa anche Katy e Valery, già che c'è.
E loro due fanno fatica a starmi dietro.
Vedo Dav che si sta preparando a salire sul pullman.
<<Attenta a non cadere>> mi dice ridendo.
In risposta gli faccio il terzo dito, attraverso la strada e salgo in macchina.
<<Katy e Valery?>> domanda mia madre.
<<Eccoci>> dice Valery.

Dopo che sono scese vado a casa a mangiare, e prepararmi per la partita.
Arrivo là in anticipo.
Sto per andare a sedermi, quando qualcuno mi chiama.
Alzo lo sguardo e vedo che è Dev.
Mi fa cenno di andare da lui, e io ci vado.
<<Ti ricordi vero che devi sederti vicino a me?>> dice evidenziando il devi.
Ora mi torna in mente, non mi ricordavo più.
Ops.
<<Sì, sì>> mento.
Dopo non molto arrivano anche gli altri.
Dopo circa cinque minuti inizia la partita.
Tocca a Lena battere.
Noi iniziamo già a fare il tifo.
Quando l'altra squadra ribatte, Lena corre in attacco, facendo un punto.
Ci alziamo tutti in piedi ad applaudire e urlare.
Dopo che mi sono seduta, vedo quelle dell' altra squadra... che sono quelle del mio paese.
Tra loro c'è Miriam.
Allora ogni volta che segnano Lena e le sue compagne di squadra, tifo ancora più forte.
E Miriam, che mi ha notata, mi guarda sempre più male.
Alla fine hanno vinto Lena e la sua squadra.
E ho scoperto dopo che era una finale.
Avrei tenuto a loro lo stesso.
Il resto della serata l'abbiamo passata a festeggiare.
Lena poi, è al settimo cielo.
Quando, più tardi vado a dormire, mi addormento col sorriso.
Sta andando tutto alla grande.

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