Capitolo 5

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Ore 06:30, 05 Giugno

Pov's Marlene

"Ed è così che ricordiamo il nostro caro amico e compagno di avventure Nathan Maloley..." Dice il prete. Tutti, piangono, siamo intorno ad una bara e tutti vestiti di nero. Sam piange senza sosta mentre i ragazzi mettono dei fiori sulla bara. Nonono non può essere successo, non può accadere davvero. "MARLENE!!!" Sento la voce di Nate, Nate? Lui è nella tomba... È ancora vivo! Continua ad urlare mentre io mi getto per terra iniziando a togliere la terra che avevanobuttato sulla bara. "Nate amore ti libero io!" Dico gettandomi nella fossa dove si trova la bara mentre tutti continuano a buttarmi addosso terra. "Aiutami Sam!" Urlo cercando di aprire la bara. Sento graffiare e dare pugni e non mi fermo. Tutto smette; Nate non si dimena più così mi fermo guardando verso l'alto e vedendo solo terra. "Oddio nono! Aiuto!!!" Urlo ancora scavando mentre mi sento soffocare, la terra non mi fa respirare; mi sento mancare l'aria. Inizio a tossire ancora e ancora fino a che non rimango senza ossigeno nei polmoni.

Mi sveglio di scatto urlando. "Marlene calmatiche succede?" Chiede Devon. "Nate... Dov'è? Come sta?" Dico nel panico più totale. "Hey rilassati, va tutto bene... Il tuo amico infermiere è passato ieri sera ma tu dormivi profondamente quindi abbiamo evitato di svegliarti." Dice con tono calmo. "L-l'operazione è andata bene?" Chiedo. "Sì, sono andato a trovarlo io stesso questa mattina..." Risponde sorridendo. "Come sta? È sveglio?" Chiedo ancora. "Non è ancora sveglio ma il medico ha detto che l'intervento è andato benissimo e che dovrebbe svegliarsi... Tra un paio di ore." Risponde guardando l'orologio che porta sempre al polso. "Voglio andare da lui..." Dico provando ad alzarmi. "Frena frena... Prima mangia qualcosa, ieri sei stata molto male..." Dice porgendomi una brioche, la addento mangiando velocemente per poi dire con la bocca ancora piena:"Finitooo!" Devon ride e poi prende la sedia a rotelle. Mi porta in una stanza simile alla mia dove ci sono tutti i ragazzi seduti vicino al letto dov'è disteso Nathan. "Marlene..." Sussurra Chris abbracciandomi. "Hey..." Dico ricambiando l'abbraccio. "Novità?" Chiedo avvicinandomi al lettino. "No..." Dice Marcus. Sam tiene la testa bassa chiuso nel suo mondo. Mi avvicino alla mano di Nate accarezzandola e tenendola stretta nella mia dolcemente. "Andiamo Nate... Svegliati..." Sussurro e come se mi avesse sentito si sveglia, non nel modo tranquillo che tutti ci aspettavamo ma urlando e dimenandosi; la mano che prima stringevo adesso si dimena colpendomi in volto e facendomi cadere dalla sedia. "Nate sta calmo!" Dice Sam cercando di calmarlo, lui guarda le sue gambe, immobili come fatte di marmo. Nono, non può essere... Arrivano due medici che gli iniettano della morfina facendolo quasi placare. Io rimango ferma immobile guardando il suo sguardo assente e le sue gambe prive di movimento. "Nate..." Sussurro piano guardandolo, lui guarda me e la sedia a rotelle con sguardo sconvolto e continua ad urlare, non proferisce parola e continua ad urlare e disperarsi mentre gli altri cercando di calmarlo. Alla fine si placa del tutto, forse a causa della morfina, e si distende nel letto con il viso divorato dalla paura. "Nate? Parlami ti prego..." Dico avvicinandomi a lui quasi in lacrime. Lui mi guarda per poi chiudere gli occhi." Nate cazzo! Guardami!" Urlo in lacrime. "Marlene andiamo..." Dice Sam allontanandomi da lui. "Nono lui ha bisogno di me..." Dico allungando la mano verso il suo corpo immobile. Ritornata in stanza il mio medico mi visita per l'ultima volta prima di dirmi che sono stata appena dimessa. "Adesso andiamo da lui..." Dico a Sammy che non mi ascolta minimamente. "Prima andiamo a casa e poi torneremo qui, ok?" Mi chiede ed io annuisco. In lontananza vedo Ed che mi sorride. "Finalmente via da qui, vero?" Dice sistemando delle cartelle azzurrine. "Già..." Dico sorridendo leggermente. "Ci si vede in giro... Magari non fra queste quattro mura." Dice. "Certo, ciao e grazie di tutto..." Dico io mentre ci allontaniamo. "Chi era?" Chiede Sam. "Oh nulla un infermiere che mi ha aiutata un paio di volte..." Dico mentre arriviamo davanti alle porte scorrevoli. "Non mi piace quel tipo... Sembrava ci stesse provando con te." Dice con la fronte corrugata. "Sammy sei sempre il solito geloso, non ci stava provando e poi non lo considererei mai in quel modo..." Dico uscendo dall'ospedale con le stampelle. L'aria fresca mi solletica il viso e il sole mi riscalda, mi sento di nuovo viva. Arrivata all'auto salgo e tutte le scene mi ritornano in mente, Devon sta mettendo in moto quando lo blocco. "Nono, voglio scendere..." Dico in preda al panico. "Hey hey Marlene rilassati, sono qui con te..." Dice Sam stringendomi la mano. "Nono voglio scendere, non è sicuro... Io... Nono fatemi scendere..." Dico quasi in lacrime. "Hey, chiudi gli occhi e appoggia la testa al mio petto ok?" Dice Sam cercando di tranquillizzarmi. Chiudo gli occhi sentendo il cuore di Sammy battere nella sua gabbia toracica. "Va tutto bene..." Dice accarezzandomi i capelli, penso a qualcosa di diverso, qualcosa di differente al fatto che sono in auto e che le auto non sono sicure... "Hey siamo arrivati..." Dice Sam stampandomi un bacio sulla fronte. "C-cosa?" Dico alzandomi di scatto. "Hai sentito bene, eccoci a casa!" Dice uscendo dall'auto e aiutandomi a camminare verso casa. "Ricordo come se fosse ieri quando Devon e Maya mi hanno adottato, abbiamo legato subito..." Dico sorridendogli. "Già, se non fossi stata mia sorella saresti stata la mia ragazza." Dice facendomi l'occhiolino. "Nei tuoi sogni magari..." Dico dandogli una scherzosa pacca sulla spalla. "Sì certo... Ti saresti innamorata di me alla follia!" Dice orgoglioso. "Scusa Sammy non sei il mio tipo..." Dico ridendo. "Mi stai davvero friendzonando?" Dice toccandosi il petto con sguardo ferito. "Hey possiamo essere fratello e sorella." Dico ridendo. "Non ci credo, sono così sfigato da essere friendzonato dalla sorella!" Dice disperato mentre io rido. Entriamo a casa e non è cambiato nulla ma sento una sensazione, come se fossi mancata da chissà quanto tempo. Vado lentamente non camera mia trovando tutto perfettamentein ordine come se nulla fosse successo in questi giorni; i miei vestiti sono ancora sulla sedia e le scarpe con il tacco ancora nell'angolo nascosto della stanza. Mi distendo sul letto ricordando i giorni in cui Nate aveva dormito con me, mi sembra quasi una vita fa, come se fossero trascorsi 1000 anni. "Hey sister!" Dice Sam entrando in camera. "Tutto ok?" Mi chiede sedendosi affianco a me. "È solo che... Mi manca!" Dico tra i singhiozzi. "Hey lo so, ma vedrai... Visto che oggi si è svegliato? Domani chissà potrebbe anche tornare come prima!" Dice abbracciandomi. "Riposati un po' ok? Sono stati dei giorni molto duri per te..." Dice incastrandomi in uno dei suoi teneri abbracci in cui ti perdi nella sicurezza delle sue braccia da fratello maggiore. "Grazie..." Dico guardandolo. "Tutto per la mia piccola sorellina..." Dice scompigliandomi leggermente i capelli.

Not Ordinary 2|| Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora