Capitolo 8

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Ore 07:30, 11 Giugno

Pov's Marlene

"Cosa diavolo è successo?!" Urlo cercando di calmarmi. "Non è successo nulla... Solo che devono vedere fino a che punto la sua colonna è danneggiata." Spiega Cameron. "Ma... Nono fatemi capire una cosa... Dalle radiografie non era possibile?" Chiedo esasperata. "No devono fare un intervento e in tal caso sistemare se è troppo danneggiata... Non lo so neanche io cosa sta succedendo..." Risponde lui. Ci ritroviamo in una sala d'attesa stracolma di gente che piange, che prega mentre noi 14 siamo seduti qui aspettando che qualcuno ci dia notizie possibilmente positive. L'ansia ci sta divorando completamente; e se rimanesse paralizzato per sempre? E se non ci fosse più nulla da fare per lui? Cosa succederà? Come si sentirà lui? Continuo ad agitarmi sulla sedia quando Amira mi da una pacca sulla spalla sorridendomi. "Vedrai che ritornerà a camminare..." Dice lei. "Ragazzi qualcuno ha fatto i test per il College?" Chiede Belinda e così iniziano a parlare di College e altro mentre io rimango a fissare la porta dove è entrato Nate. Esce un medico dopo circa un'ora che ci informa che è in stanza ma che possiamo entrare tre alla volta. Entrano prima Jack G, Jack J e Cam, poi Jake, Kenny e Matt, successivamente Marcus, Lucas e Chris, dopo loro Neels, Amira e Nash ed infine io, Sam e Belinda... Ho voluto aspettare che si riprendesse un po' dall'anestesia così sarà un po' più lucido. Entriamo e lo troviamo tutto dolorante che si lamenta. "Hey..." Dico avvicinandomi. "Hey..." Dice lui sorridendomi leggermente. "Come ti senti?" Chiedo accarezzando la sua guancia con un po' di barba incolta. "Come se fossi stato travolto da un autobus..." Dice sbuffando. "Adesso parleremo con i medici... Vedrai che si sistemerà tutto ok?" Dice Sam e lui annuisce. "Hai sonno?" Gli chiede ancora e lui annuisce socchiudendo gli occhi per il sonno. "Allora noi andiamo..." Dico dandogli un bacio." Nono resta!" Dice prendendo la mia mano. "Parlo con i medici e ritorno qui, ok?" Gli dico e lui annuisce addormentandosi. Esco dalla stanza e trovo il medico che parla con Sam. "Dottore... Come sta Nate?" Chiedo speranzosa. "Fortunatamente la lesione non è grave ma non è neanche così leggera... Con la fisioterapia e lo stimolo dei muscoli potrà camminare forse tra un anno o meno... Dipende." Dice. "Oddio un anno?!" Chiede Sam. "Sì... Mi dispiace..." Dice andando via. "Hey..." Dico a Sam che è rimasto sconvolto. "Noi... Lui..." Si blocca. "Sam vai a casa e vai a riposarti..." Dico e lui mi guarda. "E tu?" Chiede. "Io rimango qui con lui nel caso avesse bisogno di qualcosa." Dico e lui annuisce andando via. Sbuffo ricacciando le lacrime dentro e apro la porta della stanza di Nate, lui dorme beatamente, sembra quasi un bambino! Mi avvicino a lui e mi siedo per terra accarezzandogli la mano che gli cade dal letto.

Pov's Nate

Mi sveglio trovando Marlene dormire per terra, sembra che stia sognando qualcosa di brutto dato il suo sguardo preoccupato. "Marlene..." La chiamo cercando di muoverla un po'. "Marlene..." Continuo e lei si sveglia stropicciandosi gli occhi. "Hey Nate... Da quanto sei sveglio?" Mi chiede con la voce impastata dal sonno. "Mi sono appena svegliato." Dico. "Come ti senti?" Mi chiede. "Bene... Che ha detto il medico?" Chiedo e lei mi guarda per poi dire:" Ha detto che potresti ritornare a camminare ma tra un anno o giù di lì, devi impegnarti molto per riuscirci." Dice. "Lo farò, voglio ritornare come prima..." Dico sicuro di me, so che posso farcela! "Nate... È pur sempre un anno..."Dice lei. "Perché?! Perché ogni cazzo volta che credo in me stesso mi fai crollare?!" Urlo. "Non ti faccio crollare ti sto dicendo la realtà!" Dice lei. "Beh la realtà è che io camminerò di nuovo!" Dico. "Sì ma un anno è lungo, lo vuoi capire?!" Dice quasi urlando. "E tu vuoi capire che non me ne fotte un cazzo?! Davvero credi che smetterò di crederci e di lavorare sodo solo perché un medico ha detto che le probabilità sono poche?!" Urlo arrabbiato. "Sì perché le probabilità contano!" Urla lei di rimando. "Le probabilità non contano un cazzo! Mia sorella è morta per il singhiozzo, quante probabilità ci sono che una persona viva? Il 100% eppure lei è morta! Quindi non dirmi che le probabilità contano perché se io ho il 10% voglio fare tutto il possibile per arrivarci!" Urlo ancora, non avevo detto a nessuno di mia sorella e questa è la prima volta che lo confesso; da quando era morta non avevo parlato mai più di lei. Marlene rimane scioccata. "Forse è meglio che noi due ci prendiamo una pausa..." Dico serio. "Cosa? Vuoi lasciarmi?" Chiede quasi in lacrime. "Non ho detto questo, ho solo bisogno di tempo per me è tu mi distrai..." Dico. "Non puoi lasciarmi così!" Dice in preda alla disperazione. " Marlene smettila, ormai ho deciso adesso va via..." Dico serio. "No, io ho bisogno di te e tu hai bisogno di me!" Urla piangendo. "Io non ho bisogno di nessuno soprattutto di una con un braccio e una gamba gessati..." Dico freddo. "QUESTI ME LI HAI CAUSATI TU!!" Urla indicandosi la gamba e il braccio. "Non mi interessa... Vai via..." Dico serio. "Fai schifo! Ti odio! Ti odio a morte! Sei solo un mostro, lurido bastardo schifoso! Vorrei non averti mai incontrato!" Urla mentre piange. "Ritornatene all'orfanotrofio!" Urlo io. "Mi fai schifo!" Dice tirandomi uno schiaffo per poi andarsene sbattendo la porta... Ripenso a quello che è successo in questo arco di tempo. Che cazzo ho fatto?!

Pov's Marlene

Cammino in lacrime per i corridoi quando scivolo rimanendo ferma a piangere, sono stata una stupida a dirgli quelle cose. "Dovremmo smettere di incontrarci così, tu che cadi ed io che ti aiuto..." Dice Ed. "Piccola Marlene tutto bene?" Chiede sedendosi per terra con me. Annuisco per poi negare e continuare a piangere. "Hey hey su non piangere... Sei così bella quando non piangi..." Dice asciugandomi velocemente le lacrime. " Scusa..." Dico cercando di alzarmi da sola ma lui mi afferra per la vita aiutandomi. "Hey stai tranquilla, qualsiasi cosa sia successa vedrai che si risolverà..." Dice sorridendomi. "Hai bisogno di un passaggio per andare a casa?" Mi chiede. "Non vorrei disturbarti... Poi devi lavorare..." Dico. "Ho finito mezz'ora fa e poi nessun disturbo..." Dice aiutandomi a camminare. Arrivati in auto allaccio la cintura e do l'indirizzo a Ed che mette in moto subito dopo. Arriva davanti casa mia fermando l'auto. "Questa è casa tua?" Mi chiede ed io annuisco. "Eccoci qui allora..." Dice sorridendo. "Grazie mille sono in debito con te..." Dico quando sto per uscire dall'auto. "Mmh... Che ne dici se per sdebidarti ci incontriamo in un luogo che non sia l'ospedale?" Dice con occhi dolci. "Mi stai chiedendo di uscire?" Chiedo. "Non mi permetterei mai e poi tu hai un ragazzo..." Dice. "Avevo..." Sussurro e lui rimane sconvolto. "Allora in questo caso sì, ti sto chiedendo di uscire e conoscerci meglio..." Dice arrossendo. "Fammici pensare su, ok?" Dico e lui annuisce lasciandomi un biglietto con il suo numero. "Chiamami quando vuoi..." Dice facendomi l'occhiolino. "Grazie ancora si ci vede..." Dico uscendo dall'auto ed entrando in casa.

Not Ordinary 2|| Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora