Christian
La commessa dietro il bancone mi guarda a sottecchi mentre parla con la sua collega.
Non ho idea di cosa voglia ma sentirmi osservato mi è indifferente,le lancio un'occhiata neutrale e lei diventa rossa fuoco all'istante,mi chiedo cosa succederebbe se dovessi sorridergli,mi lascio col dubbio mentre esco dal negozio provocando in lei un evidente delusione.
Londra oggi sembra essersi svegliata frenetica ,tutti corrono,persino gli anziani e comincio a chiedermi se sono io che non dovrei essere così tranquillo,ma del resto oggi non ho niente da fare.
Credo che andrò da mio padre verso sera e passerò la giornata in solitudine,per chiarire le idee.Rose
Cerco di prendere coraggio ,ma non riesco a vedere una via d'uscita.
Con mio padre una volta avevo aperto una discussione su cosa fosse il coraggio,mi ostinavo a pensare che fosse quello senza paura ,che il coraggio fosse salire su un grattacielo di dodici piani o tirarsi da un'aereo in paracadute,mentre lui mi contraddiva dicendo che il coraggio è quello di chi sa mettersi in gioco,sa prendere decisioni che gli cambieranno la vita ,che il coraggio è quello di chi ha coraggio di affrontare la vita.
Sprofondo nel sedile aereo,mi sento una stupida e questo ripensare a mio padre mi sta facendo sentire ancora più in colpa.
Sono nel posto corridoio,mentre al finestrino sta un grazioso bambino di colore insieme a suo papà,che avrà circa sei anni e niente per il quale far preoccupare i suoi genitori.
Mi incanto a guardare il volto del bambino,il naso all'insù gli dà quell'aria ancora più infantile ma adorabile e i piccoli ricci scuri completano il quadro della sua bellezza.Appena si volta gli sorrido e lui imbarazzato ricambia ,mentre il papà quasi identico a lui lo scruta attentamente come me pochi secondi fa.
Mi rigiro mettendomi composta,adesso c'è solo da aspettarsi il peggio._____
Gli occhi sono pesanti e una mano continua a scuotermi la spalla incesantemente.Vorrei davvero sapere chi è quel cretino che mi sta scuotendo con così tanta agitazione.
Apro gli occhi e tutto mi torna alla mente,di dove adesso mi trovi e di chi sia effettivamente a scuotermi,appena vede che sono sveglia il papà del bambino si scusa togliendo la mano ,lo ringrazio e prima di scendere strizzo l'occhiolino al bambino che per la seconda volta sembra avere la reazione imbarazzata della prima.
A Londra il tempo è brutto quanto ciò che sento adesso,vorrei solo vedere la faccia di Christian e sono sicura che tutto ciò di brutto sarebbe un pretesto per sprofondare nel suo collo e annusare il profumo di agrumi che è solito usare.
Le persone continuano ad andare spedite verso la loro meta mentre io mi ritrovo seduta su una di quelle panchine scomode sull'orlo di un pianto isterico,adesso sono le 5:00 di mattina e in Italia saranno le 6:00 ,mi chiedo solo cosa realmente accadrà al loro risveglio senza me nell'altra stanza,la sola idea mi terrorizza.
Mi avvio verso l'uscita dove un via vai di persone continua ad entrare e uscire.
Mi fiondo in un taxi appena inizia a piovere e gli chiedo di raggiungere casa di Karol,potrebbe essere l'unica ad aiutarmi adesso.______
Appena arrivata la pioggia ha cessato,fortunatamente.
La casa sembra essere vuota ma è tipico di Karol uscire prima delle sette.
Prendo la mia copia della chiave ed apro lentamente,non si sa mai avesse fatto uno strappo alla regola.
Chiudo gli occhi appena mi chiudo la porta alle spalle,mai fatto nulla di più folle.
Entro in salotto posando le valigie e mi decido a controllare se ci sono presenze in casa.
Fortunatamente è vuota,ora come ora non saprei cosa dire o come spiegarmi,devo essere il più lucida possibile in quel momento.
Mi sdraio stanca sul divano ,ho la tachicardia a mille e tanta voglia di riposare.
_______
Al bussare incessante della porta mi alzo di scatto ,le luci che intravedo dalla cucina sono acese e sembra che stia facendo sera,ho dormito tutto il giorno?
Dei tacchi vanno verso la porta e poi sento aprire,ho una paura matta che entri in sala e mi veda,anche se prima o poi lo verrà a sapere è inevitabile che abbia tutta questa agitazione.
Dopo poco i tacchi si fermano davanti alla porta e si apre di colpo,facendomi perdere un battito alla sua vista.
-"A tavola tra dieci minuti,dobbiamo parlare signorina."
Se ne va lasciando la porta aperta insieme alla mia bocca.
Prendo il cellulare trovando trenta chiamate perse e sedici messaggi in segreteria di mia madre e mio padre,oltre a messaggi di alcuni amici ,compresa Leila che sa di questa mia pazzia e anche se era contro mi ha lasciata andare appena gli ho detto del volo che avevo trovato last minute e di cosa avevo intenzione di fare.
Mi alzo e dopo essermi pettinata vado in cucina .Mia zia e il suo compagno,al quale deve aver aperto poco fa hanno smesso di mangiare per posare lo sguardo su di me.
Con la coda dell'occhio mi invita a sedermi o mi obbliga,non mi è chiaro.
Mi siedo imbarazzata e lei continua a guardarmi mentre il compagno riprende a mangiare,il silenzio è tombale e i miei occhi assonnati non aiutano a tenermi con la mente lucida.
Prendo la forchetta e infilzo un pezzo di pollo portándomelo alla bocca,se fossi da sola lo starei divorando con le mani da quanto abbia fame.
Si alza di scatto battendo le mani sul tavolo che traballa facendomi quasi strozzare .Dalla paura indietreggio automaticamente con la sedia.
-"Come ti permetti ragazzina? A scappare di casa alla tua età facendo quasi morire di infarto i tuoi genitori ,che sono stati gli stessi a permetterti di venire qua per la prima volta?! Cosa credi che il mondo ti giri in torno Rose?! Sei soltanto immatura,priva di principi che pensavo tu avessi! Adesso torni a casa di corsa ,capito?!
Ti accompagniamo subito all'areoporto adesso!"
L'uomo di fianco a me cerca di calmare la furia che sembra essere diventata Karol,non avevo idea di quanto potesse urlare fino ad oggi.
Le lacrime iniziano a rigarmi il volto una dopo l'altra,ma cosa ho combinato?
Corro all'entrata quando si distrae e dopo aver preso la valigia scappo fuori come se mi stesse inseguendo la morte.
Karol quando se ne accorge inizia a urlare facendo uscire tutti i vicini ,ma il buio questa volta mi è amico e mi salva.
Prendo una scorciatoia che ricordo portasse a casa di Christian e mi chiedo se anche lui mi odi adesso.Christian
La televisione sembra non trasmettere niente di interessante stasera.
Sono appena tornato da casa di mio padre ,lo vedo molto tranquillo da quando frequento abitualmente casa sua e anche Charlotte sembra avere le gote sempre meno pallide.
Un bussare incessante alla porta mi riporta alla realtà.
Mi alzo di scatto andando incontro all'entrata
Appena apro Rose mi si fionda tra le braccia in lacrime e il cuore mi perde di un battito,tutto ciò di cui avevo bisogno sembra finalmente essere apparso in questo momento.
Chiudo la porta alle sue spalle e la stringo più forte per controllare che non sia un sogno ,ma è tutto fottutamente vero,lei è qua.Pubblicato!!!
La parte in cui parla del padre l'ho scritta perché oggi è il compleanno di mio papà e quella nostra discussione mi è rimasta in particolare nel cuore.
Auguri Papy +41❤️
Baci,ciao!
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ADOLESCENZA
Teen FictionA Rose adesso,dopo anni di bullismo e periodi cupi non sembra andare niente storto,amici,ottimi risultati scolastici e clima tranquillo in famiglia. Al compiere dei suoi desiderati diciassette anni realizzerà il sogno di uno stage a Londra che si pr...