Capitolo 17

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Ore 07:00, 25 Agosto

Pov's Marlene

Mi alzo distrutta, come quasi ogni mattina da giorno 20 a questa parte. Non sto bene, sto malissimo ma nessuno se ne accorge. Vado in bagno per darmi una rinfrescata e quando tolgo il pigiama per entrare in doccia mi vengono i brividi, brividi al sol pensiero di quello che quell'uomo mi ha fatto... Non c'era nessuno per le strade e lui continuava a toccarmi, pensandoci mi salgono i conati di vomito; gli avevo urlato almeno una ventina di volte che ero incinta ma non gli importava minimamente, che schifo! Una lacrima riga la mia guancia ed io la asciugo velocemente entrando in doccia. Non riesco a chiudere gli occhi, l'immagine di quel coltello puntato nella mia gola e di quell'essere che ha violato il mio corpo mi rimbombano in testa come una vecchia canzone che odi tanto. Esco dalla doccia vestendomi velocemente e scendendo giù dalle scale. "Ciao Marlene..." Dice Sam che si ostina ancora a parlare anche se non lo degno di uno sguardo. Vado in cucina, afferro una tazza e ci verso del latte per poi berlo in un batter d'occhio. "Vado da Nate!" Urlo prima di uscire di casa. "Hey ferma!" Urla Sam a sua volta. "Aspettami che vengo anche io, dobbiamo parlare..." Dice ed io lo guardo dall'uscio della porta. "Fottiti Sam, noi due non abbiamo nulla da dirci..." Dico per poi uscire di casa. Mentre cammino cerca di guardare solo le mie scarpe ed evitare gli sguardi della gente, non vorrei ricapitasse una cosa come quella della sera del 20. Nessuno sa nulla, apparte Nate che si è infuriato a morte e che avrebbe fatto di tutto pur di camminare e andare a pestare a morte quel bastardo. 'Giuro su Dio che se qualcuno ti tocca lo uccido con le mie mani!' Aveva urlato in preda alla rabbia. Arrivo in camera sua e lui stava ancora dormendo così mi siedo affianco al suo letto e lo coccolo.

Pov's Nate

Mi sveglio sentendo le sue calde mani sul mio viso. "Hey..." Dico con voce impastata. "Hey..." Risponde lei sorridendomi. "Come stai?" Le chiedo. "Se ti dicessi bene mentirei..." Dice accennando un sorriso come per dire:' Hey sono qui anche se sto cadendo a pezzi!' "Vieni qui..." Dico tirandola in un forte abbraccio. "Che hai fatto questa mattina?" Le chiedo accarezzandole i capelli mentre lei è accoccolata sul mio petto. "Le solite cose..." Dice vagamente. "Sam ti ha parlato?" Chiedo e lei annuisce per poi dire:" Ma non l'ho calcolato..." "Gli hai detto quella cosa?" Chiedo e lui mi guarda. "Ormai è successa e non credo che faccia tanta differenza saperlo o meno..." Dice per poi stamparmi un dolce bacio sulle labbra. "Ciao Nate..." Dice Sam entrando in camera e Marlene sbuffa alzandosi. "Ciao Marlene..." Dice lui guardandola. "Io vado a fare un giro..." Dice lei andando via dalla stanza. "Non la capisco più!" Dice Sam disperato. "Sam, ha passato degli eventi difficili..." Dico e lui dice:" Lo so, la perdita del suo bambino è stato un colpo..." "Non è solo questo il problema..." Dico in un sussurro. "E cos'altro c'è che io non so?" Chiede ed io non rispondo. "L'hai fatta soffrire?" Chiede agitato. "Non mi permetterei mai!" Dico io. "L'ha fatta soffrire Edward?" Dice ancora più incazzato.  "Ma davvero non ti accorgi di nulla?!" Urlo e lui mi guarda con sguardo interrogativo. "Sam... La sera del 20 lei è stata violentata..." Dico e lui rimane sconvolto.

Pov's Marlene

Sono davanti ai distributori automatici aspettando che una merendina mi salti all'occhio. "Hey..." Dice Ed affiancandomi mentre io continuo a guardare tutte le merendine. "Ti prego Marlene, parlami... So che sono stato uno stronzo, insensibile, testa di cazzo, coglione e tutto quello che ti passa per la testa ma ti giuro che non vorrei mai farti stare male quindi se l'ho fatto mi dispiace davvero tanto piccola carota..." Dice lasciandomi un bacio sulla fronte mentre si allontana ma lo fermo stringendo con la mia mano il suo polso. "Scuse accettate, anche se sei uno stronzo, insensibile, testa di cazzo, coglione e tutto quello che mi passa per la testa..." Dico sorridendo appena. "Ti voglio bene Marlene..." Dice stringendomi in un caloroso abbraccio. "Come ti senti?" Mi chiede. "Sto bene..." Dico cercando di essere credibile. "So che psicologicamente è stato come ricevere una palla da bowling sul petto ma vorrei sapere anche come stai fisicamente..." Dice. "Sto bene, davvero..." Dico accennando un sorriso e lui mi sorride a sua volta. "Scusami se ho pensato solo a me... Anche tu stai soffrendo e me ne rendo conto..." Dico in un sussurro e lui mi stringe a lui. "Marlene!" Urla Sam per tutto il corridoio ed io sbuffo. "Cosa vuoi?" Chiedo annoiata quando me lo ritrovo davanti. "Dobbiamo parlare..." Dice serio. "Sam non voglio parlare con te!" Dico seccata. "So cosa ti è successo la sera del 20..." Dice serio e con tono freddo e tagliente. Deglutisco mentre immagini di quello che è successo passano davanti ai miei occhi che vorrebbero solo dimenticare tutto e non vederle mai più. "Cos'è successo la sera del 20?" Chiede Ed. "Nulla Ed davv-" Dico ma vengo interrotta da Sam che dice:" Vieni e lo scoprirai anche tu..." Mi afferra per un braccio trascinandomi in stanza di Nate. "Mi fai male Sam lasciami ti prego..." Dico con le lacrime agli occhi e lui lascia la presa dopo aver visto che il mio braccio stava per diventare violaceo. "Adesso ci racconti tutto..." Dice guardandomi con sguardo perforante. "Non ho null-" Provo a dire quando lui butta per aria una sedia ed io urlo dalla paura. "COSA CAZZO È SUCCESSO?!" Urla guardandomi con gli occhi dilatati. "Ti prego Sam calmati mi gai paura..." Dico singhiozzando. "Marlene su non piangere e raccontaci tutto per filo e per segno." Dice Ed. "Vi prego... Non voglio io non ce la faccio..." Dico piangendo. "Tu. Devi. Dirlo!" Dice ancora Sam ed io deglutisco rumorosamente cercando di non guardare i suoi occhi da pazzo.

Not Ordinary 2|| Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora