Capitolo 21

1.9K 146 9
                                    

Tre giorni dopo...

"Salve pezzi di mucca!"
Esclamai una volta che la diretta fu partita.
"Guardate che mi ha comprato Fede."
Dissi con fare da bambino, stringendo a me l'enorme peluche compratomi il giorno precedente dal ragazzo accanto a me.
"Non è tenero?"
Chiesi.
"Chi, io o il peluche?"
Mi chiese il biondo.
"Il peluche, ovviamente."
Dissi guardando verso la webcam, mentre il biondo mi osservava divertito.
"Allora, abbiamo deciso di fare un Q&A in diretta, vi piace come idea?"
Chiese Federico afferrando il suo cellulare, per iniziare a leggere le domande prese da twitter.
"Inizio io?"
Mi chiese. Annuii, poggiando il mento sulla testa del pupazzo.
"La prima domanda è 'Chi è il più creativo tra i due?'?"
Il biondo mi guardò.
"Tu."
Affermò. Ci pensai per qualche istante.
"Sì, io."
Concordai.
" 'Fede, canteresti mai con un altro musicista?'?"
A quella domanda fui io a guardarlo.
"Bella domanda!"
Esclamai.
"Qual è la tua risposta?"
Gli chiesi curioso.
"Assolutamente no."
Affermò.
"Perché?"
Chiesi non soddisfatto della risposta.
"Uno, perché siamo 'Benji&Fede', un duo, e non può esserci l'uno senza l'altro..."
Iniziò.
"Awww, ma quant'è dolce questo ragazzo?!"
Chiesi retorico, sorridendo.
"Diabetico proprio."
Scherzò.
"Secondo, perché... Con te ho costruito un certo feeling, ci basta uno sguardo per capirci, anche sotto il punto di vista musicale, e mi sarebbe difficile creare un qualcosa del genere con qualcun altro."
Tentò di spiegare, puntando i suoi occhi nei miei.
"Okay, ora tocca a me."
Dissi sfilandogli il telefono dalle mani.
" 'Perché prendete una sola camera?'?"
Lessi.
"Perché non ci va di sperperare troppi soldi e poi perché non ci piace dormire da soli."
Spiegai.
"In realtà è perché non può vivere senza di me."
Disse il biondo, portando un braccio attorno al mio collo, con un sorrisetto divertito.
"Anche."
Affermai sorridendo a mia volta, mantenendo lo sguardo fisso sul cellulare.
" 'Cosa avete provato quando è uscito il vostro primo video ufficiale?'?"
Io e il biondo ci guardammo e rispose lui per entrambi.
"Una sensazione indescrivibile, ceh, ci sembrava surreale, era la realizzazione di un sogno."
Disse lanciandomi qualche occhiata. Annuii in accordo.
" 'Fede, puoi dire tremenda muchachita?'?"
Lessi ancora.
"Ella es tremenda muchachita"
Pronunciò cantando ed indicandomi.
"Ti sembro una muchachita?!"
Chiesi indicandomi.
"Sì, la mia."
Disse sorridendo, ancora divertito.
"Sono donna e non lo sapevo, wow."
Commentai facendolo ridere.
"Passiamo avanti che è meglio."
Dissi rassegnato.
" 'Cosa pensate delle fan di 5/6 anni?'?"
Lessi spostando di poco da me il peluche.
"Sono stupende e dolcissime, poi io sono innamorato delle bimbe."
Commentò il biondo.
"La cosa più bella è quando sei sul palco e vedi fra il pubblico dei papà che le tengono sulle spalle, mentre loro ti salutano con la manina."
Dissi imitandole.
"Com'è che fanno?"
Mi chiese.
"Così."
Dissi ripetendo il gesto con la mano.
" 'Cosa pensate dell'amore tra due uomini?'?"
Lesse sbirciando dal telefono che era fra le mie mani. Lo vidi deglutire, grazie al movimento che fece il suo pomo d'Adamo, e il suo sorriso spegnersi.
"Tutto bene?"
Gli chiesi. Lui annuì ritmicamente.
"Allora, tu cosa ne pensi?"
Mi chiese incatenando i nostri sguardi.
"Penso che non ci sia alcun problema, se due persone si amano, non vedo cosa si ci sia di male. Che siano due uomini, o due donne, o un uomo e una donna, non c'è differenza."
Risposi con un'alzata di spalle.
"Ognuno è libero di amare chi cazzo vuole."
Affermai con molta nonchalance.
"Questa è una domanda che ti faccio io."
Disse voltandosi meglio verso di me, costringendomi a guardarlo.
"Cosa faresti se, un giorno, io venissi da te e ti dicessi di essere gay?"
Mi chiese osservandomi attentamente, mantenendo un sorriso divertito.
"In che senso cosa farei?"
Chiesi. Odiavo quando era poco preciso.
"Cambieresti atteggiamento nei miei confronti? Ti allontaneresti, saresti più freddo, o mi guarderesti male?"
Si spiegò, ipotizzando.
"No, assolutamente, non ne vedrei il motivo. Saresti sempre lo stesso ragazzo che ho conosciuto due anni fa."
Dissi con un'alzata di spalle.
