The Mad Hatter

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- Oh, un nuovo ospite! - Esclamò una voce.

Hajime e Satoshi si voltarono di scatto e il biondo fece così finalmente conoscenza con l'ultimo abitante del Wonderland.

- È il nipote della strizzacervelli a dire il vero. - Lo corresse il Cheshire Cat.

- Se continuerà a stare con te credo che presto si ritroverà davvero come noi. - Ribatté Kazuto ridendo.

Il Mad Hatter aveva sedici anni, i capelli viola, mossi e a dir poco spettinati, gli occhi rossi e dei vestiti così colorati, eccentrici e scordinati tra di loro che sembrava avesse aperto l'armadio al buio e preso la prima cosa che gli era capitata sotto mano.

- Io sono Satoshi. - Si presentò il ragazzo porgendogli la mano un po ' esitante.

- Io Kazuto, ma immagino lo sapessi già. - Rispose il ragazzo stringendogliela.

- Abbiamo alcune cose di cui parlare. - Si intromise Hajime allontanando forse con un po' troppa foga il Mad Hatter dall'altro.

- Abbiamo tutto il tempo del mondo per parlarne. - Ribatté Kazuto sorridendo. - Che ne dici di domani all'ora del tè? -

- Te lo scordi che parteciperò di nuovo a una delle vostre ore del tè! - Esclamò il Cheshire Cat rabbrividendo al solo pensiero.

- A te va di venire? - Chiese allora voltandosi verso Satoshi, che era rimasto in disparte.

- È giá occupato. - Ribatté Hajime a denti stretti senza dare al biondo neanche il tempo di accennare una risposta.

- Come siamo possessivi. - Scoppiò a ridere il Mad Hatter prima di dirigersi verso Satoshi. - Proprio un'Alice perfetto. - Commentò sorridendo mentre squadrava il ragazzo da cima a fondo.

- Ehm... G...Grazie? - Ribatté il biondo, incerto su come rispondere a un'affermazione del genere.

- Speriamo solo che tu non faccia la fine della prima Al... -

- Kazuto! - Lo ammonì all'istante Hajime, gli occhi sbarrati dallo sconcerto.

- Che c'è? Non esiste più il diritto di libera parola? - Sorrise il Mad Hatter prima di riavvicinarsi al ragazzo. - Ti vedo cambiato, Cheshire Cat, sono stato in isolamento solo per una settimana, ma quasi non ti riconosco più. Non ti vedevo così preoccupato per qualcuno dai tempi di... -

- Che sta succedendo? - Chiese a quel punto la voce assonnata e arrabbiata di una donna.

I cinque si voltarono contemporaneamente verso le scale, giusto in tempo per veder arrivare la "strizzacervelli". La donna indossava un pigiama rosa tutto sgualcito ed ai piedi aveva delle dignitosissime pantofole a forma di coniglietto. I capelli invece, solitamente raccolti in un rigido e professionale chignon, erano ora sciolti e circondavano il suo capo come un'enorme cespuglio, con molte ciocche che puntavano verso l'alto sfidando la legge di gravità. Il tutto, unito a due occhiaie da incubo e alla sua espressione alienata, fece scoppiare subito a ridere i cinque ragazzi.

- Voglio proprio vedere se continuerete a fare gli spiritosi dopo che vi avrò dato una punizione esempl... - Le parole le morirono in gola alla vista del nipote, quasi interamente nascosto dietro Hajime. - Anche tu!? - Esclamò incredula. - Io ti metto a fare la guardia e tu ti fai corrompere?! -

- È stata colpa mia. - Rispose il Cheshire Cat al suo posto. - Me ne sono andato durante la notte e lui è venuto a cercarmi. -

- Ah, bene. Voi invece che scusa avete? - Chiese poi voltandosi verso gli altri tre.

Ci mise qualche istante a realizzare chi avesse davvero davanti agli occhi.

- Non ci credo! Come hai fatto a uscire!? -

The Cheshire Cat//Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora