Capitolo 11

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Ore 07:20, 25 Giugno

Pov's Marlene

Mi sveglio andando a vomitare come ogni giorno, odio vomitare, odio stare male ogni fottuta mattina, odio tutto! Sam mi tiene i capelli mentre continuo a vomitare tutta la cena di ieri. Mi alzo senza forze e Sam mi aiuta; da un paio di giorni dorme con me per paura che stia male durante la notte. "Marlene..." Dice Sam. "Tranquillo sto bene..." Sussurro provando a staccarmi dalla sua presa ma invano visto che non riesco a reggermi in piedi da sola. "Devi prendere qualcosa per la nausea mattutina..." Dice. "Sì..." Dico sedendomi sul letto. "E dovresti dirlo a mamma e papà..." Dice ed io alzo lo sguardo verso il suo. "Sai che devi farlo... La pancia inizierà a crescere e non potrai più nasconderla..." Dice ed io sbuffo. "Lo so solo che..." Cerco di parlare ma le lacrime me lo impediscono. "Nono non piangere ti prego..." Dice avvicinandosi. "Scusami, è colpa mia..." Dico provando a smettere di piangere. "Hey si risolve tutto nella vita..." Dice abbracciandomi. "Voglio andare in ospedale..." Dico asciugandomi gli occhi. "STAI MALE? ODDIO CHE HAI?" Chiede iniziando a cacciare vestiti dentro una valigia stranamente comparsa sotto al mio letto. "No... Voglio andare da Nate..." Dico e lui si ferma. "Marlene..." Dice piano. "Ti scongiuro Sam ho bisogno di parlare con lui..." Dico e lui annuisce. "Su preparati..." Dice risistemando tutto quello che aveva preso al proprio posto.

Pov's Nate

Ho iniziato la fisioterapia già da un giorno e i dolori mi stanno mangiando l'anima, non riesco a fare nulla perché la mia colonna vertebrale mi fa ricordare quanto sono coglione e quando male fa non dar retta alla propria ex ragazza... Già ex... Cazzo... Lei è incinta... Avrei immaginato lei in un College con quelle uniformi stupide che studia disperatamente manco fosse Giacomo Leopardi ma non incinta. Si sarebbe sistemata, trovata un lavoro, un ragazzo e poi si sarebbe sposata e forse avrebbe avuto dei bambini ma non ora; non con un ragazzo conosciuto una settimana prima, non così... Sento la porta aprirsi piano ma non mi muovo a guardare chi è appena entrato, semplicemente i dolori non me lo permettono. Qualcuno mi poggia una mano sulla spalla ed io mi giro, dolorante, guardando il viso spento di chi ne ha passate abbastanza. "Vai via..." Dico serio. "No Nate..." Dice in modo convinto. "Marlene ti prego... Stando qui mi fai solo più male... Mi fai ricordare ogni secondo di più che mi hai tradito..." Dico. "Nate non ti ho tradito..." Dice in sua difesa. "Hai dentro il figlio di un altro!" Urlo. "È successo e non ti ho tradito, eravamo in pausa... Una pausa che hai voluto tu!" Urla piangendo ed io la guardo dispiaciuto. "Scusa... gli ormoni..." Dice asciugandosi le lacrime. Ritorno a guardarla serio. "Ti prego Nate... non ho nessuno... Ho solo Sam dalla mia, non puntarmi anche tu un coltello alla gola..." Dice quasi implorandomi di perdonarla. "Non è una cosa facile da digerire... Devo pensarci..." Dico guardandola bene per poi guardare la sua pancia ancora piatta. "Io non so come fare... Vorrei averti al mio fianco perché io ti amo ancora..." Dice ed io rido amaramente. "Non si direbbe Marlene..." Dico duro. "Credimi quando ti dico che non c'è nulla al mondo che vorrei se non il tuo perdono." Dice. "Come ti ho detto devo pensarci... Non è facile per me, io sto qui a lottare ogni giorno per camminare e tu vai a letto con altri..." Dico. "Scusami..." Dice andando via. Quando la porta si chiude metto le mie mani nei miei capelli tirandoli, odio dover scegliere tra ciò che è giusto e cioè che amo... Ragione e cuore sempre in conflitto lasciandomi dentro uno stato di vuoto e di dolore che in confronto il dolore fisico è una carezza.

Pov's Marlene

Esco dalla stanza di Nate con sguardo vuoto. "Marlene..." Dice prendendomi per le spalle e scuotendomi. "Marlene mi senti?" Mi chiede. "Toglimi le mani di dosso... È tutta colpa tua Ed!" Dico con tono duro. "Non mi pare che ti fossi lamentata quando urlavi di piacere nel mio letto..." Dice lui. Sbuffa vedendo la mia faccia sconvolta sentendo quelle parole. "Senti non è stata colpa mia se si è rotto..." Dice ed io rimango ancora ferma a guardarlo. "Ti ho detto che ti aiuterò per pagare le spese..." Dice. "Non voglio i tuoi soldi..." Dico schifata. "Non mi importa... Voglio aiutarti a crescere mio figlio." Dice. "Ho detto che non voglio il tuo aiuto!" Dico. "È anche mio figlio!" Dice ancora. "Hey tu stai lontana da lei!" Dice Sam facendomi da scudo. "Stavamo solo parlando di nostro figlio, non credo che sia qualcosa che tu riguarda..." Dice Edward. "Sì se si parla di mia sorella..." Dice Sam. "Sammy andiamo..." Dico piano e ci allontaniamo andando a casa.

Durante la cena Maya e Devon parlavano tranquillamente di affari e lavori. "Marlene come sta Nate?" Chiede Devon. "Oh bene..." Rispondo mangiando un po' di insalata. "E tu come stai? Sam ieri sera mi aveva detto che avevi il virus intestinale..." Dice Maya. "Io..." Dico e mi fermo guardando Sam che mi fa cenno di sì con la testa. "Maya, Devon vi devo dire una cosa..." Dico deglutendo rumorosamente. "Dicci cara..." Dice Devon preoccupato. "Io non ho il virus..." Dico e loro si tranquillizzano. "Cara ci hai fatta spaventare per nulla? Tranquilla, se hai mentito per dormire un po' di più non fa nulla." Dice Maya. "Non ho il virus perché ho altro..." Dico sussurrando. "Allora cos'hai?" Chiede Devon e Sam rimane fermo a guardarmi. "Io... Sono incinta..." Dico pianissimo tanto che credo che lo abbia sentito solo io. "Tesoro puoi alzare la voce? Non sento..." Dice Devon mangiando, prendo un respiro profondo e dico ad alta voce:" Io sono incinta..." La scena che si pose davanti a me fu l'immagine che mi aspettavo... Tutti gli occhi puntati su di me; occhi sconvolti. Maya e Devon guardavano me e poi Sam. "Maya? Devon?" Chiedo guardandoli ma nessuna reazione da loro.

Not Ordinary 2|| Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora