Chiudo la valigia stracolma di vestiti e tiro un sospiro.
Sono tornata presto a casa dopo aver dormito da Margaret per fare le valige e salutare per un'ultima volta questa casa.
Passo la mano sopra una cornice che raffigura Christian con sua madre e mi tornano in mente quei momenti, quelli in cui lei se ne é andata lasciando un vuoto nel cuore di Christian che é stato difficile da colmare.
La guardo per un'ultima volta e dopo aver lasciato un bacio sul cuscino di Chri esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle.
Le gambe mi tremano e mi sento così debole che potrei svenire da un momento all'altro.
Scendo lentamente le scale e quando arrivo sull'ultimo gradino sento la porta di casa aprirsi e rivelare il volto di Christian pallido ed estremamente serio.
Gli lancio un'ultima occhiata sapendo che non sarà felice di rivedermi mai più e mi soffermo sui suoi occhi che adesso hanno incontrato i miei, nel fissarlo una lacrima mi bagna il viso ma viene subito nascosta da un gesto veloce della mano, come se adesso dopo tutto mi vergognassi a piangere davanti a lui.
E per un'attimo nella mente mi balena il nostro incontro.
Quella sera quando ero arrivata da poco a Londra ed ero andata alla mia prima festa.
E poi quando mi avevano colpito facendomi cadere a terra e lui era stato l'unico a notarmi ed aiutarmi.
E poi mi balena in mente il nostro primo bacio a casa sua quando ero andata da lui per ringraziarlo dell'aiuto e delle ripetizioni che avevano portato buoni risultati e l'avevo trovato a piangere per suo padre, nonostante fosse stato un'uomo orribile.
E subito dopo quel qiorno vicino Natale quando rimanemmo indietro dagli altri e lui tiró fuori quella scatolina di velluto che appena aperta rivelò quella bellissima collanina, gettata e ripresa milioni di volte, che però, non ha mai smesso di luccicare una .
Passo una mano sui capelli spostandoli sul lato destro del viso e dopo aver afferrato i bagagli pieni di rimorsi vado verso la porta.
-"Christian?"
E poi le parole mi escono così fuori, senza nemmeno il bisogno di prendere coraggio.
-"Cosa c'è ?"
lo sguardo si posa di nuovo su di lui prima di concludere la nostra storia definitivamente.
-"Grazie di avermi salvata quella sera alla festa, ti amo."
E dopo aver pronunciato quelle parole così pungenti apro la porta e la richiudo alle mie spalle in una mossa rapida.
-"Vieni a prendermi, vieni a prendermi, vieni a prendermi, adesso, per favore.."
Mentre mi allontano lentamente dalla casa dove la macchina di Margaret è parcheggiata prego che Christian esca finalmente di casa e mi prenda il polso costringendomi a farmi voltare, ma non accade, non accade nulla di tutto ciò che accade nei film, in uno di quei finali strappa lacrime, perché in fondo la vita non è un film, la vita è reale.
Faccio un lungo sospiro e dopo aver sorriso a Marg salgo in macchina.
La mia amica mette in moto e partiamo nel silenzio più totale, con in sottofondo una musica sconosciuta ad entrambe ma che viene passata inosservata e nessuna delle due prova a cambiarla, perché adesso, vabene così .****
Il viaggio verso l'aeroporto è straziante.
Sento una sensazione di vuoto orribile.
Mi torna in mente il bacio con Brandley e mi sento uno schifo, come ho potuto anche solo pensare che mi fosse piaciuto ?
Le uniche labbra stampate perennemente nei miei ricordi sono quelle di Christian, e di chi sennò ?
Scendo dall'auto nell'enorme parcheggio e mi butto fra le braccia della mia amica Marg.
La stringo forte come se da un momento a l'altro dovesse volatizzarsi e staccarsi da me.
-"Grazie Margaret, io, io non so come ringraziarti.."
Scoppio a piangere, non per un motivo in particolare ma per tutto ciò che é accaduto in questo tempo, Sebastián, Brandley, i miei genitori e poi Christian che se ne va ferito, per l'ennesima volta da una mia stupida decisione.
Marg mi stringe ancora più forte sussurrandomi che andrà tutto bene e che non potrà andare niente nel verso sbagliato d'ora in poi.
Rimango così tra le sue braccia a farmi cullare mentre il cuore nel petto rischia di esplodere.
-"Rose?"
Ad un tratto sento una voce familiare alle mie spalle e mi giro di scatto, staccandomi bruscamente dalle braccia di Marg.
Christian é di fronte a me con gli occhi lucidi e una scatola in mano.
Rimango immobile a fissarlo per momenti interminabili e poi senza aggiungere niente mi catapulto tra le sue braccia facendogli perdere per un'attimo l'equilibrio.Ricambia subito dopo l'abbraccio stringendomi forte a lui e per un'attimo mi sento di nuovo viva e i cuore inizia a battere più forte ma questa volta per un'altro motivo, perché tra le mie braccia adesso o il ragazzo di cui sono follemente innamorata.
-"Christian, sei tornato.."
Inizio a singhiozzare di nuovo respirando il suo profumo che mi enebria i sensi.
Posa le labbra sulla mia pelle lasciandoci un bacio.
-"Mi dispiace, lo so che non volevi baciare Brandley, è stato lui lo so ne sono consapevole.."
Mi porge la scatola che teneva fra le mani staccandosi di poco da me, giusto per guardarmi negli occhi.
Quando la apro rimango estasiata, e sento le lacrime pungenti bruciarmi gli occhi e appannarmi la vista.
All'interno di quella scatola c'è semplicemente una parte del nostro rapporto.
Una busta, una semplicissima busta, piena di fogli.
Biglietti aerei, lettere, stupidi bigliettini di amore, foto di giornali che avevo ritagliato perché mi piacevano, pagine di libri stampate e infine una busta chiusa.
-"Quella la aprirai una volta a casa, ne prima ne dopo."
Annuisco riposando tutto nella scatola, non prima di aver guardato il tutto un'ultima volta.
-"Comunque Rose.."
Alzo lo sguardo puntando gli occhi nei suoi e sentendo una morsa nello stomaco circondata da stupide farfalle.
-"Ti amo."Lo stringo ancora più forte comprimendo il petto sul suo e poi senza dire altro lo bacio, lo bacio perché le sue labbra mi erano mancate tremendamente.
E così restiamo così, immobili, con le labbra unite e le lacrime agli occhi circondati da persone che camminano in ogni direzione lanciandoci sguardi ed occhiatacce ignari di cosa sia per noi questo nostro addio, ignari di tutto ciò che é successo prima di questo addio, perché per noi questo non é un'addio ma un bellissimo arrivederci.
-e dopotutto l'adolescenza cosa sarebbe senza l'amore?__________________________
E questo era il nostro ultimo capitolo di un lungo percorso fatto insieme.
(Ovviamente presto metterò l'epilogo,settimana prossima.)
Spero che la storia vi sia piaciuta, ma soprattutto spero che vi rimanga nel cuore.Ci tenevo a sottolineare dell'abuso subito da Rose, la protagonista nel libro non ha fatto niente, ma ciò che ha subito lei è una cosa da segnalare subito, Non dirla a nessuno è assolutamente no! Quindi parlatene e non tenete mai niente dentro.
Approfondirò la cosa nell'epilogo:) Detto questo vi saluto.A presto, xoxo❤️
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ADOLESCENZA
Teen FictionA Rose adesso,dopo anni di bullismo e periodi cupi non sembra andare niente storto,amici,ottimi risultati scolastici e clima tranquillo in famiglia. Al compiere dei suoi desiderati diciassette anni realizzerà il sogno di uno stage a Londra che si pr...