Capitolo 20

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Ore 08:00, 03 Settembre

Pov's Marlene

Mi sveglio sentendo un peso sul mio fianco, mi giro e vedo Nate che dorme tranquillamente con la bocca leggermente aperta, sembra un dio! Gli do un bacio accarezzandogli i capelli leggermente lunghi e arruffati. "Mmh..." Dice lui muovendosi leggermente. "Hey..." Dico piano sorridendogli. "Hey..." Risponde lui sorridendomi a sua volta con gli occhi ancora chiusi. "Come ti senti?" Gli chiedo e lui annuisce con la testa. Inizio a dargli baci sulle guance, sul naso e sulla fronte quando vedo i suoi occhi guardarmi allegramente e le sue fossette spuntare ai lati del suo bellissimo sorriso. "Giorno." Dice lui scompigliandomi i capelli. "Okok tutto troppo romantico mi sta cadendo la lacrimuccia però basta..." Dice una voce dietro di noi ed io mi alzo di scatto guardando un ragazzo alto con gli occhi azzurri e i capelli scuri. "Fratello!" Urla Nate sorridendo di più. "Hey Nate!!" Dice l'altro andando ad abbracciarlo. "Dove sei stato tutto questo tempo?" Chiede Nate. "In giro, sai com'è..." Dice lui in modo vago. "Hey come va la vita?" Chiede Nate al ragazzo dagli occhi di ghiaccio. "Va una meraviglia e tu? Quando ho saputo che eri in ospedale ho preso il primo aereo e sono venuto qui." Risponde  lui. "Sto meglio rispetto a qualche mese fa..." Dice Nate mentre io guardo tutto ancora sconvolta. Faccio un finto colpo di tosse e i due si girano. "E lei chi è?" Chiede il presuntuoso ragazzo. "Lei è Marlene ed è la mia ragazza nonché sorella di Sam." Dice Nate. "Ma Sam non ha sorelle!" Dice lui guardandomi stranito. "E poi non gli somiglia..." Dice ancora. "Sono la sorellastra..." Dico quasi irritata. "Ah okok... Io son Hayes, il fratello di Nash." Dice facendomi un cenno con la testa. "Nate io vado a prendere qualcosa da mangiare, vuoi qualcosa?" Chiedo a Nate. "Nono vai a far mangiare i fagiolini..." Dice sorridendomi affettuosamente mentre io tocco la mia piccola pancia e vado alle macchinette.

Pov's Nate

"Cazzo Nate l'hai messa incinta?" Urla Hayes. "No, non io almeno... È una storia lunga..." Dico e lui annuisce poco convinto. "Dico sul serio... Non l'ho messa incinta..." Dico e lui sbuffa a ridere. "Okok tranquillo ti credo." DICE dandomi una pacca sulla spalla. "Allora... Com'è la situazione? Riesci a muovere le gambe?" Mi chiede. "Non ancora ma riesco a muovere i piedi." Rispondo e lui sorride. "Amico sono felicissimo per te; davvero..." Dice lui. "Hayes adesso passiamo a te... Fai ancora uso di droga?" Gli chiedo schietto. "No amico... Sono stato in una clinica lì dove ti devi mettere a cerchio e parlare dei tuoi problemi mentre gli altri applaudiscono e ti salutano come dei deficienti... Una vera noia! Ma tu ne fumi ancora, vero?" Chiede. "Per ora non posso perché sono bloccato qui ma comunque sì." Dico. "Dovresti smettere prima di finire come me..." Dice lui. "Hayes io non sono dipendente da quella merda... Tu ti facevi in endovena, te la sniffavi e fumavi... Praticamente eri una droga umana..." Dico e lui ride. "Ah che bei tempi... Quando l'unico pensiero era ricordare come eri arrivato in una fontana nudo." Dice ridendo. "Hayes... Giurami che non ritornerai nel giro..." Dico serio. "Te lo giuro Nate, non voglio avere a che fare con tutto questo e poi adesso vivo a Londra e ho conosciuto una ragazza fantastica." Dice lui. "Ah Hayes innamorato, ma quando mai?" Chiedo ridendo. "Hey lei è davvero fantastica!" Dice sorridendo. "Signor Maloley deve andare a fare fisioterapia..." Dice un'infermiera. "Sarai ancora qui quando tornerò?" Chiedo. "Ovvio! Non scappo mica... Poi mi piacerebbe fare una chiacchierata con la tua ragazza..." Dice portandosi una mano sotto il mento. "Non metterla in imbarazzo!" Dico serio e lui alza le mani in segno di difesa.