"L'unica differenza sarebbe che dovrei preoccuparmi dei ragazzi che si avvicinerebbero a te e non più delle ragazze."
Constatai. Rise.
"Stai dicendo che continueresti a dormire con me o a stare in bagno anche se ci fossi io?"
Chiese ancora.
"Sì."
Ammisi. Si rigirò verso la webcam.
"Andiamo avanti."
Disse, togliendomi il cellulare.
" 'Avete mai giocato a Pokémon go?'?"
Lesse.
"Non ho mai giocato a Pokémon go in tutta la mia vita."
Confessai.
"Personalmente, lo trovo un gioco stupido."
Mi espressi.
"Io sì, una volta."
Disse guardandomi con un sorrisetto. Abbassai lo sguardo, ero sicuro che avrebbe sparato una qualche cazzata, anche perché sapevo perfettamente che non c'aveva mai giocato.
"E ho catturato un esemplare di Benjamin Brian Mascolo selvatico."
Ecco. Riportai lo sguardo nel suo e sorrisi scuotendo la testa, come a dire 'Sei un caso perso.', mentre lui mi sorrideva con fare quasi provocante.
"Cretino."
Commentai riprendendo il telefono.
" 'Fé, odi così tanto il fratello di Ben? Perché non provi a perdonarlo anche tu?'?"
Lessi riportando lo sguardo su di lui.
"Uno, perché è uno stronzo, due, non fa altro che chiamarmi 'biondino' come se non sapesse il mio nome e tre..."
Lo interruppi.
"Ma va che ti adora!"
Esclamai, per poi sentire il mio cellulare vibrare. Lo afferrai e lessi 'Alex', guardai il messaggio e scoppiai a ridere.
"Non ci credo."
Dissi fra le risate.
"Cosa?"
Mi chiese il biondo, curioso e confuso al tempo stesso.
"Mio fratello sta seguendo la diretta e mi ha scritto 'Okay che mi sta simpatico, ma adorarlo addirittura, proprio no, non esagerare.' "
Gli lessi, per poi mostrare il messaggio a lui e alla webcam.
"Vedete? È insopportabile!"
Esclamò.
"Poi il fatto che sta sempre appiccicato a Ben e mi guarda come a dire 'Smamma biondino, lui è mio.'... Mi fa toccare i nervi!"
Risi.
"Ma dai! È mio fratello, è normale che mi stia vicino o mi abbracci."
Gli feci notare.
"Ma sa che mi dà fastidio, perciò potrebbe anche evitare in mia presenza."
Commentò.
"Ma se quando ci vediamo, sei sempre presente?!"
Gli ricordai.
"Dettagli."
Rispose. Scossi la testa.
"Aiutate questo ragazzo."
Supplicai.
"Allontanate questo ragazzo."
Supplicò Fede, afferrando il mio telefono per intendere Alex.
"Andiamo avanti."
Consigliai.
" 'Ben, ti darebbe fastidio se qualcuno ci provasse con Fede? Perché?' "
Lessi.
"Sì, mi darebbe fastidio, perché lui è solo mio."
Risposi tranquillamente. Lui ridacchiò.
"Quindi mi vuoi privare dei piaceri che comporta una relazione?"
Mi chiese.
"Io non ti vado bene?"
Chiesi indicandomi.
"Sarei disposto a soddisfare ogni tua esigenza e a regalarti ogni tipo di piacere."
Dissi senza guardarlo. Con la coda dell'occhio, lo vidi sorridere divertito.
"Queste cose sono piuttosto equivoche."
Fece notare.
"È quella l'intenzione."
Ribattei ovvio. Lo vidi sorridere ancora. Oramai non facevamo altro che sorriderci, provocarci e lanciarci sguardi... Particolari, ecco. Era sempre stato così, ma, negli ultimi giorni, la cosa stava degenerando. Stavo per leggere la domanda successiva, ma Fede non me ne diede il tempo.
"Dove sei andato stamattina?"
Mi chiese sospettoso.
"A prenderti quello."
Dissi indicando una busta enorme, poco distante da noi, mentre continuavo a tenere lo sguardo basso. Lo vidi spostare lo sguardo sul punto da me indicato e i suoi occhi presero a luccicare.
"Non ci credo..."
Disse quasi in un sussurro, per poi alzarsi frettolosamente e andare verso la busta.
"Ha quasi tirato giù computer e webcam sto idiota."
Feci notare.
"Ben, sappi che ti sto amando!"
Esclamò.
"Ma non mi amavi già?"
Chiesi fingendomi offeso.
"Ora di più."
Si corresse tornando da me, con, fra le braccia, il mio regalo per lui.
"Guardate quant'è carino!"
Esclamò mostrando l'enorme Minions che non era riuscito ad acquistare il giorno prima.
"Chi, io o il peluche?"
Chiesi utilizzando le sue parole.
"Il peluche, ovviamente."
Mi copiò. Continuammo a scambiarci sguardi e sorrisi per tutta la durata della diretta. Andammo avanti così ancora per qualche minuto, per poi salutare e spegnere tutto.
"Pronto per stasera?"
Mi chiese.
"Abbastanza."
Risposi sfregandomi il viso.
"Tu?"
Gli chiesi. Sorrise ammiccante.
"Sono sempre pronto, se ci sei tu con me."

Oramai dipendo da te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora