Capitolo 22

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Pronte a mandarmi a quel paese/amarmi? (Dipende dalle prospettive ahahah) Buona lettura❤

"Diamoci dentro!"
Esclamai al biondo, prima di salire sul palco per il nostro quarto concerto. Federico continuò a comportarsi in modo strano e sapevo di non essere l'unico ad averlo notato.
"Come mai tutto quest'affetto?"
Chiesi parlando al microfono.
"Ti dispiace?"
Chiese a sua volta, imitandomi.
"No, affatto, era solo per sapere."
Ammisi. Lo vidi sorridere divertito e la mia domanda rimase senza risposta, non che me l'aspettassi, il tutto accompagnato da urla provenienti dalla folla. Erano giorni che il biondino non faceva altro che provocarmi, non faceva altro che toccarmi, anche in punti particolari, giustificandosi con un 'Scusa, non l'ho fatto apposta' poco convincente. Alle volte si strusciava sul mio fondoschiena passandomi da dietro, altre volte mi guardava le labbra, assumendo un sorrisetto abbastanza malizioso, per poi iniziare a torturarsi il suo labbro inferiore. Non si era mai comportato così, solitamente era molto pacato e non cercava certi tipi di contatti con me, ero io, piuttosto, a provocarlo. Sembrava come se i ruoli si fossero improvvisamente invertiti.

"Che ne dite di una bevuta per svagarci?"
Proposero i ragazzi che suonavano con noi, una volta finito il concerto e ci fummo cambiati.
"Perché no."
Convenne il biondo. Si voltò verso di me che ero intento a frugare nelle diverse tasche.
"Che cerchi?"
Mi chiese confuso.
"Il cellulare, credo di averlo dimenticato in hotel."
Dissi con uno sbuffo. Lui annuì.
"A te va di andare?"
Mi chiese e il mio sguardo si posò sulle sue labbra. In quel momento riflettei sul fatto che era da un po' che non ci baciavamo. Data la promessa che avevo fatto, non potevo permettermi di baciarlo, ma nessuno aveva detto che lui non poteva baciare me. Sorrisi per la mia constatazione, riportando lo sguardo ai suoi occhi.
"Perché no."
Tenendo conto del comportamento assunto da lui negli ultimi tempi, non sarebbe stato difficile invogliarlo a baciarmi, poi l'alcol, che a breve sarebbe stato presente nel suo corpo, gli avrebbe dato la spinta giusta. Ci dirigemmo alle diverse macchine, diretti al locale più vicino della città.

Il posto era gremito di gente, la musica era a tutto volume e a malapena riuscivamo a sentirci tra di noi. Quando il mio sguardo ricadde sul biondo, decisi di attuare il mio piano che, durante il tragitto, avevo pensato di modificare, così da non ricevere colpe il giorno dopo.
"Andiamo a bere qualcosa?"
Gli proposi, avvicinandomi al suo orecchio, per farmi sentire. Mi allontanai di poco e, così facendo, il suo sguardo cadde sulle mie labbra, per poi rincontrare il mio. Annuì semplicemente, con le labbra appena schiuse. 'Calma Ben, tempo al tempo.' mi dissi. Il piano era che sarei stato io quello ad ubriacarsi, così da essere giustificato per ogni mio approccio nei confronti nel biondo, così da essere indifeso ai suoi occhi, così da indurlo ad "approfittarsi" di me.
"Cosa prendete ragazzi?"
Ci chiese l'uomo dietro al bancone. Stavo per rispondere, ma Federico mi precedette.
"Due vodka lemon."
Ordinò e l'uomo si allontanò per preparare il tutto.
"Ti piace, giusto?"
Mi chiese sorridendo maliziosamente. Annuii ricambiando il sorriso, usandone uno più ingenuo però. Dopo un po', l'uomo tornò con i nostri bicchieri.
"Ecco a voi."
Ce li porse, sorridendoci cordialmente. Ci scambiammo un'occhiata, per poi iniziare a bere. Io lo finii tutto d'un fiato, sotto gli occhi curiosi del ragazzo al mio fianco che, al contrario mio, aveva solo bevuto qualche sorso... Per ora.
"Hai intenzione di ubriacarti?"
Mi chiese.
"Ogni tanto posso anch'io."
Mi giustificai.
"Ero dipendente dalla droga, non dall'alcol."
Gli ricordai. Sì, un tempo bevevo tanto, ma se stavo qualche giorno senza alcol, ero in grado di sopravvivere senza alcuna difficoltà.
"Ti ricordi come sei da ubriaco?"
Mi chiese.
"Più sciolto e attraente?"
Chiesi ammiccando.
"Io ti definirei una facile preda."
Disse con fare pensieroso. Quella sua affermazione diede il via libera al mio piano.
"Ci sei tu con me, quindi non devo preoccuparmi di nessuno, giusto?"
Gli chiesi con un sorrisetto, guardandolo dritto negli occhi. Lui non rispose e io ne approfittai per ordinare un altro bicchiere.

Oramai dipendo da te || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora