Capitolo 19

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Ore 10:20, 30 Agosto

Pov's Marlene

Mi alzo distrutta visto che ho dormito sul divano con il piede di Sam sotto la testa, Bleah! Eravamo rimasti tutta la notte a parlare e a porci domande filosofiche a cui non sapevamo rispondere e poi eravamo crollati sul divano alle prime luci dell'alba. "SVEGLIA dormiglione!" Dico alzandomi con la schiena a pezzi. "Eh? Che ore sono?" Dice cadendo per terra, e di faccia per giunta. "Le 10:20 circa..." Dico prendendo uno yogurt alla fragola. "Su alzati e andiamo da Nate..." Continuo andando in camera per vestirmi. Eravamo in ospedale una trentina di minuti dopo così prendiamo l'ascensore e saliamo fino al 3° piano.

Pov's Nate

Ho appena finito la fisioterapia e sono distrutto ma sento delle risate nel corridoio, che può dimenticare la sua risata? Entrano in camera sorridendo. "Hey ciao Nate, come stai?" Mi chiede lei dandomi un dolce bacio. "Sono solo stanco ma tutto sommato sto bene." Dico sorridendo. "Dove diavolo eri finita?" Chiedo accarezzando la sua mano. "Ero... Al mare..." Dice sussurrando con viso basso. "Bello! Ti sei divertita?" Chiedo sorridendole. "A quello ci ho pensato io!" Dice Sam alzando la mano e ridendo. "Marlene!" Dice con tono duro Edward entrando in stanza e il suo sorriso si spegne. "Ciao Ed..." Dice lei guardandolo. "Posso parlarti?" Chiede lui e lei annuisce uscendo dalla stanza.

Pov's Marlene

"Dimmi..." Dico cercando di essere calma. "Non puoi fare così..." Dice lui ed io lo guardo confusa "Così come?" Chiedo. "Così... Non ti fai sentire per dei giorni interi e solo quando il tuo ragazzo ha una crisi di panico tu vieni tranquilla..." Dice in tono serio. "Non sei mio padre, non puoi dirmi cosa fare e come vivere!" Dico quasi urlando. "È vero ma non puoi farci prendere un colpo così..." Dice serio. "Sono qui adesso... Evita di rompere." Dico sbuffando. "Non parlarmi così..." Dice con tono duro. "Chi sei per dirmi come devo parlarti?!" Dico incazzata. "Sono il padre dei tuoi figli..." Ribatte lui. "Beh ti do una notizia flash, non me ne fotte nulla!" Dico ritornando in stanza di Nate. "Sam andiamo?" Chiedo e lui annuisce salutando Nate con un saluto stupido da maschi mentre io gli stampo un dolce bacio sulle labbra. "Riprenditi..." Gli dico e lui sorride. Siamo in macchina quando vedo una piccola bottega di alimentari. "Fermati!" Urlo a Sam che frena immediatamente. "Che succede?" Chiede ed io scendo dall'auto dirigendomi dentro il negozio. "Buongiorno..." Dice un vecchio e grosso. "Dove sono gli alcolici?" Chiedo quando Sam arriva. "Sono nello scaffale a destra..." Dice lui ed io corro verso lo scaffale. "Hey ma che ti prende?" Urla Sam fermandomi. "Ho bisogno di bere..." Dico prendendo una bottiglia a caso. "Cosa?! No! Sei incinta!" Urla lui ed io non lo ascolto. "Non gli venda alcolici, è incinta!" Dice al vecchio signore che ci guarda con sguardo confuso. "Ecco la carta d'identità, ho 18 anni e posso bere..." Dico e lui mi vende gli alcolici. "Io la uccido!" Dice infuriato Sam mentre l'uomo esce fuori un fucile. "Andate via su!" Dice e noi sappiamo da lì. "Adesso dove vuoi andare?" Mi chiede Sam strofinandosi i palmi delle mani. "Portami lontano da qui." Dico aprendo la bottiglia e bevendo. Dopo qualche ora ci ritroviamo su una strada  che porta al mare, un mare stupendo. "Perché non abbiamo una casa qui?" Chiedo ammirando il mare. "Perché non siamo mica milionari e perché dista 2 ore dalla città e dalla nostra spiaggia." Dice bevendo anche lui. "Hey tu devi guidare!" Dico spintonandolo. "E tu sei incinta e adesso siamo pari!" Dice spintonandomi. "Vediamo che arriva prima a mare!" Urlo correndo verso il mare mentre lui mi rincorre. "Ho vinto io!!" Dico alzando la bottiglia di alcolico mentre sono immersa nell'acqua salata fino al petto. Continuiamo a bere e ridere, non sappiamo neanche perché ridiamo ma ridiamo e basta alla fine gli salto sulle spalle e lui mi afferra correndo sulla sabbia finché non inciampa sul bagnoasciuga facendomi cadere addosso a lui. Sorrido ancora mentre lui prende il mio viso e mi bacia, un bacio dolce che da lì a poco si trasforma in un'indiretta voglia di sesso. Lui è su di me e la sua lingua ispeziona la mia bocca e ogni centimetro del mio collo mentre io gli tiro leggermente i capelli animando e gemendo sotto di lui. Ad ogni suo movimento con i fianchi corrisponde ad un mio gemito spezzato a causa dei suoi baci. 'Marlene torna lucida! È TUO FRATELLO!!' Dice la mia vocina interiore ed io apro gli occhi spintonandolo e alzandomi velocemente. "Oddio..." Dico camminando nervosamente. "Io..." Prova a parlare ma lo zittisco. "Voglio tornare a casa..." Dico andando verso l'auto. "Stai bene?" Mi chiede ed io annuisco senza guardarlo. Per tutto il tragitto non ci guardiamo né parliamo, non ne abbiamo il coraggio. Arrivati a casa Maya ci chiede dove eravamo ma nessuno dei due risponde e andiamo nelle nostre camere. Sono appena uscita dalla doccia quando sento bussare qualcuno alla porta della mia stanza. Sam entra senza che io gli abbia dato il permesso. "Oh... Scusa..." Dice soltanto provando ad andare via ma io lo blocco. "Sam... Voglio solo dirti che forse è meglio se per un po' stiamo distanti... Ho bisogno di pensare..." Dico sussurrando e lui annuisce sorridendomi per poi andare via. Mi vesto velocemente buttandomi sul letto. Come ho potuto fare una cosa del genere? Insomma è mio fratello! Non mi preoccupa il fatto che sia mio fratello o meno, mi preoccupa il fatto che mi è piaciuto! Nono è l'alcol che parla, non sono io... Io ho già un ragazzo e ho due figli... Marlene dimentica Sam! Sbuffo chiudendo gli occhi e sentendo di nuovo quel sapore sulle mie labbra.

Not Ordinary 2|| Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora