Capitolo 30

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Sono sul mio letto a studiare quando mi suona il cellulare.
<<Pronto?>> rispondo.
<<Ciao>> riconosco la voce di Cameron.
<<Ehi>>
<<Hai per caso sentito Katy?>> mi chiede.
È agitato.
<<No, perché?>>
<<Non mi risponde né ai messaggi né alle chiamate>>
Stano, non è da lei.
<<Provo io>>
<<Fammi sapere>>
<<Ok, a dopo>>
<<A dopo>> chiude la chiamata.
Provo a chiamare Katy, ma non mi risponde.
Vado su WhatsApp e vedo che il suo ultimo accesso risale ad ieri.
Richiamo Cam.
<<Cameron non risponde neanche a me>>
<<Ok, grazie>> chiudo la chiamata.
Chiudo il libro, mi alzo dal letto, sistemo un attimo i capelli, metto le scarpe, prendo il cellulare ed esco.
Non è da Katy non rispondere o non andare sui social, così ho deciso di andare da lei.
Arrivo a casa sua e busso.
Sento che arriva qualcuno ad aprire la porta, e vedo che è sua madre.
<<Buongiorno...Katy?>> le domando.
<<In camera sua>> mi risponde scostandomi per farmi passare.
Vado davanti alla porta della stanza della mia migliore amica e busso.
<<Lasciami in pace>> urla.
<<Sono io, Ari>> dico, sperando che apra.
Sento che si alza, viene verso la porta e fa girare la serratura.
Quando la vedo cambio espressione, da sorridente a seria.
Ha gli occhi rossi e lucidi dal pianto.
Mi prende per mano e mi fa entrare in camera, poi si richiude la porta alle spalle.
<<Cos'è successo?>> le domando.
<<Louis>> riesce a dire tra un singhiozzo e l'altro.
<<Che ti ha fatto?>>
<<Mi ha lasciata>> sussurra per poi riscoppiare a piangere.
La abbraccio e lei fa lo stesso.
Stiamo così per un po', intanto che lei si sfoga piangendo sulla mia spalla io la stringo sempre più forte a me.
<<Grazie>> dice appena ci stacchiamo.
<<Per cosa?>>
<<Per aver capito che c'era qualcosa che non andava ed essere venuta da me>>
La riabbraccio.
<<Scusa>> mi sussurra appena ci stacchiamo.
<<Per...?>>
<<Ti ho bagnato la spalla>>
<<Non ci pensare, non mi interessa, preferisco che ti sfoghi>>
Mi sorride.
Poi prende il suo cellulare e me lo passa.
<<Leggi la chat con lui>> dice.

Katy ti devo dire una cosa

Mi devo preoccupare?

Cosa?

È già da un po' che te lo dovrei dire, ma non sono mai riuscito

Cosa?

Ti lascio

Perché?

Non ti amo più

...

?

Oltre a non avermelo detto prima e tenermelo nascosto non hai avuto neanche il coraggio di dirmelo in faccia

Già
E neanche di scrivetelo... fino ad oggi

Bugiardo e fifone wow, mi chiedo come ho fatto a starti insieme

Bugiardo?

Quando?

Non mi hai detto la verità fin da subito

Te l'ho detto il perché

Da quanto? Da quanto mi stai mentendo?

Da tre settimane più o meno

TRE?! E perché non me lo hai detto subito?

Ti ho già risposto a questa domanda

Senti vaffanculo

<<Non ti ha più risposto?>>
<<Non lo so, l'ho bloccato>>
<<Mi dispiace>>
<<Anche a me>> dice iniziando a piangere.
<<Come ho fatto a stare con uno stronzo così?>> domanda poi, passandosi le mani sulla faccia per asciugarsi le lacrime mentre guarda il soffitto.
<<Su non pensarci>> le dico abbracciandola.
<<So come tirarti su di morale>>
<<Come?>> mi chiede lei scettica.
<<Prima di tutto>> inizio avvicinandomi a lei.
<<Solletico>> concludo.
Finalmente scoppia a ridere.
<<Basta>> riesce a dire tra una risata e l'altra.
<<Cambiati dai che usciamo>> le dico appena si riprende.
Annuisce.
Mette un paio di jeans e una felpa grigia.
Prendo l'eyeliner e glielo metto, poi le metto un po' di mascara.
<<Dove andiamo?>> mi domanda quando usciamo.
<<Fidati di me>> le rispondo.
In realtà non so anch'io dove andare, ma mi sto facendo venire in mente qualcosa.
<<Che ne dici di un bel gelato?>> le domando quando arriviamo davanti ad una gelateria.
<<Ok>> mi risponde.
Entriamo.
<<Due gelati>> dico al gelataio.
<<Uno gianduia e panna, l'altro yogurt e cioccolato fondente>> ordino.
<<Ecco>> me li passa.
Pago ed usciamo.
<<Ti va di vedere un film?>> le domando, mentre lecco il cioccolato.
Annuisce.
<<Cinema o casa?>> mi domanda.
<<A casa mia>>

<<Che genere vuoi vedere?>> le domando.
<<Vanno bene tutti>> mi risponde.
Opto per un comico.
Prendo patatine e pop-corn, ci mettiamo sul divano e lo faccio partire.
Ridiamo come delle matte per tutto il tempo.
Quando finisce il film è già sera.
<<Katy ti va di rimanere a dormire?>> le domando.
<<Intendi pigiama party?>> mi chiede.
Annuisco.
<<Certo>> mi risponde facendo un urletto.
<<C'è solo un problema>>
<<Quale?>>
<<Non ho il pigiama>> mi fa notare.
<<Tranquilla, te ne presto uno dei miei>> dico prendendognene uno.
Mi ringrazia e ci mettiamo in pigiama.
<<Funziona il computer?>> mi chiede.
Annuisco.
Ci sdraiamo sul letto, mettiamo il computer centrale e cerchiamo qualche video divertente su YouTube.
Dopo non molto lei si addormenta.
Spengo il computer e lo appoggio per terra.
<<Buonanotte sorella>> le sussurro prima di addormentarmi.
Ho detto sorella perché lei lo è per me.
C'è sempre nel momento del bisogno, non solo del divertimento.
È il mio punto di riferimento ed il mio rifugio.
Senza di lei non so come avrei fatto e farei ad affrontare tutto quello che mi succede, sia in positivo che in negativo.
Se dovessi perderla sarebbe come perdere una parte vitale di me.
Perché il nostro rapporto è uno di quelli che va oltre all'amicizia.
È sorellanza.

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