Pov's Marlene

Stavo per divorare l'intero distributore ma per fortuna avevano finito le merendine al cioccolato così ritorno in stanza dove vedo Hayes giocare con il cellulare. "Dov'è Nate?" Chiedo perplessa. "In fisioterapia..." Dice mettendo via il cellulare. "Ah ok allora passo a trovarlo dopo..." Dico avviandomi verso la porta. "Hey aspetta! Che fai mi lasci qui da solo?" Chiede ed io sbuffo ritornando indietro. "Che vuoi?" Chiedo sedendomi sul letto. "Voglio solo parlare!" Dice ed io alzo gli occhi al cielo. "Allora... Come vi siete conosciuti?" Chiede. "A scuola e siccome è amico di Sam eravamo sempre insieme." Dico svelta. "Uh okok... È tu eri con lui quando ha avuto l'incidente?" Chiede ed io annuisco. "Comunque scusami, sono proprio un maleducato... Auguri per i tuoi bimbi... Nate mi ha detto tutto..." Dice sorridendo. "Grazie..." Sussurro. "Immagino non sia facile crescere dei bambini senza una figura maschile stabile..." Dice ed io lo guardo confusa. "C'è Nate con me e poi il padre si è offerto di aiutarmi." Dico quasi arrabbiata, come si permette di intromettersi così? "Lo so solo che per lui non sarà facile... Tu e il padre dei tuoi figli con lui... Cos'è una cosa a tre?" Chiede sogghignando. "Senti, non sono affari tuoi come cresco i miei figli ok?" Urlo alzandomi e lui mi lancia un sorrisino. "Di a Nate che ritorno dopo..." Dico prendendo la mia borsa e avviandomi verso la porta. "È stato un piacere conoscerti!" Dice quando me ne sto andando. Mi giro e gli faccio il dito medio e lui scoppia a ridere così, prima che possa arrabbiarmi di più e picchiarlo con una mazza da baseball, me ne vado. "Sono a casa!" Dico chiudendo la porta di casa. "Oh ciao cara! Noi siamo appena arrivati..." Dice Devon baciandomi la fronte. "Arrivati da dove?" Chiedo confusa. "Siamo andati a lasciare San all'aeroporto." Dice Maya scendendo dalle scale. "Cosa? Perché? Dove va?" Chiedo quasi urlando. "Va a stare qualche mese dalla nonna, ha detto che voleva cambiare aria... Non te ne ha parlato?" Chiede Devon ed io lo guardo sconvolto. "Se ne sarà dimenticato..." Dice Maya ed io annuisco andando in camera mia. Sul letto vedo un foglio così lo prendo leggendo ciò che è stato scritto:" Ciao Marlene... Scusami, scusa per tutto quello che ho fatto e quello che non ho avuto il coraggio di fare e dire... Mi dispiace lasciarti sola ma devo, devo cambiare aria; non posso starti più così vicino... Mi mancherai ma mi dispiace, non posso permettermi di stare più così vicino a te perché mi piaci... Scusa, non cercarmi per un po' ti prego. Il tuo fratellone Sam." Mi butto sul letto affondando la mia faccia sul copriletto e ricacciando indietro le lacrime. Cosa ho combinato?

Not Ordinary 2|| Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora