Mystery

2.6K 306 121
                                    

Ormai era ora del coprifuoco e Hajime era appena rientrato in camera.

Satoshi se ne stava seduto sul suo letto con lo sguardo perso nel vuoto, continuava a ripensare a quello che gli aveva detto Sora.

Ma poi avrebbe dovuto davvero preoccuparsene o no?

Se si fosse trattato di chiunque altro, come uno di quegli "indovini" che si trovano per strada, allora non ci avrebbe proprio pensato, ma quello era Sora e tutti dicevano che ciò che diceva Sora si avverava sempre.

- Doc? Ehi Doc? - Stava chiamando il Cheshire Cat scuotendogli la mano davanti al viso.

- Eh? - Chiese lui sussultando. Si era così perso nei suoi pensieri da non essersi accorto neanche che l'altro lo stava chiamando.

- Ti senti bene? -

- Ah, sì... - Rispose il biondo, anche se forse non in maniera particolarmente convincente.

Hajime gli si sedette accanto e rimase in silenzio per diverso tempo, così tanto che a un certo punto Satoshi aveva quasi sospettato che si fosse addormentato.

- Mi dispiace per come mi sono comportato oggi, devi essere davvero confuso... -

Il biondo sgranò gli occhi: che finalmente si fosse deciso a dirgli cosa stava succedendo?

- Sai, io non sono affatto bravo a fare la parte della persona seria. - Continuò ridendo leggermente. - Quindi credo proprio che la smetterò... Tu sappi solo che non hai nulla di cui preoccuparti, ok? -

Le parole di Sora si frapposero a quelle di Hajime e Satoshi dovette impegnarsi più che poté per tirare fuori un sorriso degno di questo nome.

- Buonanotte. - Sorrise il Cheshire Cat prima di avvicinarsi ancora di più a lui e, con un movimento fulmineo, dargli un bacio sulla guancia.

- B-Buonanotte... - Balbettò Satoshi mentre le gote gli si tingevano leggermente di rosso.

Poi i due andarono a letto.
Solo che, com’era già successo la sera prima, non si sarebbe di certo trattato di un sonno tanto tranquillo.


-


Dovevano essere circa le undici e mezza di notte quando il biondo si svegliò di soprassalto. Tutta colpa di un incubo di cui, in realtà, ormai ricordava poco e niente, anche se probabilmente aveva sempre a che fare con la predizione di Sora.

"Ma perché ho dovuto per forza parlare con lui!?" Pensò il ragazzo sospirando e riflettendo sul fatto che effettivamente il Caterpillar alla fine gli aveva dato più dubbi che altro.

Satoshi sbadigliò e accese la lampada sul comodino, poi controllò l'orologio, mancava poco a mezzanotte.

"Sarà meglio che torni a dormire." Pensò distedendosi nuovamente sotto le coperte.

Si era messo di fianco, con lo sguardo rivolto al letto di Hajime, che si trovava dall'altra parte della stanza.

"Strano che non si sia svegliato..." Pensò il biondo aggrottando la fronte.

Solo allora si accorse di una cosa: il letto di Hajime era vuoto!

- Non ci credo! - Esclamò balzando giù dal letto e infilandosi le pantofole più veloce che poté. - Questa volta mi sentirà! Altro che persona di parola... -

Nel giro di cinque secondi il biondo era già in corridoio, solo che adesso veniva la parte più difficile: dov'era?

Poteva trovarsi in una qualunque di quelle sette camere.

The Cheshire Cat//Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora