The Walk

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- Ehi! Ma che fai? -

- Ti avevo avvisato! -

- Ma che cavoli! Non puoi buttare la gente giù dal letto come se nulla fosse! -

- E tu non potevi fare mosse strane se è per questo! -

- L'ho fatto per sbaglio! -

- E ti aspetti davvero che io ti creda? -

- Ehm... Sì? -

- ... -

- Ok, d'accordo, lo confesso. Mi dichiaro colpevole. -

- Bene, adesso pensiamo alla punizione... -

- Non era già una punizione buttarmi giù dal letto? -

- Era solo l'inizio, ora c'é quella vera. Questa volta cosa preferisci: verdure a vita o il divieto di uscire? -

- Ma insomma! Voglio vedere il mio avvocato! Ma é mai possibile che uno non ti possa neanche toccare il sedere che si ritrova in prigione con l'ergastolo!? - Sbottò Hajime indignato.

- Dovevi pensarci due volte prima di farlo. - Ribatté Satoshi assottigliando lo sguardo.

- Lo avrei fatto comunque, anche se ci avessi pensato mille volte! - Contestò il Cheshire Cat in tono esasperato.

- Sei impossibile... - Sospirò il biondo.

- Da che pulpito... Ora mi spieghi perché tu puoi abbracciarmi e io non posso neanche toccarti. -

- Dipende da dove mi tocchi. - Ribatté Satoshi alzando gli occhi al cielo.

- Primo: i sederi sono fatti per essere toccati, non sono mica fatti di porcellana. E secondo: che ne sapevo che ti saresti svegliato? Dormi sempre così profondamente che pensavo non te ne saresti accorto. -

- Stai solo peggiorando la tua situazione. -

- Sì, me ne rendo perfettamente conto. -

- ... Senti, ti va di archiviare la faccenda e continuare come se nulla fosse? -

- Non chiedo di meglio. -

- Allora, dormito bene? -

- Poteva andare meglio. - Rispose mentre si rialzava da terra massaggiandosi le parti doloranti per la brusca caduta.

- Andiamo a fare colazione? -

- Sì, d'accordo. -


-


Quella mattina in mensa c'erano tutti, sia i ragazzi che i due medici, mancava solo la zia di Satoshi.

- Cheshire Cat! Alice! - Chiamò una voce dal fondo della sala.

I due si voltarono e videro così che i nove ragazzi si erano seduti tutti allo stesso tavolo, quello più in disparte.
Il Mad Hatter era in quel momento in piedi sulla sedia che agitava le mani per farsi notare da loro.

- Che scemo. - Rise Hajime prima di afferrare la mano del biondo e trascinarlo fino al tavolo.

- Ah, ora che ci penso: mia zia ieri mi ha chiesto di andare da lei questa mattina. Doveva dirmi una cosa. - Disse il biondo fermandosi.

- Ok, allora fai in fretta, io ti aspetto qui. - Rispose l'altro.

Satoshi quindi corse via e Hajime si sedette a tavola, nel posto accanto a Keichi (o Souchi? Impossibile dirlo con esattezza...), la sedia alla sua destra invece era vuota, riservata per Satoshi, e davanti a lui era seduto il Mad Hatter, affiancato da Shun e Akane. Le sorelline erano sedute oltre il posto vuoto, Usaro vicino ad Akane e Sora accanto a Shun.
C'erano proprio tutti quanti.

The Cheshire Cat//Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora